E’ il francese Clement Tabur il vincitore del tabellone di singolare del “Canottieri Padova Open”, torneo internazionale di tennis dell’Itf men’s circuit, “Trofeo Alì” con montepremi da 25.000 dollari.
I protagonisti
Alla finalissima sono arrivati Samuel Vincent Ruggeri, 21 anni di Alzano Lombardo che quest’anno ha vinto un torneo da 25.000 dollari a Sharm El Sheik e sempre in Egitto ha raggiunto in altre due tappe due semifinali, è poi arrivato in semifinale anche in un torneo da 25.000 dollari in Serbia e in finale a Cattolica. Numero 423 Atp, il suo best ranking è stato di numero 388. Al Canottieri Padova Open è stato accreditato della testa di serie numero 5 e ha battuto Davide Galoppini 4-6 6-1 7-6, Luigi Sorrentino 6-2 6-1, la testa di serie numero 1 Oliver Crawford 7-5 6-4 e in semifinale Gabriele Pennaforti 6-2 6-3.
Clement Tabur ha 23 anni ed è di Reims in Francia, attualmente numero 334 ATP è stato anche 311 e ha al suo attivo 8 finali negli ITF Futures in singolare e 17 in doppio; quest’anno ha raggiunto la semifinale nei 25.000 dollari di Biella e Carnac in franchia, in Serbia e a Monastir in Tunisia, e ha conquistato la finale in Serbia e ad Angers in Francia. Al Canottieri Padova Open era stato accreditato della testa di serie numero 3 e ha battuto Filippo Speziali 6-3 6-4, Franco Roncadelli 6-3 1-6 6-0, Sergey Fomin 6-1 6-0 e in semifinale Kirill Kivattsev 6-7 6-3 6-4.
La finale
La finale è stata davvero emozionante. Nel primo set c’è stata una partenza fulminea di Ruggeri che ha giocato una prima frazione di gioco praticamente perfetta conclusa a suo favore con lo score di 6-1. Nel secondo set si è rimesso a macinare chilometri Tabur, più piccolo e veloce dell’italiano, ha saputo contenerne la potenza fisica e di gioco. Portatosi avanti 5-2 si è però fatto rimontare e ha chiuso il secondo set al tie break (8-6). Terzo set molto combattuto e i crampi si sono fatti sentire e alla fine Ruggeri, pur onorando la finale, ha ceduto il servizio e game, set e match per Tabur sul 6-4. La finalissima è durata 2 ore e 40 minuti con queste percentuali: Ruggeri 12 aces e 10 doppi falli, Tabur 5 aces e 4 doppi falli; una percentuale di prime palle in campo per entrambi del 59%, che sale al 74% e 88% con la seconda; punti vinti con la prima in campo 73% e 67% e 44% per entrambi con la seconda; in risposta 42% di punti di vinti per Ruggeri e 94% per Tabur.
Il torneo è stato anche
Paesi di provenienza dei giocatori: quindici, tra cui anche America, Giappone, Argentina, Uruguay, Cile e Brasile.
Numero set: totali 163 di cui 58 nelle qualificazioni, 71 nel tabellone principale e 34 nel doppio.
Match più lungo: è stato quello tra Kirill Kivattsev e Moez Echargui (2-6 6-3 7-6) durato 3 ore e 16 minuti, ma quello con più pathos è stato quello tra Gabriele Pennaforti e Giorgio Tabacco terminato 11-9 al tie break del terzo con gli ultimi due punti conclusivi portati a casa con due nastri vincenti.
Il referee del torneo è stato Guido Pezzella, arbitro della finale del doppio Stefano Sacchi, il direttore Stefano Paiaro. E il lavoro di tanti volontari e professionisti che non si sono dati pace finché tutto fosse perfetto.
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