Le parole di Giannini e Diamantini dopo l’allenamento con Ortona

La preseason della Cucine Lube Civitanova prosegue con indicazioni positive, per l’en plein di tre vittorie, per la dedizione con cui il gruppo assimila le indicazioni dello staff e perché, pur con ritmi viziati dai carichi di lavoro, le rotazioni messe in campo da Chicco Blengini hanno dato vita a un gioco intraprendente, con gli atleti bravi a venir fuori anche dalle situazioni di difficoltà. Così è arrivato ieri, venerdì 15 settembre, il 3-1 in rimonta nell’allenamento congiunto dell’Eurosuole Forum con la Sieco Service Ortona.

Romano Giannini (secondo allenatore): “Il primo fattore positivo è la continuità. Infatti abbiamo centrato la terza vittoria in altrettanti confronti. Contro Ortona, rispetto ai precedenti test, abbiamo notato un po’ di stanchezza nei nostri ragazzi. Dopo un mese di preparazione atletica ci sta, però gli aspetti su cui coach Blengini sta spingendo dal primo giorno ci hanno soddisfatto. Quindi ‘bravi lo stesso’ anche se la prestazione è stata meno brillante delle precedenti. Dopo aver saltato l’amichevole a Recanati in via precauzionale, Ivan Zaytsev con Ortona è sceso in campo perché il suo recupero ora è completato. Al Pala Cingolani-Pierini ci era dispiaciuto molto non schierarlo e so che i numerosi tifosi presenti speravano di vederlo giocare dal vivo. Lunedì prossimo si aprirà la quinta settimana di preparazione con lo Zar a pieni giri”.

Enrico Diamantini: “Quella con la Sieco Service è stata una buona partita di fine settimana come lo sono stati gli altri confronti a ridosso del weekend. Forse ci è mancata un po’ di lucidità rispetto ai faccia a faccia con Pineto e Grottazzolina, soprattutto nel primo set. In avvio abbiamo sbagliato parecchio, poi abbiamo lottato punto a punto e, pur riprendendoli, non è bastato per imporci nel parziale di inizio gara. Nei restanti tre set abbiamo alzato il livello ed è maturato un 3-1 in rimonta. Siamo stati un po’ carenti nella selezione dei colpi e questo ha portato a qualche sbaglio di troppo legato anche alla stanchezza per i postumi del lavoro atletico in palestra. Questo è fisiologico e dobbiamo compensare con altro in campo. I miei muri? Tutti ci adoperiamo per aiutare la squadra. Se nel finale di gara i miei block hanno fatto la differenza, in altri frangenti sono stati decisivi i colpi dei compagni. Per esempio la palla a terra messa da Motzo nel terzo set sul 24-23, dopo che gli avversari avevano recuperato una palla importante. Bene così!”.


Fonte: http://www.legavolley.it/rss.asp

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