La ceca si è aggiudicata la semifinale del Roland Garros contro la bielorussa Aryna Sabalenka: 7-6, 6-7, 7-5 in tre ore e un quarto di gioco
Karolina Muchova è la prima finalista al Roland Garros 2023: la ceca è uscita vittoriosa da una battaglia in semifinale contro la bielorussa Aryna Sabalenka. 7-6, 6-7, 7-5 in tre ore e un quarto di gioco il punteggio che sorride alla numero 43 al mondo, che ha anche salvato un match point con il servizio sul 2-5 nel terzo set e che domenica giocherà per il primo Slam in carriera dopo che, un anno fa, aveva lasciato Parigi in stampelle per un infortunio alla caviglia.
Fin dai primi set il livello espresso da entrambe è molto alto: Sabalenka cerca di imporre il proprio pressing da fondocampo per sbalzare Muchova fuori dal campo, mentre la ceca prova a rallentare il ritmo per poi aspettare il momento giusto per scendere a rete e chiudere il punto. La numero 2 al mondo è la prima ad avere una palla break sul 2-1, ma è anche la prima a subire un break sul 4-4, complice la pressione esercitata da Muchova in risposta. Chiamata a chiudere il parziale con il servizio, però, la ceca non è cinica e, dopo aver sprecato un set point, viene riagganciata sul 5-5. Il tiebreak è la conclusione naturale di un set molto competitivo. Ad aggiudicarselo è la numero 43 al mondo, grazie a uno splendido rovescio lungolinea. Sabalenka accusa il colpo e parte a handicap nel secondo parziale, subendo immediatamente un break e finendo sotto 0-2. Al momento di piazzare l’allungo decisivo, però, Muchova si irrigidisce e rimette la bielorussa in partita, permettendole l’aggancio sul 2-2. L’inerzia ora è a favore di Sabalenka che sul 4-3 strappa il servizio alla ceca. Muchova però non ci sta e anche lei mette a segno un immediato controbreak, riportandosi immediatamente sul 4-4. Anche il secondo parziale viene deciso al tiebreak: la numero 2 al mondo gestisce meglio il palcoscenico e, dopo più di due ore, sarà il terzo set a decidere chi sarà la prima finalista al Roland Garros 2023.
Sabalenka sembra essere favorita sia psicologicamente che mentalmente. Muchova si salva una prima volta nel secondo game da 0-40, ma poi capitola nel sesto game, complice un dritto che finisce fuori di metri. La bielorussa sale fino al 5-2 e ha un match point in risposta, ma la ceca si aggrappa al proprio dritto e costringe la numero 2 al mondo ad andare a servire per la prima finale in carriera a Parigi. Sabalenka però trema e nonostante Muchova sia praticamente immobile per un problema alla gamba destra, subisce il controbreak a 15. Con il serbatoio di energie al limite, la ceca può soltanto accorciare il più possibile gli scambi, ricorrere al serve and volley e al dropshot e sperare negli errori commessi dalla bielorussa: la tattica però paga e l’aggancio sul 5-5 è completato. La numero 2 al mondo, invece, è in confusione totale e, nel game successivo, dal 40-15 commette due doppi falli di fila, propedeutici al break che inevitabilmente subisce. Una incredula Muchova ha così la possibilità di chiudere una memorabile semifinale con il proprio servizio e, senza tremare, ci riesce al primo match point.
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