Massimo Sartori non è sorpreso dall’eccezionale settimana vissuta da Jannik Sinner alle ATP Finals. Lo storico coach di Andreas Seppi, interpellato da “Radio anch’io sport” come riporta l’Alto Adige, è stato il primo vero “scopritore” di un Jannik bambino nella sua Sesto Pusteria, e ora parla di questo ragazzo diventato uomo di successo ricordando anche i passi fatti insieme. “L’ho conosciuto che aveva 13 anni e mezzo, era in terza media. Me ne parlò un amico ed andai a vederlo al torneo di Ortisei. Mi colpì subito l’armoniosità dei suoi movimenti. Sfoggiava un bel rovescio, il dritto un po’ meno. Serviva a piedi uniti, come Monfils. Già si vedeva che aveva la stoffa per diventare un giocatore vero”.
Da allora si strada Sinner ne ha fatta davvero tanta, passando dalla velocità delle piste da sci ai vertici del tennis mondiale. “Jannik sugli sci era veramente forte, ma con il suo fisico poteva eccellere in qualsiasi sport. Ha scelto il tennis e va bene così. Ha questa ampiezza incredibile che gli permette con due passi di raggiungere un lato del campo con grande facilità”.
Per Sartori, Jannik è pronto ad eccellere anche negli Slam: “Sinner ha fatto un grande salto di qualità. È migliorato fisicamente e tecnicamente, e nella settimana delle ATP Finals ha dimostrato di poter affrontare match lunghi, fisicamente molto impegnativi. È sicuramente pronto per arrivare in fondo e provare a vincere tornei importanti, nei quali si gioca al meglio dei tre set su cinque, contro avversari di fascia alta. Nel 2023 ha fatto un grandissimo ordine nel suo tennis, con una organizzazione perfetta di tutta la stagione, ha dimostrato di essere il più preparato per giocare molto bene tutto l’anno”.
Per il coach vicentino Sinner a Tornino pagato il prezzo di una finale così importante e nuova per lui contro l’avversario più forte ed esperto: “Nole più va avanti nei tornei più diventa pericoloso. In tutta la stagione è partito non bene, per poi migliorare andando avanti. Domenica sera ha giocato una partita estremamente importante sotto l’aspetto tattico, soprattutto sul dritto di Jannik, a dimostrazione che era nel momento di forma migliore. Djokovic non è mai parso in ansia, Jannik ha pagato un po’ la tensione della prima finale veramente importante della sua carriera”.
Tra due giorni c’è la Davis, Sinner sarà in campo con la maglia azzurra e per Sartori in campo darà tutto: “Ogni volta che ha deciso di fare qualcosa, Jannik la fa sempre al meglio. Anche stavolta tirerà fuori la migliore versione di sé. C’è da dire che è un impegno a fine anno, i tennisti iniziano a gennaio e finiscono a novembre. Per essere l’ultimo appuntamento dell’anno è impegnativo. È un evento a squadre e Jannik cercherà di fare il leader e di portare a casa la Coppa che ci manca da tanto tempo” conclude il coach.
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