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Riparte la Superlega dopo la breve sosta di Capodanno, e lo fa nel nome di Perugia, che centra la quattordicesima vittoria consecutiva e continua la sua corsa solitaria. Modena demolisce una brutta Civitanova, che dopo lo scivolone in Coppa Italia con Milano apre una piccola crisi interna. Male anche Trento, mentre piace la Piacenza del post Bernardi. Punti importanti in chiave salvezza per Padova.
Veniamo alle pagelle delle singole partite.
Modena-Civitanova. Un ispiratissimo Bruno () è il condottiero che guida la Valsa Group ad un secondo posto meritatissimo, coadiuvato da uno Ngapeth () decisivo e da un Rinaldi () che cresce e si diverte. Muro e servizio funzionano bene, la ricezione trova un Rossini () in forma olimpica, e anche la panchina, quando è chiamata in causa, dà un gran contributo: vedasi il giovane Sala ().
La Lube sprofonda nell’oblio di una partita in cui ricezione e muro latitano, e a nulla servono gli sproni di Blengini dalla panchina. Zaytsev () parte lento poi si scioglie, Nikolov () stecca la prima al PalaPanini e con lui Chinenyeze (), giocatore che spesso sembra estraneo alla partita. In grossa difficoltà anche De Cecco (), che in più di una occasione manda fuori ritmo i propri compagni. Si prospetta una settimana di confronto in spogliatoio per una squadra che è reduce da due sconfitte che hanno fatto molto rumore…
Verona-Perugia. Una Verona improponibile in ricezione si schianta contro il muro perugino e mette a nudo i limiti di una squadra nella quale Mozic () è la brutta copia del talento ammirato l’anno scorso. Va leggermente meglio Keita (), ma in ricezione è disastroso, e anziché fare balletti provocatori sarebbe meglio stesse attento a non saltare mezzo metro nel campo avversario con muro schierato, come ha fatto nel primo set rischiando una strage di caviglie. Male anche il muro, fondamentale in cui i centrali non riescono mai ad incidere e ad impensierire gli attaccanti avversari.
Gli ospiti, guidati con grande maestria da Giannelli (), si appoggiano ad un Leon () formato mundial e ad un Plotnytski () pericoloso in attacco e preciso in ricezione. Bene anche Solé (), tornato decisivo a centro rete e puntuale a muro, mentre stecca la partita Rychlicki () che non trova mai il ritmo gara.
Trento-Piacenza. Si apre con un successo importante il post-Bernardi per gli emiliani, che seppur in formazione rimaneggiata trovano la chiave per scardinare il muro trentino. Finalmente Recine () torna grande protagonista e sfrutta al meglio l’occasione concessagli da Botti, con lui bene il solito Simon () e Basic (). Sottotono Romanò (), ben controllato dal muro trentino.
Per i padroni di casa una brutta prova nella quale Sbertoli () trova feeling con il solo Lavia (), mentre Kaziyski () è meno determinante del solito. Fatica tanto la ricezione, con il giovane Laurenzano () che, cercato di continuo, non riesce a dare continuità alla sua prova. Bene Podrascanin () a muro, ma quanta fatica in attacco!
Siena-Milano. I padroni di casa sprecano ancora una chance per rilanciarsi nella lotta salvezza, mentre i milanesi dopo un dicembre complicato iniziano nel migliore dei modi il 2023. Siena in attacco è ai minimi termini, con il solo Pinali () ad ottenere qualche risultato. Finoli () manca di precisione, Petric () è la copia sbiadita del campione ammirato per anni, Ricci e Mazzone () sembrano rassegnati in quella che doveva essere la loro stagione di riscatto. Certo che, con una ricezione scadente e un muro inesistente, diventa davvero difficile credere nella salvezza.
Milano piace e trova nel muro il fondamentale top, coadiuvato da una ottima ricezione. Se Ishikawa () è il meritato MVP, piace anche Loser (), in crescita nelle ultime prestazioni. Melgarejo () garantisce esuberanza e potenza, mentre manca ancora una volta l’apporto di Patry () che chiude con un mesto 32% in attacco.
Padova-Cisterna. Prima sprofonda poi, quando il baratro si fa davvero vicino, Padova ha un sussulto e trova una vittoria che ha quasi il sapore di salvezza. Per guidare i padroni di casa fuori dalle sabbie mobili che li attanagliano da mesi, Saitta () si appoggia ai suoi tre laterali, con Asparuhov () finalmente determinante e autore di 19 punti in 3 set. Molto bene anche il giapponese Takahashi (), mentre rimane sottotono la prova di Petkovic (). Cisterna, nonostante un muro imperioso, si ferma in vista del traguardo e può recriminare sulla giornata complicata di bomber Dirlic (). Se Rossi () al centro è la nota lieta del match, manca l’apporto di Kaliberda () specialmente in seconda linea.
Monza-Taranto. Tre punti preziosissimi in chiave play off per i monzesi che, ancora privi di bomber Grozer, si aggrappano al duo canadese formato da Maar () e Szwarc (), in serata di grazia, per piegare le resistenze di una Taranto che gioca bene ma raccoglie poco. Ottimo anche Davyskiba (), sempre pericoloso al servizio e anche a muro.
Per i pugliesi spiccano i 22 punti di Stefani (), ma 8 murate subite sono una enormità! Bene Antonov (), mentre fatica più del solito l’altro canadese della partita, Loeppky (). Un’altra occasione persa per una squadra che a tratti esprime un bel gioco sbagliando poco, ma non riesce ad essere concreta nei momenti caldi del match.
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