Wimbledon: un grande Berrettini non basta, Alcaraz rimonta un set e vola nei quarti

La più grande regola dello sport è accettare la sconfitta quando l’avversario ha giocato meglio e ha meritato di più, dimostrando di essere un vero n.1 in campo per completezza tecnica e intensità. Matteo Berrettini in quest’edizione dei Championships ci ha fatto sognare, ci ha regalato di nuovo forti emozioni con quel tennis potente e aggressivo che temevamo avesse smarrito sotto i colpi “bassi” di una serie infinita di infortuni subiti. Per questo Matteo stasera merita solo applausi, ha giocato una splendida partita, con grinta, testa e forza, ma non è bastato ad arginare la rimonta leonina e di grandissima qualità di Carlos Alcaraz, davvero impressionante da metà secondo set. Il n.1 spagnolo ha sconfitto il finalista 2021 di Wimbledon negli ottavi di finale, 3-6 6-3 6-3 6-3 il punteggio dopo tre ore di una splendida partita, giocata davvero bene da entrambi, e che qualifica il n.1 spagnolo per i quarti di finale, dove aspetta l’altro giovane “terribile”, Holger Rune.

Era difficile chiedere di più a Matteo. Si temeva che potesse esser stanco dopo tre match molto intensi, con una condizione fisica ancora non al meglio e con tonnellate di energie mentali spese nel coacervo di emozioni, da lui stesse raccontate senza filtri, verace come la “gricia” che adora mangiare per coccolarsi un po’. Invece Matteo ha confermato anche stasera sul Centre court che splendido campione sia, uno che quando scende in campo sano non è mai domo, fino all’ultima palla, battagliando ad armi pari con i migliori. Ha perso il romano, ma basta dare una rapida occhiata ai suoi numeri al servizio per rendersi conto di che razza di partita ha disputato e affrontato: nessun doppio fallo e 9 Ace, 71% di prime in campo e 49% di punti vinti con la seconda, difficile perdere un match con questa statistica alla battuta. Purtroppo al di là della rete c’era Alcaraz, un fenomeno nel senso pieno del termine, giocatore epocale e ribattitore clamoroso. Ha risposto tanto Carlos, e benissimo, andando a prendersi punti decisivi di prepotenza, costringendo Berrettini a rischiare tanto con il suo diritto, con discese a rete garibaldine, pure con quel rovescio che in tutto il torneo sta funzionando come mai prima nella sua carriera. Proprio l’incredibile qualità in risposta dello spagnolo, abbinata alla sua velocità in campo e terribile intensità con tempi di gioco rapidissimi, ha via via scavato la differenza a suo favore. Ma ha dovuto divorare una certa quantità di fiele anche il più giovane n.1 della storia, perché Matteo ha disputato un primo set stellare, per oltre un ora ha tenuto testa, anzi, è stato più incisivo.

Tutto scorreva alla perfezione nel tennis di Berrettini all’avvio. Ha respinto due pericolose palle break nel primissimo game e quindi ha tenuto i suoi game con grandissima sicurezza. Ha brillato col diritto, potente, ha tenuto gli scambi in difesa e soprattutto ha incantato col rovescio, grazie al quale ha vinto punti decisivi e creato situazioni tattiche negli scambi che hanno tolto sicurezza ad Alcaraz. Colpo potente cross, cambio lungo linea improvviso, molti back per togliere peso e ritmo al rivale, che nonostante la sua incredibile velocità di piedi e di esecuzione ha sofferto molto. Ha vinto un primo set spaziale Matteo, tanto che il volto di Carlos alla fine del primo set non era affatto sereno, a tratti non sapeva cosa fare e si è preso rischi eccessivi.

Purtroppo all’avvio del secondo set si è rilassato, è riuscito a placare la sua furia, e Berrettini invece è incappato nel primo – e unico vero – passaggio a vuoto del match. Un pessimo turno di servizio giocato nel quarto game, errori e incertezze (con poche prime in campo) che gli è costato il primo break del torneo e soprattutto ha definitivamente liberato la potenza dell’avversario. Una volta in vantaggio, Alcaraz si è preso il campo, ha iniziato a comandare con tempi di gioco irresistibili, trovando un ritmo velocissimo e con palle profonde e angolate, davvero difficili da contenere. Una spinta sempre più travolgente che alla fine ha stroncato, palla dopo palla, la resistenza del romano. Forte di aver in pugno il tempo del match, Carlos ha risposto con sempre maggior costanza, e nonostante Matteo abbia continuato a servire piuttosto bene e non abbia mollato sino alla fine, sul punteggio di un set pari la sensazione che lo spagnolo avesse trovato un livello troppo alto per la resistenza dell’azzurro era palpabile, e così purtroppo è successo. Un filo è certamente calato Matteo, ma l’altro è arrivato ad una velocità tale che stargli dietro è stato davvero troppo.

Questo Carlos impara troppo in fretta, quell’erba a lui quasi sconosciuta gli è già assai amica. Era scontato accadesse, visto il suo talento, la velocità del suo anticipo sulla palla e la sua completezza tecnica, che gli consente di attaccare, di rispondere benissimo, di alzare il muro in difesa. Oggi è stato a tratti incontenibile, ma grande merito a Matteo per aver costretto il rivale ad alzare il livello al massimo per arrivare al successo, alla fine meritato.

Berrettini è uscito dal campo sotto un’ovazione guidata dallo stesso Alcaraz. 10 giorni fa Matteo non sapeva nemmeno se provarci, tanto la sua condizione era incerta. Il richiamo di Wimbledon per fortuna è stato troppo forte. Ha giocato benissimo, si è ripreso in parte quel che la malasorte gli aveva rubato, già dallo scorso anno con quel covid sciagurato, proprio con la miglior forma psicofisica di sempre. Esce dal campo sconfitto stasera, esce dal torneo a lui più caro negli ottavi, ma ha vinto ritrovando il suo miglior tennis. Bravo, bravissimo Matteo.

Marco Mazzoni

La cronaca

L’ultimo ottavo di finale sul Centre court inizia con Berrettini al servizio. Due errori, un rovescio e poi un diritto, molto scomposto quest’ultimo. Un altro diritto dal centro forzato lungo costa a Matteo due immediate palle break da difendere. Niente dal servizio, ma ritrova profondità col diritto e le annulla, 4 punti di fila e 1-0. In risposta, senza paura, Matteo spara subito un rovescio cross vincente micidiale, è sorpreso lo spagnolo. Per questo Carlos dal punto seguente non attende, attacca la palla con decisione spostando l’azzurro e facendolo correre. 1 pari. Si scorre sui turni di servizio, con Matteo costretto ai vantaggi sul 2 pari (eccellente un rovescio d’attacco dell’azzurro ma anche un passante in corsa dello spagnolo). Poco del romano in risposta finora, solo due punti vinti nei primi tre game. Nel settimo game poche prime palle per Matteo, Carlos lo martella a sinistra. Sul 30 pari, su questo schema, cerca di uscire dall’angolo con un diritto inside out a tutta, ma è largo. Annulla la terza palla break del set con una smorzata fantastica dopo il servizio, tocco millimetrico col diritto. 4-3 Berrettini, resta avanti. FANTASTICO punto di Matteo sul 4-3, 15-30. Risponde bene di rovescio, rincorre con equilibrio in avanti e tocca un lob perfetto, ecco le prime due chance di break sul 15-40. Peccato per la prima, risposta splendida e poi spara a tutta col diritto ma la palla gli muore in rete. Si scambia sulla seconda chance, con il back dell’azzurro che toglie ritmo a Carlos e finisce per sbagliare col diritto, di pochissimo, ma c’è il BREAK! Serve avanti 5-3 Matteo. Sulle variazioni di Berrettini, Alcaraz è andato in confusione tattica, affretta i tempi di gioco, il suo sguardo mostra tutta la furia per un set nel quale era stato perfetto sino all’ottavo gioco, forse fin troppo… pagando il primo momento “duro”. Sfortunato col nastro il romano, 30 pari. Serve una prima… e arriva! Bordata imprendibile al centro, 40-30 e Set Point! Gran difesa di Carlos, trova il campo aperto. Eccellente il rovescio cross con il quale Matteo chiude 6-3 il primo parziale. Che bellezza il rovescio dell’azzurro in quest’edizione dei Championships, decisivo per strappare questo set.

Inizia malissimo il secondo set, Matteo nel primo punto cade pesantemente a terra su di un contro piede, si aprono le gambe e crolla giù. Ci mette un po’ a rialzarsi, con Carlos che sportivamente corre da lui per sincerarsi delle condizioni. Sembra tutto a posto… come controlla col back di rovescio stretto. Fantastico Berrettini dal lato sinistro oggi (e in tutto il torneo). Ancora il rovescio! Sul 30 pari con un vincente di rovescio lungo linea spaziale, Matteo ha la palla break in apertura. Bravo Alcaraz, pressa a tutta e si prende il rischio vincente. 12 punti per Carlos per vincere il promo turno di servizio. Si fa un po’ ingolosire dallo spazio Berrettini nel secondo game, sbaglia due sbracciate per troppa foga e 0-30. Con uno scambio durissimo, vinto dallo spagnolo dopo 3-4 colpi splendidi di entrambi, c’è la palla break da difendere (quarta del match per Alcaraz). Vola il gesso della riga sul servizio, parità. Tre prime micidiali, si salva Matteo, 1 pari. Nel quarto game purtroppo arriva il primo passaggio a vuoto di Berrettini. Subisce un gran passante di Carlos (valutato male dall’azzurro), e poi errore col diritto, 0-30. Altro diritto fuori, poco equilibrio uscendo dal servizio. 0-40, ora è dura… Ancora col diritto, in rete, terzo errore del game e purtroppo BREAK a zero subito da Matteo, 3-1 Alcaraz. È il primo break subito dall’azzurro nell’intero torneo. Domina il campo ora l’allievo di Ferrero, è rapidissimo nel correre avanti, nell’aggredire la palla non dando tempo a Berrettini di spingere col diritto. Un fiume in piena Alcaraz, tutto rischia e tutto gli riesce. 4-1 (parziale di 12 punti a 2). Riprende ritmo al servizio Matteo, a zero resta in scia sul 2-4, ma ora serve trovare un gran game in risposta. Alcaraz ha altri programmi, ora cerca con insistenza e riesce in smorzate splendide, oltre a spingere con grande sicurezza. Non sbanda il murciano, chiude 6-3 al terzo Set Point (tocco splendido in avanzamento). Peccato per la palla break non sfruttata e il passaggio a vuoto nel quarto game, siamo un set pari, ma Alcaraz è salito moltissimo, 13 W e 3 errori.

Terzo set, serve Berrettini. Vince un buon game, 1-0, può fare corsa di testa. Solido anche Alcaraz, 1 pari, e in risposta nel terzo gioco spara a tutta con grande efficacia. Matteo si ritrova sotto 0-30. Forza un diritto d’attacco con troppa fretta, la palla gli esce di poco. 0-40, tre palle break da difendere. Ritrova la prima di servizio, 15-40, con un grande rischio col diritto d’attacco, unico modo per scardinare la difesa splendida dello spagnolo. Poi un Ace, 30-40. Salva anche la terza PB, seconda bella carica che sorprende la risposta di Carlos. Salva anche la quarta chance, con lo spagnolo stavolta che esagera nella spinta col rovescio, e poi una quinta, servizio e diritto torna a funzionare. Si prende il break di pura prepotenza alla sesta chance, con un attacco perentorio e smash, nemmeno comodo, chiuso a tutta. BREAK Alcaraz, 2-1 e servizio. Carlos fila come un treno, invece Matteo è costretto a salvare la palla del doppio break sul 3-1, non ha cattive percentuali l’azzurro ma lo spagnolo risponde tanto, e risponde profondo. Servendo sul 4-3, Carlos combina un disastro di volo, concede un interessante 15-30. Peccato! Un passante in back di precisione esce di un filo a Matteo. Come apre bene il campo Alcaraz, rapidissimo nell’arrivare sulla palla e spingere, vicino alle righe, la difesa di Berrettini è difficilissima. 5-3. Brilla anche in risposta il n.1, con un lob perfetto sul 15-30 arrivano due Set Point per Carlos. Trova una gran prima palla al centro, sulla prima Matteo; non passa la smorzata di Alcaraz sul secondo. Con un diritto fulminante cross Carlos stappa la terza palla set. Spara lungo col diritto Berrettini, 6-3 Alcaraz, avanti due set a uno. Impennata di qualità incredibile dello spagnolo, che da oltre un’ora gioca un tennis formidabile per velocità e aggressività. Il 74% di prime in campo del romano nel set è stato neutralizzato dalla risposta di Carlos.

Quarto set, Alcaraz to serve. Inizia con due doppi falli di fila, i primi del suo match, ma poi ritrova precisione e vince il game. Si seguono i servizi e calano le ombre sul centrale. Matteo fa presente che da un lato del campo ormai si vede poco. Riesce ugualmente a toccare con una stop volley fantastica e aprire il campo a tutta col suo diritto. 2 pari. Il gioco si ferma, si chiude il tetto per migliorare la visibilità ormai compromessa. Alcaraz riparte al servizio, non ha affatto perso ritmo, a zero resta avanti 3-2. Nell’ottavo game, sul 4-3, Berrettini è in difficoltà sotto le risposte profonde di Alcaraz, 0-30. È costretto a tirare una prima a 133 mph sulla riga per disinnescare la risposta di Carlos, che poi sul 15-30 trova una gran risposta d’incontro e poi un diritto lungo linea splendido, improvviso e vincente. 15-40, prime palle break del set. Con un’altra risposta sulla riga, Alcaraz guadagna campo e poi tira un’altra bordata profondissima che manda all’aria la difesa del romano. BREAK Alcaraz, serve per il match sul 5-3. Soffre Carlos, ma chiude al quarto match, alzando le braccia. Saluta con un grande applauso il rivale. “È stata durissima” dice Carlos, “è un grande giocatore, ha fatto finale qua, non è facile rimontare un set. Sono rimasto focalizzato, sono andato a prendermi delle occasioni non perdendo la concentrazione. Il mio sogno è arrivare in finale”. Un’analisi lucida, per un tennis formidabile, per la prima volta nei quarti. Ora per lui Rune, sarà un grande match.

C. Alcaraz vs M. Berrettini

C. Alcaraz M. Berrettini
Aces 4 9
Double Faults 6 0
1st Serve In 67/106 (63%) 84/119 (71%)
1st Serve Points Won 53/67 (79%) 56/84 (67%)
2nd Serve Points Won 23/39 (59%) 17/35 (49%)
Net Points Won 22/31 (71%) 25/43 (58%)
Break Points Won 4/16 (25%) 1/3 (33%)
Receiving Points Won 46/119 (39%) 30/106 (28%)
Winners 35 35
Unforced Errors 23 33
Total Points Won 122 103
Distance Covered 3288.7 m 3128.6 m
Distance Covered per Point 14.6 m 13.9 m

Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/

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