La terza giornata del Roland Garros regala la prima sorpresa del torneo. È l’uscita di scena del n. 2 al mondo Daniil Medvedev, battuto all’esordio dal brasiliano Thiago Seyboth Wild, n. 172 ATP, proveniente dalle qualificazioni: 7-6, 6-7, 2-6, 6-3, 6-4 il punteggio finale sul Philippe Chatrier in 4 ore e 15 minuti. Una clamorosa impresa del brasiliano, al debutto nel main draw a Parigi e al primo match in uno Slam dagli US Open 2020. Seyboth Wild ha giocato una partita da sogno (impressionante il dato di 66 colpi vincenti) contro un Medvedev da incubo, ben lontano dal giocatore ammirato agli Internazionali di Roma: il russo ha faticato al servizio (ben 15 doppi falli commessi), è stato poco lucido nelle scelte e ha commesso quasi 50 errori gratuiti. “Ho sempre visto giocare tennisi di questo tipo nella mia carriera, vincere in un campo così è un sogno che diventa realtà” ha ammesso incredulo Seyboth Wild a fine partita, cresciuto ammirando Guga Kuerten che a Parigi ha vinto tre volte.
La sconfitta di Medvedev apre il tabellone nella parte bassa in cui c’è Jannik Sinner, testa di serie più alta, adesso, in quel quarto. Sulla strada dell’altoatesino c’è Sascha Zverev che, tornato a Parigi un anno dopo il terribile infortunio in semifinale, ha battuto in tre set il sudafricano Harris. Debutto agevole, infine, per il n. 4 al mondo Casper Ruud contro lo svedese Elias Ymer: per il norvegese adesso ci sarà la sfida con Giulio Zeppieri.
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