Davis Cup: Musetti cede contro Kecmanovic dopo un grande primo set, accusando anche un problema muscolare. Serbia 1, Italia 0

È un pugno nello stomaco commentare una partita così, un match di tennis che tanto ci ha regalato come emozioni e qualità di gioco per un set e mezzo, a tratti esaltante, e poi all’improvviso scivolato via, malamente e mestamente. Purtroppo nel primo singolare di Italia – Serbia di Coppa Davis a Malaga, Lorenzo Musetti non riesce nell’impresa di “risorgere” da un periodo no, sconfitto in rimonta da Miomir Kecmanovic col punteggio di 6-7(7) 6-2 6-1. Lo score è una foto che ben racconta la partita: splendida nel primo set, con Musetti capace di rimontare un Kecmanonic scatenato (era sotto 3-5) ritrovando la massima qualità del suo tennis, offensivo e con fuochi d’artificio clamorosi, passanti, diritti e rovesci che hanno fatto saltare in piedi il pubblico di Malaga.

Ha vinto un tiebreak fantastico Lorenzo, al terzo set point, una rimonta di braccio ma anche testa e fisico. Era ben sotto all’avvio l’azzurro, ha rischiato di finire 0-3 con due break ma è salito terribilmente d’intensità, iniziando a lavorare bene la palla e passando al contrattacco, fino a dominare i tempi di gioco con cambi di ritmo irresistibili. Uno spettacolo, il vero Musetti, quello che tanto ci piace e che (purtroppo) latitava da mesi. La magia della Davis, del contento, della responsabilità della maglia azzurra, e pure un Capitano e una panchina che l’hanno letteralmente buttato in campo nella mischia. Buono anche l’avvio nel terzo set, c’era partita, il livello era alto, ma dal quarto gioco qualcosa è successo. Si è visto come le gambe di Lorenzo si siano un po’ bloccate, all’improvviso è diventato meno rapido nell’arrivare sulla palla, qualche back difensivo di troppo, meno anticipo e posizione arretrata. È stato un primo segnale negativo. Si pensava però che stesse rifiatando, non altro. Purtroppo l’architettura del suo gioco è crollata nel sesto game, un gioco duro, nel quale è stato 40-30 ma che si è complicato, anche per merito di un Miomir molto aggressivo. Ha commesso pure un doppio fallo per una distrazione, un insetto che l’ha tormentato al servizio, ma non ci sono scuse. Ha subito sulla terza palla break ed ha ceduto un turno di battuta che ha spaccato la partita. Da lì in poi Lorenzo non c’era più, si è spento fisicamente e moralmente, fino all’evidenza del problema fisico. Ha perso 9 game di fila, pure ha chiamato il medico quando ormai la situazione era disperata. La partita, di fatto, era già finita.

Davvero un peccato, perché Musetti per un’ora e mezza ha tenuto testa ad un Kecmanovic persino migliore di quello ottimo ammirato contro Draper giovedì. Era riuscito a ribaltare una partita iniziata malissimo, con qualità e intensità, di gioco, di gambe e di testa. Il serbo è partito fortissimo tenendo in mano il gioco con grande anticipo e aggressività. Servizio e diritto micidiali, Musetti era metri fuori dal campo, non trovava la posizione, il tempo per costruire una contro mossa. Sembrava impossibile. Ma invece è riuscito a riprendersi, mettere in campo vivacità fisica e intensità. Gli scambi si sono allungati, il back di rovescio è diventato sempre più efficace e decisivo per dargli il tempo di riconquistare campo, e allo stesso tempo spezzare il ritmo dell’avversario. In campo la partita è diventata quella che avevamo presentato ieri: una battaglia, con netto contrasto di stile e Musetti con le frecce ideali a trafiggere la progressione dell’avversario. C’è stato bel tennis, e spettacolo. Molti scambi divertenti, giocati bene da entrambi. Lorenzo ha vinto un ottimo tiebreak, giocato con aggressività e grandi colpi. C’era proprio un gran Musetti. Ha lottato e speso tanto, di gambe e di testa per risalire. Forse troppo, o forse i suoi equilibri in questa fase della sua carriera sono davvero fragili, al limite. Da metà secondo set tutto è crollato, ed è davvero un grande peccato.

Si sapeva che buttare in campo Musetti sarebbe stato un rischio. Grande. Ma il campo ha parlato chiaro: contro un ottimo Kecmanovic serviva una partita così, di qualità e sacrificio. Non abbiamo la contro prova di quel che sarebbe successo con Sonego o Arnaldi. La sensazione è che Miomir avrebbe ugualmente disputato una splendida partita e che non sarebbe stato affatto facile per gli altri azzurri. Resta amarezza, perché Musetti aveva vinto il primo set giocando davvero bene.

Una sconfitta che non ci voleva, per lui visto il suo momento non facile, e per il team azzurro che ora è sotto 1-0 contro la Serbia. In campo il secondo singolare, la super sfida tra Sinner e Djokovic, la terza nel giro di pochi giorni dopo i due match alle Finals di Torino. Serve un doppio miracolo ora per sperare di giocare la finale domani contro l’Australia.

Marco Mazzoni

La cronaca

Il primo singolare tra Italia e Serbia scatta con Musetti alla battuta. Prova subito a variare le carte in tavola Lorenzo, un gran diritto vincente, ma poi è il serbo ad imporre il suo ritmo, tenendo molto bene sulla diagonale di diritto. Miomir è rapido a rimettere con ottima mano una palla corta e si procura due palle break immediate sul 15-40. Col diritto dal centro il serbo sfonda la resistenza dell’azzurro, BREAK, 1-0 e servizio Kecmanovic. È partito fortissimo “Kec”, impatta la palla con una pulizia e potenza formidabili, comanda lui e punge Musetti sulla destra. Molto sicuro Miomir, 2-0, break consolidato. Finalmente un errore di Kecmanovic… largo col diritto dopo un paio di drive lunghissimi, quasi perfetti. Non va in quest’avvio il rovescio del toscano, col back non è profondo e preciso, con la sbracciata non incide, e questo è un dato terribilmente negativo, ancor più abbinato al 50% di prime in campo, poche. Appena Musetti gioca un colpo interlocutorio è un fulmine Kecmanovic nell’aggredire la palla in anticipo e spingere con la carabina. Un cecchino, anche nel passante, colpo che ai vantaggi gli vale un’altra palla break (dal 30-0). Ecco il pugno di Lorenzo, prima potente (210 km/h) e via diritto a tutta, vincente. Serve entrare in partita, dare un segnale di presenza in faccia all’avversario. Purtroppo Miomir risponde che manco Agassi, e le palle break diventano due… Evvai, ottima prima al centro, si salva ancora l’azzurro. BRAVO Musetti, attacco immediato e ottima volée, deve prendere in mano il tempo di gioco, non può subire la velocità del serbo. Con 2 Ace, ecco il game per Musetti, 1-2. Servizio e diritto, una macchina infernale il serbo, non sbaglia niente, anticipa e chiude, 3-1. Con due big point, un attacco fantastico e poi un diritto vincente, Lorenzo resta in scia, 2-3, ma serve invertire l’inerzia in risposta. Ci prova nel sesto game, il back inizia a funzionare non dà peso di palla e profondità al serbo, che è costretto a giocare fuori posizione e sbaglia, 15-30. Poteva fare meglio Musetti col rovescio nel quarto punto, c’era piccola occasione… ma poi trova un diritto stretto fantastico, angolo imprendibile che gli vale la Palla Break, prima del match a favore! Sfonda Kecmanovic palla dopo palla, si salva. 4-2. È finalmente entrata in ritmo la prima di servizio dell’azzurro, chiude il settimo game con una parata di volo ottima. Cresce Musetti, dalla panchina lo spronano, quasi lo buttano “fisicamente nella mischia”, e la svolta nel set arriva sul 5-4. “Kec” serve per il set, ma è “Muso” a salire in cattedra. Prima un passante di rovescio cross “doc”, da Musetti top, poi il serbo sbaglia, 0-30. Con un’altra magia di diritto, un passante stretto in corsa, vola 15-40, due palle del contro break! Sfrutta la seconda del game, lavora benissimo lo scambio, cambia ritmo col rovescio in back e lo in infila con un vincente di diritto. È il primo BREAK a favore di Lorenzo, e primo subito da Kecmanovic nelle Final8. Si esalta l’azzurro gioca un turno di battuta ottimo contro un altrettanto ottimo rivale. Il livello di gioco è massimo, grande spettacolo, entrambi giocano bene. Miomir strappa una palla break di forza, la cancella Lorenzo con una seconda di servizio molto aggressiva al centro. Sorpasso, 6-5 Musetti! Il parziale si decide al tiebreak. Si butta avanti il serbo, 2-1. Un back di rovescio appena lungo costa all’azzurro l’1-3. Con un gran lavoro col rovescio tagliato Lorenzo vince un punto in difesa fondamentale, 2-3. Splendido diritto d’attacco, Musetti si riprende il mini-break, si gira 3 pari. Segue un rovescio lungo linea clamoroso di Musetti, avanti 4-3! 5-3, in rete il rovescio del serbo. Rovina il vantaggio con un terribile doppio fallo in rete… 5-4 e poi 5 pari. Jannik indica “dritto”, deve spingere… Che tocco Lorenzo! Chiama a rete il rivale con la smorzata, ottima, e chiude col passante. 6-5 e Set Point Musetti!!! Bravo il serbo, attacca e sfonda col diritto, da un’ottima risposta. 6 pari. Attacca l’azzurro, chiude col doppio smash. 7 punti a 6, secondo Set Point Musetti. Perde troppo campo Lorenzo, alla fine la difesa diventa impossibile. 7 pari. SI! Che accelerazioni col diritto, una dritta e poi l’inside out. 8-7 e Set Point #3 per Musetti, di nuovo al servizio. Sfonda col diritto, SFONDA!!! 9 punti a 7, SET Musetti, rimonta da 5-2. Bravissimo, gran livello!

Secondo set, Kecmanovic to serve. Il livello resta alto, Musetti chiude il secondo game con un passante di rovescio in corsa estrema balisticamente impossibile, che braccio! 1 pari. Kecmanovic ha forse accusato il set perso, alterna gran giocate a qualche errore, sembra anche leggermente meno intenso nella spinta, soprattutto rispetto all’avvio micidiale dove anticipava ogni colpo magistralmente. Musetti trova un buon 15-30 nel quinto game, ma è attento Miomir a servire bene e comandare, portandosi 3-2. Il serbo entra col cannone su ogni seconda di servizio dell’italiano, è fondamentale per Lorenzo mettere la prima in campo. In gran spolvero ora il diritto di Musetti, è bravissimo ad accelerare lungo linea a tutta, due passi avanti e affondare con l’incrociato, uno schema gli sta portando punti decisivi. Si complica il sesto game per l’Italia, poche prime e Kecmanovic attacca. Ai vantaggi arriva la palla break, la prima del set. Punto esclamativo di Musetti, che vincente col diritto lungo linea, controllo della palla fantastico. Annulla anche una seconda chance con servizio e comoda chiusura sotto rete. Un insetto infastidisce Musetti alla battuta, si distrae e commette un brutto doppio fallo. Purtroppo comanda e attacca ma non chiude con lo smash, e ricacciato indietro perde il punto per un BREAK che manda avanti Kecmanovic 4-2. Musetti trova due risposte vincenti di rovescio una più bella dell’altra, ma non basta, 5-2 Kecmanovic. Poco brillante in questa fase Lorenzo, le sue gambe non vanno più come prima, è in difficoltà soprattutto quando deve recuperare da sinistra, speriamo non sia un infortunio. Inoltre non serve bene e subisce la profondità di palla del serbo, crolla 15-40, due Set Point Kecmanovic. Sbaglia un rovescio in rete, giocato senza gambe o forse col morale sotto i tacchi. 6-2 Kecmanovic. Peccato per quella distrazione, il doppio fallo, e poi il calo dell’azzurro. Si va al terzo set.

Kecmanovic inizia alla battuta. Solido il serbo, gioca pulito, gioca semplice e vince il quinto game consecutivo, 1-0. Non bene Musetti, sembra più scarico, di gambe e di testa, affretta col diritto e sbaglia. Pericolosissimo 0-30, e manco il servizio lo aiuta. Risponde profondo Miomir, entra in campo e spara col rovescio preciso. 0-40, tre palle break che definire critiche è fin poco. Attacca Musetti ma la volée non è definitiva, corre avanti e passa Kecmanovic. BREAK Serbia, 2-0, sesto game di fila. Lorenzo purtroppo sembra rimasto con testa e gambe a quella palla break sciagurata, quella “mosca”, quel doppio fallo… Tantissimo tennis, enorme talento, ma troppo fragile Musetti, contro un avversario prontissimo a prendersi il vantaggio e scappare via. Serve bene Kecmanovic, tutto troppo facile per lui, con un turno a zero vola 3-0, rottura prolungata (sette game di fila). “Torna a far girare le gambe” dice Volandri a Musetti, ha ragione perché il carrarino è diventato improvvisamente passivo dopo il break subito nel secondo set e non c’è stata più partita. Nel quarto game sul 30 pari Miomir indovina pure un diritto tirato da chilometri che pizzica la riga e deprime ancor più la già bassa vitalità dell’italiano. Con un bel rovescio si salva l’azzurro, ma le gambe non vanno più come nel primo set, quando una volta sciolto era un fulmine nella copertura del campo. Musetti annulla anche una seconda PB con un attacco perentorio, ma è fermo sul back di rovescio successivo, si tocca una gamba, probabilmente qualcosa non va. Un altro errore col back d’attacco costa a Lorenzo il 4-0. Crollo, otto giochi di fila persi, e ora il problema muscolare è evidente. Si siede in panchina Musetti, il dolore alla coscia sinistra, Medical time out. Sembra in lacrime Lorenzo, sofferente e abbattuto moralmente. Purtroppo Lorenzo resta in campo per onor di firma, il terzo set si chiude 6-1. Davvero un peccato per l’azzurro, che tanto era piaciuto nel primo set e fino al break a metà del secondo che ha spaccato la partita. Vedremo dalle sue parole quando ha accusato l’infortunio muscolare, ma è corretto applaudire un ottimo Kecmanovic, autore di una partita di alto livello. Adesso c’è Jannik, siamo aggrappati al suo talento, ma c’è Djokovic come avversario…

Musetti L. 🇮🇹 (Italia) – Kecmanovic M. 🇷🇸 (Serbia)


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