Rafa Academy, viaggio a Manacor a ‘casa Nadal’

45 campi da tennis, un hotel, bar e ristoranti, piscine, palestra, un museo e anche una scuola internazionale. Nella sua Maiorca, Nadal ha costruito un mondo a misura di racchetta. Qui i tennisti di tutto il mondo possono giocare e, perché no, sognare. Quello non costa nulla

LA CLASSIFICA ATP, IL RANKING AGGIORNATO

Manacor, isola di Maiorca. Il mare, quello di Porto Cristo, dista poco più di 10 chilometri, ed è bellissimo, come del resto quello di tutta l’isola delle Baleari. I turisti arrivano qui anche per le Grotte del Drago e poi per le perle, perché Manacor è famosa nel mondo per l’industria di quelle…artificiali. Le più famose sono quelle create dalla fabbrica “Majorica”: indistinguibili da quelle vere e naturali (almeno per i profani). Dal 2016 un’altra perla ha cambiato la geografia del turismo di Maiorca. E’ la Rafa Nadal Academy, fortemente voluta dal tennista che a Manacor è nato, cresciuto, si allena e dove continua a vivere. Lo spagnolo, uno dei campioni più forti di sempre, il Re della terra rossa, ha costruito a casa sua un ‘mondo a misura di racchetta’. E oggi i turisti-tennisti (in primis spagnoli, poi americani e ovviamente italiani) volano a Maiorca anche per questo. Perché l’Academy non solo cresce campioni del calibro di Casper Ruud, arrivato a Manacor nel 2018 come numero 143 del mondo e ora al 4^ posto del ranking ATP, ma è un sogno per (quasi) tutti.

Casper Ruud

45 campi da tennis, 16 da padel, ristoranti e anche una Spa

Da quanto è grande ci si stanca anche senza giocare: 45 campi da tennis: 19 in cemento all’aperto e 4 al coperto, 15 in terra all’aperto e 7 al chiuso. Non solo tennis, perché oggi c’è anche il padel che macina ‘numeri’ e allora ecco 10 campi all’aperto e sei al chiuso. Completano l’avveniristico centro due piscine, di cui una semiolimpionica, una clinica sportiva, un campo di calcio a 7 (da piccolo Nadal giocava anche a calcio, poi scelse in tennis. Ma è rimasto un grande appassionato di pallone e super tifoso del Real Madrid). A completare l’immenso centro c’è un centro fitness di 1000 metri quadrati, una Spa e poi bar e due ristoranti: il Roland Garros (dopo averne vinti 14 in carriera non poteva esimersi) e l’US Open, titolo vinto 4 volte dal maiorchino. Con un menu supervisionato da nutrizionisti, quindi non vi aspettate sobrasada o altri piatti tipici da migliaia di calorie. 

Il ristorante Roland Garros (foto Rafa Nadal Academy)

L’albergo e la scuola internazionale

Si gioca, si mangia e ovviamente si dorme, nelle oltre 100 camere dell’hotel. Ma non è tutto. Perché giocare a tennis porta via tanto, tantissimo tempo allo studio. Difficile allenarsi ogni giorno, girare il mondo per tornei e andare a scuola. Il campione maiorchino lo sa bene e allora ecco la Rafa Nadal International School, scuola mista anglo-americana che prepara al mondo universitario, in modo particolare a quello made in USA attraverso borse di studio. Nell’anno accademico 2018/2019, il 100% degli studenti tennisti che si sono laureati e avevano intenzione di andare a studiare negli USA, sono stati accettati e hanno ricevuto borse di studio presso le università statunitensi. Il resto dei laureati ha iniziato la propria formazione universitaria in centri nel Regno Unito, in Spagna, Germania, Olanda e negli Emirati Arabi Uniti. 

Tony Nadal dirige, Carlos Moya direttore tecnico

Una visione (e un business) a 360° gradi, pensata per possibili futuri campioni di tennis, ma non solo. Fatta di programmi annuali, settimanali, summer camp e weekend lunghi. Aperta a tutti, con un po’ di budget da investire e con un minimo di dritto e rovescio… Al resto pensano i maestri, capitanati dallo zio di Nadal, Tony, che è il direttore dell’Academy; poi, tra gli altri, ci sono l’ex numero 1 del mondo, Carlos Moya e Carlos Costa.

Il Rafa Nadal Museum

Per tutti gli altri, c’è il Museo: trofei, coppe, medaglie. Una immensa vetrina per contenere tutti (o quasi) i riconoscimenti dei 110 titoli vinti in carriera, 92 solo nel singolare. Ad arricchire le teche anche oggetti di altri sportivi come Michael Jordan, Tiger Woods, Roger Federer, Usain Bolt, Serena Williams, Pau Gasol, MessiCristiano Ronaldo. E poi la monoposto di Fernando Alonso con cui è diventato campione del mondo con la Renault e una bicicletta donata da Miguel Indurain. E, per catturare l’entusiasmo dei più piccoli, ci sono proposte tecnologiche, simulatori e giochi interattivi.

Félix Auger-Aliassime al museo con Nadal

Ultimo anno da giocatore per Rafa

Intanto Nadal, fermo ai box da diversi mesi per un infortunio, promette di tornare in campo nel 2024. Anche se al futuro il 37enne di Manacor ha già ampiamente pensato.

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