Se l’entusiasmo e la passione si potessero misurare, i suoi valori sarebbero totalmente fuori scala. Sì, perché ha subìto un infortunio importante (una seria lussazione alla caviglia, nella prima uscita del pre-campionato) che avrebbe scoraggiato chiunque. Ma Alex Reyes non è chiunque. È speciale. E il suo attaccamento ai colori del Belluno Volley gli ha già permesso di diventare un idolo del pubblico dolomitico. Pur non avendo mai messo piede in campo, o quasi.
SENZA ESAGERARE – La domanda più gettonata, dai seguaci dei rinoceronti, è sempre la stessa: come sta Alex? E soprattutto, quando lo rivedremo con la sua maglia biancoblù e il numero 1 stampato sulla schiena? Dopo aver spalancato il suo proverbiale e contagioso sorriso, lo schiacciatore italo-cubano traccia il punto della situazione: «Ho iniziato il percorso riabilitativo, insieme al preparatore atletico, Sergio Sartori, e al fisioterapista, Luca Gallina. Sono tornato in palestra e sto allenando la parte alta del corpo. La caviglia? Va decisamente meglio, ora riesco ad appoggiarla. In più, si è sgonfiata e non sento alcun tipo di dolore». Rispetto ai tempi di recupero, invece, serve cautela: «Non vorrei sbilanciarmi troppo, dipenderà da quali risposte registrerò nelle prossime settimane. Ma sono positivo, ho buone sensazioni: per il tipo di infortunio che ho avuto, credo sarà una ripresa più rapida di quanto ci si aspettasse. Mi auguro di essere a disposizione per il girone di ritorno».
APPORTO – Reyes, quasi superfluo rimarcarlo, scalpita: «Nel male è andata molto bene. Non vedo l’ora di garantire il mio apporto tecnico e morale alla squadra: mentalmente sarei già pronto a tornare sotto rete. Il fatto di assistere alle partite, o anche solo a un allenamento, e di non poter dare un aiuto concreto ai compagni, rappresenta un grande dispiacere. Vorrei essere sempre insieme al gruppo: nei momenti belli, come in quelli brutti».
ALTALENANTE – Nel frattempo, l’avvio di campionato del Belluno Volley si è rivelato un po’ altalenante, con due vittorie casalinghe e altrettante sconfitte maturate fuori provincia: «Ma abbiamo i mezzi per portare a casa qualsiasi sfida – riprende Alex -. Dobbiamo essere più concentrati e determinati. Essendo poi io un giocatore focoso, la prima cosa su cui punto l’accento, al di là dell’aspetto tecnico, è l’aggressività in campo. Quando siamo in casa, grazie al calore del pubblico, riusciamo a essere più incisivi. Questo atteggiamento, però, va portato pure in trasferta».
AMICI E AVVERSARI – Dopo il fine settimana di stop, imposto dal calendario, Reyes ritroverà il suo passato: «Affrontare la WiMore mi farà piacere, ho un bel rapporto con la società e gli atleti. Anche se, dei miei vecchi compagni, ne sono rimasti pochi. Sarò felice di vederli e di salutarli, ma – sorride – non ci saranno sconti per nessuno: saremo amici al di fuori della palestra e avversari in partita».
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