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Il nuovo anno porta in dote una “sorpresa” al mondo dello sport italiano: il rinvio della riforma dello sport e in particolare delle disposizioni relative al lavoro sportivo. La decisione, già nell’aria da tempo, è arrivata però soltanto in extremis con il Decreto Milleproroghe, entrato in vigore il 30 dicembre, che rimanda al 1° luglio 2023 il via alle disposizioni sul “” contenute nel DL 36/2021 (che, altrimenti, sarebbero state valide dal 1° gennaio).
Di fatto, quindi, l’attuale regime dei compensi sportivi resta in essere fino al termine dell’annata sportiva. Per la prossima, le società dovranno comunque adeguarsi alla nuova disciplina, che prevede tra l’altro l’introduzione di contributi pensionistici a favore dei lavoratori.
Per quanto riguarda il vincolo sportivo, il regime attuale cesserà come previsto il 1° luglio: i nuovi tesseramenti sottoscritti dopo questa data non potranno quindi più consentire il “rinnovo d’autorità”. Per i tesseramenti già in essere, invece, il termine viene prorogato al 31 dicembre 2023.
Infine, le concessioni alle SSD e ASD degli impianti sportivi in attesa di rinnovo, o scadute entro il 31 dicembre 2022, vengono prorogate al 31 dicembre 2024, allo scopo di consentire il riequilibrio economico-finanziario delle stesse, in vista delle procedure di affidamento previste.
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