Solo lacrime, di gioia. Come fai a trovare le parole per commentare una partita così, 3 ore e 4 minuti di un’intensità, qualità e tennis fuori dal mondo. Jannik Sinner vince l’ATP 500 di Vienna battendo il campione in carica Daniil Medvedev al termine di una partita epica, bellissima, che per valore tecnico, fisico e mentale è una laurea per l’azzurro (7-6(7) 4-6 6-3 lo score). È la conferma che quel lungo e faticoso percorso di costruzione di un grande giocatore sul talento tecnico e umano di questo splendido ragazzo è arrivato a un punto di svolta. Sinner è un vero Campione, ha la testa, tennis, fisico e grinta per battersi contro un eccellente Medvedev, sfidandolo non solo sull’aggressività, ma reggendo anche sulla corsa e sulla lotta, sguazzando via più veloce e sicuro di uno dei lottatori più duri della storia del tennis moderno.
Dopo un primo set stellare e offensivo, chiuso con l’81% di prime in campo e 18 punti vinti a rete su 23 discese, e un secondo parziale complicato, in cui ha accusato fisicamente una serie di game durissimi giocati sui ritmi e schemi del rivale, Sinner è salito in cattedra mostrando una resistenza d’acciaio, una potenza di testa, di gambe e di braccio che ha sorpreso anche il suo sostenitore più “talebano”. Pazzesco come Jannik sia uscito vincitore da quel quarto game leggendario, strappando un break alla nona chance dopo 32 punti complessivi. Un break che poteva spaccare la partita, invece non è successo. Ha accusato la fatica, il momento, con Medvedev monumentale per reazione – risposte clamorose. Ha subito il contro break Sinner, stremato, e qua oggettivamente si temeva che il sipario sulla sua partite stesse per calare. Abbiamo fatto peccato a pensarlo. Sinner ha incassato meglio di Stallone in Rocky (e non è la prima volta che ci riesce), non ha mollato di un centimetro e ha trovato la forza per rilanciare, nel momento più difficile.
Si è ripreso un altro break di vantaggio, nel modo più inaspettato e per questo ancor più bello. Visto che sia nella prima vittoria contro Daniil che nel primo set di oggi la miglior tattica era quella dell’attacco, dell’aggressione immediata, si pensava che avrebbe giocato fuori tutta. Cahill stesso l’ammoniva nel corso del secondo set, “Non ai suoi ritmi, cambia, avanti alle tue condizioni”. Niente. Sinner ha letto lucidamente in campo quel che stava accadendo, ossia che Medvedev non ne aveva più, stremato più di lui. Quindi ha scelto lucidamente – sottolineo lucidamente dopo quasi 3 ore di lotta feroce ad un’intensità disumana – di attuare una tattica teoricamente suicida, ma che invece ha funzionato. Nel momento più duro, quando entrambi erano al limite dei crampi, ha deciso di rallentare… Tirare più piano, aprire semplicemente l’angolo dal centro del campo con una palla da allenamento. Una palla di qua, l’altra di la, urlando in faccia al rivale in modo beffardo “valla a prendere e spingi tu”. Medvedev ha accusato la fatica, per una volta è crollato lui, sballottato a destra e a manca senza trovare nelle palle dell’azzurro l’inerzia contro la quale entrare con i suoi colpi di rimessa a bassa energia. Di energia Daniil non ne aveva più, e ha sbagliato. Jannik si è ripreso il break il break di vantaggio e quindi rapido a servire bene. E nel momento critico, servendo per il titolo, fortissimo di testa nell’annullare l’ultimo disperato assalto del russo, un campione non muore mai, due chance del contro break annullate senza tremare.
THE ITALIAN JOB 🏆@janniksin knocks down Medvedev in a 7-6(7) 4-6 6-3 epic to clinch the Vienna title!#erstebankopen pic.twitter.com/PzgdgnG0OS
— Tennis TV (@TennisTV) October 29, 2023
È una vittoria leggendaria, proprio come è arrivata. Vale molto, molto di più di 500 punti. Sinner si è preso questa finale mettendo in campo tutto e di più. Ha attaccato, ha servito nel primo set come un treno, producendo un tennis offensivo straordinario e vincente, quasi imprendibile. Nel secondo set è andato sotto, bravo Medvedev a inchiodarlo nella sua ragnatela, e Jannik ha lottato al massimo, ha perso il set ma non è crollato, ha retto di fisico e di testa. E nel terzo set, già sopra descritto, il capolavoro per tenuta fisica e mentale. Ad un certo punto la combinazione di fatica e lotta ha portato il match in territori sconosciuti, si avanzava nervi, ma la lucidità di Sinner ha pagato portandolo a scegliere la tattica giusta nel momento critico.
In queste tre ore di gioco, Jannik ha colpito una serie di diritti impressionanti (un vincente di diritto viaggiava probabilmente oltre i 170 km/h, alluncinante!), ma quanto ha incantato col rovescio… Come nella vittoria dell’altra sera, bravissimo a giocare spesso un rovescio cross leggermente coperto e meno rapido ma molto profondo, grazie a cui riprendere tempo e campo, e poi via l’affondo. Contro un super servizio come quello di Medvedev, ha risposto tanto e bene, benissimo. Qualità mostruosa e continuità nonostante la fatica e un rivale che ha lottato fino all’ultima palla. Un campionario esaustivo di tennis con T. È la conferma di quanto Jannik sia dentro un Campione, a 360°.
Questa è la seconda vittoria contro Medvedev, la seconda di fila, che gli vale il quarto titolo dell’anno e decimo in carriera, come Adriano Panatta. Una vittoria eccezionale al termine di una partita epica, una delle migliori dell’anno. Grazie Daniil e grazie Jannik per lo spettacolo.
Grazie Jannik, perché ci stai regalando emozioni incredibili.
Marco Mazzoni
La cronaca
La finale dell’ATP 500 di Vienna inizia con Medvedev alla battuta. È Sinner a vincere il primo lungo scambio sul 15 pari, eccellente l’accelerazione di rovescio lungo linea. Daniil rimedia col servizio, è difficile rispondere bene perché varia continuamente angoli e rotazioni, e poi ha messo 6 prime in campo su 6 punti. 1-0 Medvedev. Molto aggressivo Jannik nel suo primo game, si butta avanti con decisione, forzando il passante del rivale. La tattica funziona, ma che rischi… del resto nella sua unica vittoria sul russo proprio l’abilità sotto rete fu decisiva. 1 pari. Impressionante la qualità al servizio di Medvedev, col terzo Ace chiude un game a zero, finora 10 prime palle in campo su 10 punti. Impeccabile. Non impeccabile Jannik sulla rete, perché la risposta del russo è fantastica. L’azzurro continua a buttarsi avanti ma Daniil trova due risposte top e vola 30-40, anche per colpa di uno smash errato da Sinner, non impossibile. Jannik si fa sorprendere da un lob laterale, è saltato fuori tempo e non ha colpito la palla. Errore che gli costa un BREAK per il 3-1 Medvedev. Non resta che provarci a tutta in risposta, e Sinner “esegue”. Super aggressivo come posizione, forza il doppio fallo di Daniil, 0-30. Splendida l’accelerazione di rovescio cross, molto stretta, e via avanti con lo schiaffo al volo col diritto. 0-40! Tre palle per il contro break. BRAVO! Ancora cambia ritmo, avanza e forza l’errore nel passante. Contro BREAK, 3-2 Medvedev, ma serve Jan. Grande lotta nel sesto game. Medvedev cerca di rallentare, ma Sinner non arretra e continua a spingere, con un altro rovescio lungo linea vincente si prende un punto fondamentale sul 30 pari, al termine di uno scambio durissimo. Poi però sbaglia il serve and volley, sfortunato per la deviazione del nastro. Rischia la prima smorzata Jannik, ha successo (era lontanissimo il russo). 3 pari. Nuovamente rischia la palla corta Sinner, e gli viene ancora meglio… Daniil è sorpreso e punito per quanto staziona dietro, ma rimedia come sempre aggrappandosi al suo servizio. Il livello nello scambio è molto alto. Eccellente la durezza mentale di Jannik nel continuare a perseguire gli schemi tattici ideali nonostante gli errori. Sbaglia nel gioco col diritto, ma continua a martellare col diritto e trova un lungo linea ottimo per chiudere il gioco, 4 pari. Quando lo scambio si allunga è l’azzurro a comandare, con una velocità media più alta e prendendo più rischi. Si porta 15-30 Sinner in risposta, ma è un film già visto… quando ne ha bisogno, Daniil chiede e ottiene dalla battuta. Sinner serve spalle al muro sul 5-4. Niente panico, gioca un turno di battuta ottimo, sempre proiettato a rete spingendo a tutta il primo colpo dopo il servizio. A zero (per la prima volta nel match) si porta 5 pari. L’ottimo momento di Jannik continua anche in risposta, regge bene, rimanda palle molto profonde ed è il russo a finire fuori giri. 0-30, situazione molto interessante… Sbaglia di poco un affondo, poi non riesce passare Daniil sotto rete. Resta avanti Medvedev, 6-5. Game difficile anche per Jannik, un diritto esce di un niente, anche lui si ritrova sotto 0-30. Bellissima difesa e contrattacco grazie a un rovescio difensivo carico e profondo, 15-30, poi prima al T sulla riga, 30 pari. Purtroppo Jannik si fa ingolosire da una smorzata di rovescio che atterra in corridoio. 30-40, è Set Point Medvedev. Ottima prima al centro, bravissimo! Avanti tutta e due punti, 6 pari. Tiebreak time. Sinner si prende il primo punto in risposta, grazie ad una SPLENDIDA risposta, nei piedi. Poi è Jan a sbagliare col rovescio. Altro errore di Sinner, un po’ di fretta nello spingere col diritto, 2-1 e poi 4-1 Medvedev. Trova due punti al servizio Sinner, incluso il primo Ace della partita, 4-3. Con una smorzata improvvisa Jannik si riprende il punto di svantaggio, 4 pari. Un altro Ace di Jan lo porta a 5 punti pari. Si prende il Set Point (6-5) con un bell’attacco col diritto, un fulmine nell’aggredire una risposta corta. Rischia la botta col rovescio cross, ma sbaglia di tanto. 6 pari. Il muro di “Meddy” regge, 7-6 SP Medvedev. Jannik spara il terzo Ace del set, 7 pari. Prima potente e diritto aggressivo W. 8-7, altro SP Sinner. Se lo prende, SE LO PRENDE di forza, risposta ancora nei piedi e via avanti col diritto dirompente. 9 punti 7, SET SINNER. 61 minuti di tennis di altissima qualità. Sinner durissimo, annullando due set point vince un parziale eccellente, nel quale ha giocato benissimo i punti decisivi ed ha recuperato un break. 81% di prime in campo per Jannik, 13 vincenti e 18 punti a rete su 23 discese. Monumentale.
Secondo set, Sinner inizia al servizio e servendo molto bene. 1-0. Medvedev risponde (1-1). Jannik incappa in un momento no di spinta con le gambe, sbaglia due colpi di scambio per lui banali e scivola 15-40. Uff, vince grazie ad un errore del russo uno scambio durissimo, 30-40. Uff #2, appena largo il rovescio di Daniil, era vincente. È una fase delicata e dura del match, l’intensità degli scambi è massima e non ha trovato punti facili col servizio. Un altro ottimo attacco + smash lo salva dalla terza chance di break. BELLISSIMO il diritto stretto rallentato e poi via il contro piede. Una bellezza, tecnicamente difficilissimo. L’intensità e lunghezza degli scambi è brutale, fa tanta fatica l’azzurro perché spinge più del rivale. Bellissimo l’ultimo punto, altro scambi micidiale e poi via chiusura di volo. Che fatica, ma che intensità e qualità. Che Tennis! 2-1 Sinner. Medvedev sembra aver pagato lo sforzo del game precedente, affretta i tempi dell’affondo e sbaglia. 15-30. Trova due Ace fondamentali il russo, ai vantaggi impatta 2 pari. L’intensità di gioco resta massima, entrambi spingono, si “ammazzano” l’un l’altro a furia di pallate, aperture di campo, rincorse. E pochi errori vista la spinta mostruosa di entrambi. Sinner cerca uno schiaffo al volo definitivo sul 30 pari ma Medvedev intuisce l’angolo e trova un passante che gli vale il 30-40. Si butta (bene) avanti Jannik ma tocca male di volo, BREAK Medvedev, 3-2 e servizio. E come serve…11esimo Ace e rapidamente consolida il vantaggio sul 4-2. Sbaglia troppo ora Jannik, ha accettato troppo lo scambio e Medvedev così va a nozze… “Cosa devo fare?” Chiede Jannik a Cahill, che raccomanda al suo pupillo di variare e venire a rete “alle tue condizioni”. Corretto, l’essere entrato troppo nello scambio ha prosciugato l’azzurro di energie. Troppi errori, 0-40, poche gambe e troppo ancorato sulla riga di fondo. Cede alla terza, con uno smash in rete. 5-2 Medvedev, quarto game di fila. Sinner ha pagato a caro prezzo la durezza fisica dei primi quattro game, nei quali ha accettato troppo lo scambio, o meglio nei quali Daniil è stato bravo a inchiodare l’azzurro nella tattica a lui più congeniale. Con un paio di errori di troppo il russo concede la palla del contro break sul 30-40. Doppio fallo! Recupera un break Sinner, 3-5. Piccolo momento di “down” per Daniil, anche lui sicuramente provato dalla durezza degli scambi. Sinner ne approfitta e con sei punti di fila si riporta sotto, 4-5, e faticando poco. 7 i punti di fila di Jannik… poi arriva la bordata di servizio del russo. Spreca un punto importante Jannik colpendo male di volo, 40-15 e due Set Point Medvedev. Via la risposta di Jan, 6-4 Medvedev. Un set vinto dal moscovita grazie alla tenuta nella fase centrale, dopo lo sforzo massimo dei primi game.
Terzo set, Sinner scatta alla battuta. Non trova aperture di campo immediate col servizio, progressivamente calato, e sul 30 pari s’inventa una palla corta micidiale, ha successo (che rischio). Ai vantaggi disegna il campo col rovescio, fantastico il vincente lungo linea, e poi un bel cross. 1-0. Risponde bene Sinner nel secondo game, apre molto l’angolo ed è Daniil a sbagliare. Strappa una palla break sul 30-40! Non trova il campo col rovescio Sinner, su di un attacco del rivale. Con un altro bel rovescio lungo linea, dopo una ottima difesa, strappa una seconda chance Jannik. Rischia col lungo linea, c’era un varco.. c’ha provato ma non trova il campo. Non molla la presa, Jannik risponde tanto e bene, terza PB. Sbracciata col diritto, si salva ancora “Meddy”. 1 pari, peccato, tre palle break che potevano mandare Sinner avanti. Jannik tira una bordata di diritto lungo linea che ha spaccato la palla, roba da DelPo doc. Il sorriso di Cahill dopo questa bordata è l’oliva nel Martini. Però dal 40-0 arrivano errori e il game va a vantaggi. Con un cambio di ritmo col rovescio di Medvedev provoca l’errore di Jannik, il quarto di fila. Gli costa una delicatissima palla break. Uff, corre a rete alla fine di un lungo scambio e si salva. Col rovescio lungo linea improvviso, soluzione che gli ha portato molti punti, chiude un delicato gioco, 2-1. Cahill carica Sinner a non accettare gli scambi di ritmo. Sinner esegue, risponde potente e spinge nell’angolo, Medvedev commette un doppio fallo. Con profondità si procura due palle break sul 15-40! Rischia la risposta sulla prima, gli esce di pochissimo. Sfortunato sulla seconda, la risposta danza sul nastro ma ricade nel campo azzurro. Durissimo anche questo gioco, Jannik martella e non cede. Con una serie di contro piedi ottimi, Sinner si prende la terza PB del game. Niente, la risposta non passa. Pandemonio!!! Scambio rocambolesco, Sinner alla fine passa Medvedev, quarta PB, ma ancora il servizio è letale. La lotta è senza fine, entrambi non mollano niente, già 18 punti nel game. Un doppio fallo condanna Daniil alla 5a chance di break. Stavolta si scambia, ma Sinner è il primo a sbagliare, alta velocità. Sesta, Sesta PB del game dopo una della difesa. Peccato, sbaglia col diritto Jannik, c’era spazio stavolta per affondare meglio, e la frustrazione è evidente con la racchetta che sbatte in terra. Settima, settima PB per Jannik grazie ad uno scambio in cui disegna il campo… Si salva ancora il russo, apre bene il campo. 24 punti, game epico. Il nastro devia la palla del moscovita, Ottava PB. Ace. 30 punti nel game, non è ancora finita. Questo game è leggendario, il livello di gioco è altissimo. Out Medvedev, col diritto, largo, NONA chance di break. OUT OUT OUT il diritto di Daniil, TRENTADUE PUNTI E BREAK SINNER, 3-1 Sinner. Granitico, durissimo Jannik. Si gioca ormai solo di nervi, ogni tattica è saltata. Medvedev indovina una risposta vincente splendida, 15-30. Apre benissimo il camp il russo, Jannik sbaglia per primo. Tira manate sul piatto corde Jan, la tensione è massima ed è sotto 15-40. Fila via il rovescio di Jannik, Contro Break. 3-2. Non c’è più logica, si avanza sui nervi. Sinner risponde bene, approfitta di un doppio fallo del russo e vola 15-40. Sbaglia ancora Medvedev, si difende benissimo Sinner rallentando e non dando peso alla palla, e Daniil c’è “cascato”. BREAK Sinner!!! Medvedev è sulle ginocchia, entrambi sono a pezzi. 4-2 Sinner. Che Punto!!! Jannik chiama a rete il rivale e lo passa “a pittino”. 30-0! Il pubblico è tutto per l’azzurro, che dal centro comanda gli scambi non tirando così forte ma sempre nell’angolo, solo a far correre il rivale. Una di qua, una di la, grazie anche alla prima palla che ora funziona. ACE! Il primo del set, 5-2 Sinner. A un passo da una vittoria che sarebbe leggendaria. Ritrova il servizio il russo, ma Jannik non molla niente, risponde tanto e vola ai vantaggi. Un errore col diritto di Medvedev gli costa il primo MATCH POINT da difendere. La prima è larghissima… si scambia. Cerca di chiudere col rovescio lungo linea l’azzurro, ma non superare la rete. Due ottime prime, Medvedev resta in vita, 3-5. Sinner serve per il match. Bravo a buttarsi avanti, prima in campo, diritto aggressivo e via. 15-0. Gran passante di Daniil, quando scoccano le tre ore. 15 pari. Eccezionale Medvedev, risposta clamorosa, 15-30. Sinner spara in rete col diritto, 15-40, due chance per riaprire tutto per il russo. Rischia la palla corta…uff… arriva bene Daniil ma tira di poco lungo. 30-40. Gran prima esterna, quando serviva come il pane. SI! Vince uno scambio micidiale Jannik, fa correre il rivale e si apre il campo. Diritto vincente! Secondo MATCH POINT! SIIIII SERVZIO ESTERNO! HA VINTO!!!! 250 punti, ha vinto Sinner con forza, testa e fisico. Clamorosa vittoria, vale molto più di un 500. Quarto titolo dell’anno ma la conferma che Sinner è davvero al vertice del tennis mondiale. Ha tutto quel che serve per vincere con i migliori. BRAVISSIMO!
[1] Daniil Medvedev vs [2] Jannik Sinner (non prima ore: 14:00)
Daniil Medvedev vs Jannik Sinner
Aces: 13 vs 5
Double Faults: 0 vs 8
First Serve: 88/132 (67%) vs 86/118 (73%)
1st Serve Points Won: 57/88 (65%) vs 55/86 (64%)
️ 2nd Serve Points Won: 18/44 (41%) vs 16/32 (50%)
Break Points Saved: 12/16 (75%) vs 9/13 (69%)
Service Games Played: 15 vs 16
️ Return Stats:
Return Rating: 142 vs 146
1st Serve Return Points Won: 31/86 (36%) vs 31/88 (35%)
2nd Serve Return Points Won: 16/32 (50%) vs 26/44 (59%)
Break Points Converted: 4/13 (31%) vs 4/16 (25%)
Return Games Played: 16 vs 15
Point Stats:
Net Points Won: 11/21 (52%) vs 34/45 (76%)
✨ Winners: 28 vs 36
Unforced Errors: 23 vs 22
Service Points Won: 75/132 (57%) vs 71/118 (60%)
Return Points Won: 47/118 (40%) vs 57/132 (43%)
Total Points Won: 122/250 (49%) vs 128/250 (51%)
️ Service Speed:
Max Speed: 213 km/h (132 mph) vs 213 km/h (132 mph)
1st Serve Average Speed: 201 km/h (124 mph) vs 192 km/h (119 mph)
2nd Serve Average Speed: 164 km/h (101 mph) vs 140 km/h (86 mph)
21:40 Italia-Islanda: 41-42 Arriva il sorpasso degli azzurri, che si portano per la prima volta avanti nel match. L'Islanda però…
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