Per il Belluno Volley, l’asticella si alza progressivamente: prima un avversario di serie B (il Povegliano), poi un altro che i rinoceronti troveranno sul palcoscenico di A3 Credem Banca (il Volley Team Club San Donà, affrontato due volte in una manciata di giorni). E ora, dall’altra parte della rete, ecco una compagine di A2: la Kemas Lamipel Santa Croce. Domani (sabato 30, ore 18), al Pala Collodi di Montecchio Maggiore, andrà in scena il quarto test del pre-campionato. E in palio ci sarà pure un trofeo: il Trofeo Feltre. No, il riferimento non è alla cittadina della provincia dolomitica, bensì alla realtà produttiva del comprensorio vicentino che promuove l’evento.
CONFRONTO PROBANTE – Sarà un confronto davvero probante, quello contro i “Lupi” toscani, nel cui organico spiccano atleti del calibro di Manuel Coscione (palleggiatore che può vantare 27 presenze in Nazionale italiana) e Simone Parodi (bronzo ai Giochi olimpici di Londra, nel 2012, in maglia azzurra). «Mi aspetto ulteriori “passettini” avanti in termini di gioco, intensità e scelte di colpi – argomenta coach Gian Luca Colussi -. È importante capire che dobbiamo avere pazienza per creare un’occasione in più. Soprattutto se la palla non è buona e, per attaccare, manca l’intero ventaglio di soluzioni». La Kemas Lamipel scenderà in campo anche oggi, a Trento, per sfidare i campioni d’Italia dell’Itas: «Di solito, quando cresce il livello dell’avversario, il gruppo è più orientato a rimanere connesso. Paradossalmente, è più facile giocare con i sestetti più forti».
PROGRESSI – Il collettivo di Colussi ha da poco archiviato un successo per 3-1 a San Donà. E messo in mostra sensibili progressi rispetto al 2-2 della Spes Arena: «I ragazzi hanno affrontato l’impegno di mercoledì con un altro piglio perché il test di sabato scorso, in tutta onestà, aveva lasciato l’amaro in bocca. Non tanto per il risultato in sé, quanto per l’atteggiamento a livello difensivo, che è il termometro di quanto una squadra sia affamata e desiderosa di vincere. Dati alla mano, va detto che eravamo un po’ stanchi, però non può essere una scusante».
REAZIONE – La risposte auspicate non hanno tardato ad arrivare: «Sì, la reazione è stata positiva, siamo stati più “presenti” e concreti in determinate situazioni. E ho toccato con mano uno spirito differente». Ma il coach invita a non abbassare mai la guardia: «Ogni partita che ci aspetta sarà una battaglia pallavolistica. Dovremo dare più del massimo, sempre. Anche perché non manca poi molto all’inizio del campionato».
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