Dal 28 novembre 2021 al 22 gennaio 2023: è un arco di tempo di sessanta settimane. Nel mezzo, tanta sfortuna, qualche lacrima, litri di sudore versati in palestra, tonnellate di sacrifici. Ma ora quelle date, così lontane nel tempo, si sono finalmente avvicinate. Anzi, intrecciate. Perché Giovanni Candeago ha ritrovato la gioia di mettere palla a terra. E di segnare un punto: una sensazione che lo schiacciatore della Da Rold Logistics Belluno non assaporava proprio da quella maledetta domenica di fine novembre.
CONSAPEVOLEZZA – «Non sono ancora al top delle mie performance – afferma “Candy” – ma inizio a vedere la luce, a toccare con mano i progressi. E il fisico mi sta supportando bene». Il punto è arrivato alla fine del quarto set contro lo Stadium Mirandola: «Per me vale tanto. Vale per la consapevolezza di essere ancora un giocatore di pallavolo, pronto a dare un contributo alla squadra. Ora mi sento un atleta che, dopo aver sofferto parecchio, vede il frutto del percorso che ha intrapreso. Sì, è un punto di svolta».
FISICO E MENTE – Candeago ha dovuto allenare il fisico. E la mente: «Ho vissuto delle fasi altalenanti, con diversi alti e bassi. Ma ho sempre cercato di darmi dei piccoli obiettivi da raggiungere, senza concentrarmi troppo sul traguardo finale legato al mio rientro. È chiaro, sono ancora lontano dai miei vecchi standard. Tuttavia, cerco di essere propositivo e positivo. E in questo mi aiutano proprio i piccoli obiettivi che lentamente raggiungo. Non nascondo di avere avuto dei momenti in difficoltà: lo stress fisico, abbinato alla vita di ogni giorno, mi ha portato a buttarmi un po’ giù. E non sempre è facile gestire certe fasi: ci sta, fa parte del percorso. Nel frattempo, mi accontento di entrare, mettere a referto qualche punto. Insomma, di progredire». Spicca un nuovo “Candy” all’orizzonte: «Mi sento cambiato, come pallavolista e come persona. Sono diverso, più maturo e introspettivo. E mi conosco meglio sia dal punto vista fisico, sia da quello caratteriale. Inoltre ritengo di essere diventato razionale: ho cercato di lasciare un po’ da parte la sfera emotiva perché rischiava di confondermi lungo un cammino che è ancora in corso».
APPORTO CONCRETO – Passando al campo, la DRL è reduce da tre successi di fila. E occupa il quinto posto in graduatoria: «La squadra ha un grande potenziale e può esprimere un’ottima pallavolo. Però è altalenante: lo è in partita, come in allenamento. E le gare, si sa, sono lo specchio del lavoro che viene condotto durante la settimana». Candeago non ha dubbi: «Possiamo qualificarci per i playoff e interpretarli al meglio, in maniera convincente». Anche con l’apporto di “Candy”: «Lo dicevo la scorsa estate e lo ripeto. Questo vuole essere l’anno della mia rinascita: non pretendo di realizzare 20 punti a partita, ma ci tengo a essere disponibile, a dare una mano. Mi piacerebbe garantire un apporto concreto: inizialmente per uno spezzone, poi magari per un set intero o due. O un finale di partita».
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