C’ha messo un set Jannik Sinner a mettersi in moto e produrre sprazzi del quel tennis velocissimo ed efficace che diventa difficile da arginare, anche per un super-corridore come Sebastian Baez, un fulmine nella copertura del campo. L’azzurro nel terzo turno del Masters 1000 di Shanghai è costretto a rimontare un set all’ottimo argentino, entrato nel match con grandissima energia e producendo un tennis tatticamente perfetto per mettere spalle al muro un Sinner non così brillante e offensivo, nell’avvio sembrato “Out of Energy” o almeno piuttosto imballato, incapace di sciogliersi e giocare alla sua intensità. Alla fine Jannik entra in moto all’avvio del secondo set e vince 3-6 6-3 6-2 in due ore di gioco, qualificandosi per gli ottavi del torneo cinese dove trova Ben Shelton, in quella che si preannuncia come una sfida di un certo fascino vista la portata del giovane statunitense e il suo gioco unico nel panorama attuale.
L’avvio di Jannik è stato pessimo. Ha servito malissimo (solo il 48% di prime in campo nel primo set), ha accettato passivamente il ritmo dell’avversario, senza riuscire ad entrare nella palla con la sua superiore spinta e velocità. Velocissimo invece è stato Baez nella copertura del campo e nello spingere col diritto, trovando una serie di accelerazioni che hanno mandato in crisi l’azzurro. L’argentino è un giocatore con precisi limiti, ma se lo lasci correre, imbastire scambi alla sua velocità di crociera e non riesci a mandarlo in difesa negli angoli, può essere molto pericoloso perché è lucido, è un vero agonista pronto a sorprende ogni avversario in giornata non così brillate. Assai brillante invece è stato il suo incedere, prontissimo a scagliare alla sua massima velocità accelerazioni di diritto e attaccare, prendendosi il punto anche a rete con piedi “alati”. Sinner ha subito per tutto il primo perché ha servito troppo male e nello scambio non è mai riuscito a cambiare passo, finendo sballottato dall’avversario. Leggermente in ritardo sulla palla, quasi mai ha sbracciato a tutta generando la sua massima potenza. “Devi rischiare di più” gli ha detto Vagnozzi verso la fine del primo set. Poche parole, ma esatte per farlo smuovere da uno status quo negativo.
Il dubbio veniva dalla reale capacità di Sinner di alzare il ritmo, la spinta, il livello, vedendolo così passivo e con poca energia in campo. C’è riuscito solo in parte, ma quanto bastava per andar sopra alle qualità di Baez e girare la partita a suo favore. Dall’avvio del secondo set Jannik ha cambiato passo. Tutto è partito dal servizio, nei primi due turni ha servito 4 Ace e 8 prime in campo su 9 punti. Ancora qualche errore, diverse incertezze sui tempi di gioco e non sempre una posizione vicina alla riga di fondo, ma questa maggior aggressività, anche in risposta, ha subito cambiato l’inerzia della partita a suo favore. La maggior potenza impressa alla palla, spesso anche un po’ carica di spin col diritto, ha portato l’argentino a giocare su velocità per lui ingestibili. Un break immediato ha mandato Jannik al comando, e per fortuna non l’ha più mollato. Sinner è avanzato con alti e bassi, ha ancora concesso troppo cadendo di nuovo in fasi con qualche errore e incertezze, come la palla break pericolosissima servendo per il secondo set. Ma alla fine è stato bravo a reggere, servire bene e scappare via ancor più deciso nel terzo set, dove ha subito fatto capire chi era al comando, chi aveva più intensità e qualità.
Pur sottolineando i meriti di un buonissimo Baez (n.29 al mondo e vincitore di tre tornei in stagione, anche sul duro prima di US Open), Sinner è mancato in energia, forza fisica e anche un po’ nel capire come aggredire e ribaltare il tennis del rivale. Baez giocando con intensità e bell’anticipo ha spostato tanto Sinner, si è aperto il campo e ha piazzato parecchi diritti vincenti o che hanno fatto perdere tanto campo all’azzurro. Jannik, forse perché stanco o poco reattivo, c’ha messo un set a capire che doveva insistere sul rovescio dell’avversario e quindi accelerare col lungo linea. Nello scambio alla velocità di Baez quasi mai ha rischiato un diritto lungo linea a maggior velocità; appena c’ha provato dal secondo set si è preso punti pesanti. Complessivamente 22 discese a rete per Sinner, continua questa positiva tendenza nell’avanzare, oggi 15 punti vinti.
Alla fine è andata bene, ma contro un tennista “elettrico” e di potenza devastante come Shelton servirà un Sinner molto più attivo e reattivo, pena finir sotto, subire un break e non riuscire a recuperarlo. Jannik è in striscia positiva da Pechino, è possibile un po di stanchezza. Speriamo che il giorno di riposo domani lo aiuti a ripresentarsi martedì al meglio.
Marco Mazzoni
La cronaca
Il terzo turno tra Sinner e Baez inizia con l’argentino alla battuta. Molto attivo in campo e reattivo con i piedi, più si corre più è “contento” e pericoloso. Muove la palla e cerca di muovere Jannik, a 15 muove lo score. Sinner ha altra potenza rispetto al 22enne di Baires, ma se non riesce a “tenerlo fermo” con i suoi drive può essere un avversario pericoloso. Per questo l’azzurro spinge tanto con l’angolo aperto, per mandarlo in difesa. Splendido il rovescio cross vincente sul 15 pari di Jannik, un colpo questo che nelle ultime due settimane ha funzionato benissimo. 1 pari. L’argentino spinge col diritto, si prende rischi. Con un Ace a 210 km/h chiude un altro buon turno di battuta. Poche prima per Jannik, e pure un po’ passivo nel quarto game, subisce gli affondi di Baez e concede la prima palla break del match. La annulla con una prima di servizio solida. Scappa via il diritto di Sinner, altra palla break difendere. Lunghissimo scambio, lavora la palla con attenzione senza mai accelerare a tutta, ma un gran cross di rovescio provoca l’errore del rivale. Il BREAK per Baez arriva alla terza chance, ancora il diritto tradisce l’azzurro. 3-1 Baez. Anticipa tanto Sebastian col diritto, la palla di Jannik non è così incisiva ed ha buon gioco nell’entrare e comandare. Male Sinner, troppi errori e sotto ritmo, 4-1 Baez. 8 vincenti per l’argentino, solo 5 per l’italiano. È davvero un fulmine Sebastian nel colpire col diritto con grande anticipo, Jannik alla velocità del rivale subisce. 5-2 Baez. Pur senza brillare Sinner resta in scia 3-5, Baez serve per il set. Non “spacca” la palla Jannik, comanda Sebastian. Con un altro vincente col diritto lungo linea vola 40-0, tre set point. Muore in rete la risposta di Sinner, colpita totalmente da fermo. 6-3 Baez, un set meritato con il 70% di prime in campo vincendo 18 punti su 21, e senza concedere palle break. Per Sinner un misero 48% di prime palle in campo ma in generale poca energia.
Il secondo set inizia con un buon game di Sinner, avanza in campo e soprattutto mette tutte prime di servizio. In risposta finalmente Jannik martella con più decisione, anche più dentro al campo. 0-30. La posizione aggressiva in risposta dell’azzurro provoca il doppio fallo di Baez, sotto 0-40 per la prima volta in crisi in un suo game. Sul 15-40 altra risposta profonda e drive carichi e più vivaci che provocano un errore dell’argentino. BREAK Sinner, 2-0, per la prima volta al comando. L’inerzia del match è improvvisamente girata, con il quarto Ace in due turni lo score segna 3-0 Sinner, con 12 punti a 2 per lui nel set, cambio di marcia impetuoso per l’azzurro. Ritrova incisività col diritto Baez, muove lo score (1-3) e spinge a tutta anche in risposta. Con un altro gran diritto – sempre colpito quasi da fermo, dal centro del campo – vola 0-30. Ottima reazione di Sinner, gioca lucido, sicuro, fantastico sul 30 pari un diritto a sventaglio liftato e strettissimo. 4-1 Sinner. Ha piccola chance per il doppio allungo l’azzurro sul 15-30, ma Sebastian trova un gran servizio. Jannik ha ritrovato altra sicurezza e velocità nei colpi, come dimostra il diritto cross dal centro del campo che davvero “spacca” la palla e lascia totalmente immobile un super corridore come l’albiceleste. 5-2 Sinner. Serve per forzare il match al terzo Jannik, ma non è un game semplice. Subisce un gran difesa di Baez e poi sbaglia un diritto, 15-30. Arriva un Ace provvidenziale, ma un attacco perfetto porta l’argentino a palla break sul 30-40. Rischia la seconda palla l’azzurro, sulla riga, Baez sbaglia la risposta. Da destra la prima palla invece funziona, è Set Point. Ancora corto il primo drive dopo il servizio di Jannik, Baez corre a rete e chiude con ottima mano. Out di poco un rovescio di Sebastian, secondo Set Point Sinner. Spinge tanto l’azzurro, un nastro gli impenna un colpo ma gli apre lo spazio il successivo pesante. 6-3 Sinner. 65% di prime in campo, 5 Ace e 10 vincenti, soprattutto un’altra energia in campo, seppur con alti e bassi.
Terzo set, Baez serve. Entra inizia bene, tanta spinta e vivacità (1-0), anche in risposta è prontissimo a buttarsi avanti e chiudere la porta di volo. Anche Sinner chiude a rete, 1 pari. Funziona l’affondo col lungo linea dell’azzurro, colpo che ha usato forse fin troppo poco finora insistendo sul ritmo in diagonale. Su, 15-30 Sinner chiude lo scambio più lungo con una frustrata di diritto cross eccezionale, giocato di puro braccio e polso. Fantastico vincente per il 15-40, due palle break. Baez ha pagato l’intensità del punto precedente, arriva per una volta con poche gambe sul rovescio e la palla non passa la rete. BREAK Sinner, 2-1 e servizio. Non costante nella spinta Sinner, e nemmeno con la prima di servizio, il quarto game va ai vantaggi. Fa bene l’azzurro a buttarsi avanti, per non cadere nelle lunghe corse sui ritmi dell’avversario visto che non riesce a generare la sua massima velocità e così sbaragliare Baez. il 3-1 arriva con due servizi vincenti, può fare corsa di testa. Non cala affatto l’intensità fisica dell’argentino, un fulmine nel coprire il campo, come sul rovescio in corsa perfetto che lo porta 2-3. Pur non perfetto e continuo, quando Sinner lascia correre il braccio trova velocità, angoli e intensità per Baez irraggiungibili. Jannik si porta 4-2 con un solido turno di battuta e poi punge in risposta. Con un gran rovescio e un’incursione a rete vola 15-40, Sebastian esagera col diritto per reggere la velocità superiore dell’azzurro e sbaglia. Altro BREAK, 5-2 Sinner, serve per il match. Scoccano le due ore sull’errore di Baez in spinta per il 30 pari. Ace! Ecco il primo match point Sinner. Con un’altra bella prima palla esterna chiude l’incontro. Un Sinner tutt’altro che perfetto, ma via via si è un po’ sciolto e ha trovato delle fasi con una spinta superiore che gli ha portato gli allunghi decisivi. Negli ottavi c’è Shelton, sarà una partita molto affascinante.
[6] Jannik Sinner vs [25] Sebastian Baez
Tennis Statistics: Sinner vs Baez
Statistic | Sinner | Baez |
---|---|---|
ACES | 8 | 5 |
DOUBLE FAULTS | 0 | 1 |
FIRST SERVE | 49/85 (58%) | 52/72 (72%) |
1ST SERVE POINTS WON | 40/49 (82%) | 36/52 (69%) |
2ND SERVE POINTS WON | 18/36 (50%) | 9/20 (45%) |
BREAK POINTS SAVED | 3/4 (75%) | 1/4 (25%) |
SERVICE GAMES PLAYED | 13 | 13 |
RETURN RATING | 184 | 101 |
1ST SERVE RETURN POINTS WON | 16/52 (31%) | 9/49 (18%) |
2ND SERVE RETURN POINTS WON | 11/20 (55%) | 18/36 (50%) |
BREAK POINTS CONVERTED | 3/4 (75%) | 1/4 (25%) |
RETURN GAMES PLAYED | 13 | 13 |
NET POINTS WON | 15/22 (68%) | 14/25 (56%) |
WINNERS | 29 | 22 |
UNFORCED ERRORS | 11 | 7 |
SERVICE POINTS WON | 58/85 (68%) | 45/72 (63%) |
RETURN POINTS WON | 27/72 (38%) | 27/85 (32%) |
TOTAL POINTS WON | 85/157 (54%) | 72/157 (46%) |
MAX SPEED | 210 km/h 130 mph | 212 km/h 131 mph |
1ST SERVE AVERAGE SPEED | 195 km/h 121 mph | 193 km/h 119 mph |
2ND SERVE AVERAGE SPEED | 150 km/h 93 mph | 166 km/h 103 mph |
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