Nella domenica del trionfo del tennis azzurro che ha riportato la Davis in Italia dopo 47 anni c’è un lungo filo vincente che lega la squadra di Volandri a uno dei suoi storici componenti. Quello che ha riportato il veterano Fabio Fognini, finito fuori dal giro azzurro non senza polemiche (“Solo – e non solo – il capitano non mi ha voluto”, ha scritto sui social il ligure nei giorni scorsi rispondendo a un suo followers), a vincere il torneo di Valencia, a 13 anni di distanza dall’ultimo Challenger vinto nel 2010 a Santiago del Cile. Il tennista ligure, testa di serie numero 8 del tabellone e numero 131 del mondo, nell’atto conclusivo della kermesse ha battuto lo spagnolo Roberto Bautista Agut, numero 1 del seeding e 62 del ranking internazionale, col punteggio di 3-6 7-6 (8) 7-6 (3). L’azzurro ha perso la prima frazione con il punteggio di 6-3. A ruota, nel secondo set, Fognini prima ha annullato un match-point all’avversario sul 5-4, poi ha sciupato tre set-point (uno sul 6-5 in suo favore e due durante il tie-break, sul 6-5 e sul 7-6), infine ha annullato (a seguito di una palla contestata) un altro match-point al rivale iberico, che aveva già esultato, sull’8-7 al tie-break, vinto quindi dall’italiano per 10-8. Molto vibrante anche il terzo parziale, vinto nuovamente al tie-break dall’azzurro, questa volta a segno al secondo match-point e vincitore per 7-3. Questa vittoria permette all’azzurro di risalire a ridosso della top 100, precisamente nella posizione numero 107. Adesso (a meno di forfait) chiuderà la stagione al Challenger di Maia (Portogallo) nella speranza di un ulteriore piccolo ma importantissimo passo in avanti.
“Voglio dedicare un pensiero a Fognini, che intanto ha vinto un Challenger battendo due giocatori spagnoli molto forti” – ha dichiarato il presidente FITP Angelo Binaghi a Sky Sport dopo il trionfo dell’Italia in Davis. “Non poteva essere qui oggi, ma non possiamo dimenticare quello che ha fatto lui per questa Nazionale, quando non avevamo ancora i campioni di oggi. Con la vittoria odierna torna vicino ai primi 100, abbiamo bisogno di Fognini e del contributo che ci può dare ancora”. Fognini ha ricevuto anche la dedica di Simone Bolelli, storico compagno di doppio: “Penso a mio fratello Fognini, ho passato con lui quindici anni di Davis, un ringraziamento speciale a lui, oggi ho visto che ha vinto un Challenger, gli auguro di tornare ai suoi livelli perché se lo merita” – ha concluso Bolelli
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