La numero uno del mondo, Iga Swiatek, ha condiviso le sue riflessioni su quella che definisce “una stagione esigente”, durante un’intervista con Eurosport. La campionessa polacca non ha esitato a esprimere il proprio disappunto per le modifiche al calendario WTA previste per il prossimo anno, sottolineando come questi cambiamenti possano influire non solo sulle prestazioni sportive, ma anche sul benessere psicofisico delle atlete.
Un Anno di Crescita e Apprendimento
Nonostante una delusione inaspettata al quarto turno degli US Open, Swiatek vede il 2023 come un anno di notevoli lezioni apprese e di crescita personale. “È stato indubbiamente un anno che mi ha insegnato molto e di cui sono ancora più orgogliosa”, ha dichiarato la tennista, ammettendo un cambio di mentalità necessario dopo la prematura eliminazione dal torneo americano.
La Lotta per il Primo Posto con Aryna Sabalenka
La lotta per la vetta della classifica WTA è stata uno degli aspetti più avvincenti della stagione, con Aryna Sabalenka che ha mantenuto il primato dopo l’ultimo Grand Slam dell’anno. Tuttavia, è stata Swiatek a riappropriarsi della posizione numero uno durante le WTA Finals, un risultato ottenuto nonostante la pressione e le circostanze peculiari di Cancún. “Sono molto orgogliosa di essere tornata al numero uno, e che ciò sia avvenuto a Cancún con tutta la pressione e le strane circostanze”, ha condiviso Swiatek, elogiando al contempo la bielorussa per la sua “grande stagione”.
L’Impatto della Pressione e Come Affrontarla
Swiatek ammette che la pressione legata alla posizione numero uno è stata a tratti “un po’ schiacciante”, portandola a non giocare in maniera rilassata fino agli US Open. Questa realizzazione l’ha spinta a cambiare atteggiamento e ad affrontare i tornei successivi con una mentalità diversa, tentando di distaccarsi dal peso di tali aspettative. “Ho sempre cercato di farlo, ma non sempre funziona”, ha aggiunto.
Critiche al Calendario WTA
Sull’argomento del calendario, Swiatek si è espressa con preoccupazione, sottolineando come l’intensificarsi degli impegni possa mettere a dura prova l’energia fisica ed emotiva delle giocatrici, in contrasto con ciò che la WTA promuove in altri ambiti, come la salute mentale e l’equilibrio vita-lavoro. “Prenderei decisioni più favorevoli a ciò che promuovono e sostengono”, ha concluso Swiatek, invitando a un ripensamento delle politiche e delle pratiche attuali.
Marco Rossi
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