Hyeon Chung, nonostante la sua giovane età di 26 anni, ha già attraversato una serie di prove durissime. Dopo aver raggiunto la top 20 e aver suscitato grande entusiasmo, il tennista sudcoreano è stato costretto a stare lontano dai campi per quasi tre anni a causa di un complicato infortunio alla schiena. Solo di recente ha fatto il suo ritorno alla competizione, ma il percorso non è stato facile: ha infatti perso entrambi gli incontri disputati nei tornei Challenger di Seoul e Busan.
Nonostante tutto, non riesce a non provare una certa felicità. “È un peccato non essere riuscito a vincere, ho dato il massimo in ogni punto. Ma sono molto soddisfatto del modo in cui ho giocato, sono riuscito a competere per più di due ore. Voglio dare a me stesso tutto il merito del mondo per aver terminato l’incontro senza alcun dolore o infortunio e, ultima ma non meno importante, per aver dato tutto fino all’ultimo punto”, ha confidato al sito dell’ ATP Tour.
È evidente una differenza nel servizio di Chung. Per ora, continuerà così: “È la meccanica meno fastidiosa e meno incline a infortuni. Al momento, evitare infortuni è molto più importante che avere un servizio molto potente”, ha dichiarato, prima di parlare del suo calendario. “Ora non ci sono tornei che posso giocare nel mio paese. Vedremo cosa c’è disponibile all’estero e poi decideremo dove utilizzare il ranking protetto. Non ho dubbi che tornerò a competere fuori casa, ovviamente”, ha concluso.
Chung, a 26 anni, dimostra una maturità e una determinazione da veterano. Il suo viaggio è un esempio di resilienza e passione per il tennis, un gioco che, nonostante le sfide, continua a portare avanti con coraggio e dedizione.
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