Trofeo AZIMUT / Mariano Kestelboim, il bergamasco d’adozione

Pur essendo argentino, Mariano Kestelboim è tesserato per il Tennis Club Città dei Mille, sede del Trofeo AZIMUT. Apprezzato da tutti, si sta facendo valere anche sul campo, laddove ha raddrizzato un match quasi perso contro Tabacco. Tra gli italiani si fanno notare il molisano Iannaccone e il ciociaro Gabriele Maria Noce.

In assenza di bergamaschi purosangue, ce n’è uno adottivo che si sta facendo apprezzare sempre di più al Trofeo AZIMUT (15.000$, terra battuta). Mariano Kestelboim viene dall’Argentina ma ha trovato una seconda casa a Bergamo, laddove è nei quarti per il secondo anno di fila. Lo scorso anno si arrese in semifinale al futuro vincitore Ovcharenko, oggi vuole fare ancora meglio. Intanto è nei quarti dopo aver sgretolato la resistenza di Giorgio Tabacco, che per un set lo aveva dominato. Forte di un’intelligenza tennistica fuori dal comune, l’argentino è rimasto attaccato al suo avversario nel secondo set e – dopo averlo vinto – ha raccolto i cocci del siciliano nel terzo, imponendosi con un eloquente 1-6 7-6 6-0. Kestelboim è ormai di casa al Città dei Mille, club conosciuto lo scorso anno, quando fu ospite di una famiglia bergamasca durante il torneo. L’occasione fu buona per parlare con la dirigenza del club e trovare, a tempo di record, un accordo per essere schierato nelle gare a squadre. Dimostrandosi un professionista serio non si è limitato a rappresentare il TC Mille, ma gli è capitato di passare del tempo e allenare i ragazzi del vivaio, entrando a pieno titolo nel progetto BAT University di Marcello Bassanelli e Fabrizio Albani. Abituale frequentatore dell’Italia, gli capita spesso di giocare i tornei Open e diversi club hanno provato ad avvicinarlo, ben conoscendone il valore sia tecnico (è stato anche n.387 ATP in singolare e 263 in doppio) che umano. Ma lui pensa solo a Bergamo e cercherà di proseguire nella sua avventura contro Alessandro Ragazzi, che ha dominato il derby tra qualificati contro Andrea Militi Ribaldi.

SPERANZE AZZURRE
Tra gli azzurri, il giocatore più accreditato tra quelli rimasti in gara è Federico Iannaccone. Classe 1999, ex top-100 junior (il che gli ha permesso di giocare gli Slam, con un bel terzo turno in Australia), il molisano si allena da un anno e mezzo presso la MXP Academy, struttura lombarda che si è fatta conoscere qualche mese fa con la qualificazione di Mattia Bellucci all’Australian Open, e che sta portando bene a Iannaccone: ha già scalato 250 posizioni, ha conquistato i primi due titoli ITF (Casablanca nel 2022 e Monastir lo scorso gennaio), avvicinandosi ai top-500 ATP. A Bergamo ha tenuto a bada Leonardo Rossi (battuto 6-4 7-6) e nei quarti partirà favorito contro Carlo Alberto Fossati, che in mattinata aveva vinto una dura battaglia contro Samuele Pieri. Oltre ai numeri, il ragazzo di Campobasso potrà contare su una maggiore freschezza atletica. La stessa che può vantare l’argentino Valerio Aboian, giocatore di più alta classifica tra quelli rimasti in gara. Per adesso è rimasto poco in campo, dunque non è stato possibile decifrare il suo valore. Al secondo turno ha usufruito del ritiro di Nicolò Catini sul punteggio di 6-1 3-0 per un dolore al polso dell’italiano. Aboian se la vedrà con Gabriele Maria Noce, che si è costruito la fama di “maratoneta” del torneo: dopo la vittoria contro Sorrentino (n.8 del draw), il 27enne di Frosinone ha vinto uno dei match più rocamboleschi del torneo, rimontando un set di svantaggio a Pietro Pampanin in un match durato oltre tre ore. Nella giornata di venerdì si giocheranno i quarti del singolare e le semifinali del doppio, con programma al via alle 11. Nonostante l’eliminazione dei giocatori di casa (su tutti Vincent Ruggeri, che però è ancora in gara in doppio), l’entusiasmo rimane molto alto per una manifestazione che ha ottenuto il contributo della Regione Lombardia per potersi svolgere mantenendo standard qualitativi elevatissimi, degni di un torneo di categoria superiore. Nella speranza che il titolo possa rimanere in Italia, anche se gli stranieri rimasti in gara promettono battaglia. Ci sono tutte le premesse per un weekend denso di emozioni.

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