Milano-Sanremo, Pogacar alla presentazione: “Attaccare da lontano? Sorpresa…”

Presentata a Pavia la 115^edizione della Milano-Sanremo, al via domani da Piazza della Vittoria, che apre la stagione delle Monumento. La stella assoluta è stata senza dubbio Tadej Pogacar, accolto come una rockstar e capace di regalare spettacolo anche dietro a un microfono: “Attaccare da lontano come alle Strade Bianche? Se sto bene…sarà una sorpresa” 

PERCORSO E FAVORITI – ALBO D’ORO

(da Pavia)

“Sa dove posso trovare uno di quei cordini che avete al collo? Sa, è per il mio nipotino di 6 anni. Adora il ciclismo, sarebbe felicissimo”. La presentazione della Milano-Sanremo, così come tutte le corse, regala il bagno di folla e gli applausi a coloro che sudano e faticano. In Piazza della Vittoria a Pavia, proprio sotto il Broletto, i coraggiosi che domani affronteranno i 288 km della Milano-Sanremo (con partenza eccezionale proprio da Pavia) con arrivo in via Roma si sono presi tutto l’affetto di cui avranno bisogno prima di sudarsi la pagnotta, tra il Turchino e la Cipressa, fino al tanto atteso Poggio. E mano nella mano con i più agèe, che tra loro parlano delle imprese di Coppi, Merckx, Saronni, Bugno e Chiappucci, ci sono proprio i bambini. Tanti, rumorosi, entusiasti. Cappellino in testa (quanti della UAE Emirates, sarà un caso?), sulle spalle o arrampicati sulle poche panchine della piazza per poter scorgere i propri idoli. Tra questi ce n’è uno che spicca come una rockstar: Tadej Pogacar.

Pogacar: “Se sto bene partirò da lontano, sarà una sorpresa”

Come Michael Jordan ai tempi dei Bulls, è l’ultimo a essere presentato della sua formazione. Piazza della Vittoria esplode quando viene chiamato “Sua Maestà”. Tadej, ciuffo rigorosamente a sfidare la forza di gravità, occhiale da sole e sorriso sincero stampato in faccia, non nega un saluto a nessuno. È lui la star e il palco lo tiene alla grande: “È una della gare più dure e belle, mi piace correre in Italia. Ha un fascino incredibile.  Impossibile prevedere dove attaccare, ma se sto bene potrei rifare quanto fatto alle Strade Bianche… sarà una sorpresa“. Poi se ne va, un saluto e un sorriso furbo, il suo marchio di fabbrica. 

Van der Poel: “Sarebbe fantastico il bis in maglia iridata, ma…”

Tra i favoriti, però, non c’è solo il due volte vincitore del Tour. La concorrenza è di livello per questa prima Monumento della stagione. Matej Mohoric, vincitore nel 2022 con una pazzesca azione in discesa sul Poggio: “È una delle mie corse preferite, certamente mi piace. Quando l’ho vinta sono state sensazioni particolari, bellissime. Sì in discesa ho rischiato molto…”. L’applausometro pavese ha rischiato di esplodere anche alla chiamata del campione in carica (ma di cosa non lo è?), Mathieu Van der Poel: “La Sanremo è una gara speciale, adatta alle mie caratteristiche. Sarebbe fantastico vincerla con la maglia iridata, ma è stato bello anche lo scorso anno. Ci sono tanti corridori temibili, mentre io sono alla prima corsa su strada della stagione”. Profilo basso per il nipote di Poulidor: ci sarà da crederci? Ne riparliamo sabato verso le 17…

Ganna: “Speriamo di dare spettacolo”

E gli azzurri? “Arrivo da una bella Tirreno, l’importante sarà fare un bel lavoro di squadra. La differenza la faranno tante cose”, ha spiegato dal palco Johnatan Milan, tra gli italiani più attesi alla vigilia. “Se ci proverò? Sempre…”, sorride sornione prima di scappare sul bus Matteo Trentin, uno dei più applauditi con la maglia della Tudor. “Sanremo è Sanremo… sono contento di come sto, domani ci divertiamo e vediamo come andrà. Per quanto pazza, questa corsa ha le sue dinamiche. Ci aspettiamo tutti la UAE sulla Cipressa”, ha spiegato Alberto Bettiol, fresco vincitore della Milano-Torino. Filippo Ganna lo scorso anno è arrivato secondo alle spalle di VdP: “Ogni anno è una corsa speciale e diversa, dipende dalle volte. Puoi arrivate al Poggio con la gamba giusta, speriamo sia una buona giornata. Speriamo di dare spettacolo per tutta la gente che ci sarà sulle strade”. Con l’obiettivo di far continuare a sognare tutti, nonni e nipotini, perché da Merckx a Pogacar è davvero un attimo.


Fonte: https://sport.sky.it/rss/sport_ciclismo.xml

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