Intervistato dal Daily Mail, l’ex tennista racconta la realtà al fronte: “Più si va avanti, più persone vedi morire intorno a te. Non sono più felice come una volta, la guerra è mentalmente estenuante”. E sulla discussa esibizione a San Pietroburgo: “Giocatori europei vergognosi, hanno preso soldi neri”
Dal campo da tennis alla trincea. Per Alex Dolgopolov tutto è cambiato negli ultimi due anni. L’ex numero 13 al mondo, ritiratosi 18 mesi fa, è impegnato in prima linea nella guerra tra Ucraina e Russia proprio come un altro connazionale ex tennista, Sergiy Stakhovsky. Difendere il proprio Paese: una nuova priorità per Dolgopolov che in una lunga intervista al Daily Mail ha raccontato l’esperienza al fronte. “Lavoriamo quindici ore al giorno, siamo tutti come zombie che bevono bevande energetiche – spiega – Più si va avanti, più persone vedi morire intorno a te. Sicuramente non sono più felice come una volta, la vita è più stressante. Ero sempre sorridente e scherzoso, ma adesso paghiamo il prezzo della guerra che mentalmente è estenuante”.
Dolgopolov si è soffermato sui due fronti della guerra, parlando delle difficoltà dell’Ucraina con mezzi non sufficienti per contrastare i russi: “Purtroppo i nostri partner non hanno l’obiettivo di farci vincere. È evidente per tutti che stiamo ottenendo quanto basta per andare avanti, ma non per vincere. Non abbiamo abbastanza sul campo di battaglia per portare tutto questo a termine. I russi hanno un vantaggio nei proiettili e nelle armature pesanti, ecco perché sta diventando così difficile. Hanno di più quasi in tutto”.
Tra i temi affrontati c’è anche la discussa esibizione tennistica di San Pietroburgo, svolta lo scorso weekend. Fra i partecipanti, infatti, c’erano alcuni giocatori non russi come Roberto Bautista e Adrian Mannarino, criticati aspramente da Dolgopolov: “È una vergogna, soprattutto da parte dei giocatori europei. Non riesco a capirlo, non so cosa stiano pensando. Prendono soldi neri. I russi minacciano quotidianamente l’Europa con un attacco nucleare, con il ricatto energetico, e scelgono ancora di andare lì e fare soldi. Quei ragazzi non sono alla disperata ricerca di soldi. Bautista è nel circuito da 15 anni, Mannarino altrettanto. Quindi per me è uno scherzo. È patetico“.
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