Norrie in prima pagina. Nel corso di un evento legato alla LTA a Londra, non solo il miglior tennista britannico nel ranking ATP ha parlato del nuovo innesto nel suo team per la prossima stagione, ma si è spinto anche in una previsione che ci riguarda da vicino. Interpellato dai presenti su chi a suo avviso potrà fare meglio nel 2024 tra Alcaraz e Sinner, Cameron non ha dubbi: Carlos. La nuova rivalità che sta elettrizzando il mondo della racchetta è diventata argomento comune di discussione, ancor più dopo l’eccellente finale di stagione di Jannik, che a furia di successi si è molto avvicinato a Djokovic e Alcaraz nell’immaginario degli appassionati ed addetti ai lavori in tutto il mondo.
Così ha motivato la sua scelta: “Ritengo che Alcaraz farà meglio di Sinner l’anno prossimo. Penso che Alcaraz abbia un gioco più completo. Si muove meglio di Sinner, ha più varietà sul diritto, miglior mano quando esegue le palle corte. È più forte nel gioco di volo rispetto a Sinner, è anche più abile con il rovescio slice. Direi che nel complesso Alcaraz ha avuto un anno migliore di Sinner, ha vinto Wimbledon, è stato n.1. Vediamo, magari potrei sbagliarmi ma oggi la mia sensazione è questa”. Parole molto nette, che mettono il n.2 del mondo ben davanti all’attuale n.4 azzurro e non solo per posizione nel ranking ma per una valutazione del gioco tra i due.
Le previsioni di Norrie si sono spinte anche all’edizione 2024 degli Australian Open, al via tra poco più di un mese a Melbourne. Per il primo Slam del nuovo anno, Cameron punta “sul sicuro”: Djokovic. “Quando guardi il suo record in Australia, chiaramente non puoi che constatare che sia Novak il favorito. È un grande giocatore”.
I due si sono affrontati a Malaga in Davis, vittoria del serbo. “La partita di Coppa Davis è stata dura per me. Ho fatto molto allenamento e molto cardio prima di quella partita ed è stato un incontro molto fisico contro di lui. Lo è sempre. È molto divertente giocare contro di lui e anche se il risultato mi è andato contro, volevo alzare il mio livello e finire l’anno con una buona prestazione. Pensavo solo ad entrare in campo e sfidarlo. Tutto sommato ho prodotto un tennis migliore rispetto a quello che avevo giocato nell’ultima fase dell’anno, quindi sono stato piuttosto orgoglioso di come ho gareggiato, anche se alla fine è stata una sconfitta. Quando giochi contro il miglior giocatore del mondo è interessante vedere cosa fai per capire a che punto sei. Lui ha vinto le ATP Finals la settimana prima, quindi non c’è dubbio che fosse il migliore in questo momento” conclude Norrie.
Una valutazione che certamente farà molto discutere in Italia. Ricordiamo che al momento negli scontri diretti tra l’azzurro e lo spagnolo, è Jannik davanti per 4 vittorie a 3.
Marco Mazzoni
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