Cobolli-Bellucci-Darderi al loro Best o un paio di posizioni sotto.
Zeppieri-Nardi-Gigante non tanto distanti dal Best.
A Zeppieri e Nardi manca sempre molto poco per l’ingresso nei 100, credo che ormai sia una questione anche psicologica, ma manca davvero poco.
Passaro e Maestrelli al momento sono i due candidati a perdersi, magari sbagliando avevo detto che su una decina di giovani uno si sarebbe perso, non è gufare, ma logica e statistica. Al momento sono loro i papabili, ma mi aspetto una reazione nel 2024.
SU Arnaldi è stato detto tutto, fantastico 2023 a cui mancherebbe un acuto nei tornei maggiori per la definitiva consacrazione, una finale o vittoria in Atp maggiore non sono più utopie. Così come pronosticargli l’ingresso in Top20 non viene più guardata come una battuta da buontemponi, ma una concreta possibilità.
Sinner e Musetti due concrete realtà da Top.
Musetti nonostante un anno che finora è stato a dir poco una altalena tra buoni risultati (erba soprattutto) e grosse delusioni è comunque ancora lassù, Sinner può addirittura finire l’anno al miglior piazzamento mai ottenuto da un italiano.
Per chi parla di anno deludente questa è la realtà delle cose, 6 giovani che hanno confermato (chi più e chi meno) le posizioni raggiunte e la conferma è sempre molto più difficile della salita.
Due giovani in crisi e speriamo sia passeggera o dovuta a fattori di crescita personale.
3 giovani ben piantati all’interno del Gotha mondiale.
Poi non dimentico Sonego e Berrettini, soprattutto quest’ultimo se torna in forma accettabile può ancora dare molto, Sonego bene o male il suo lo fa sempre, i limiti non li scopriamo oggi, però anche le qualità sono tante.
E dietro tante piccole promesse che crescono con un enorme vantaggio rispetto ai Sinner e ai Musetti: possono crescere con calma, senza pressioni mediatiche e “tifose”, perché chi accentra tutta l’attenzione sono quelli davanti.
Di solito non mi piace fare paragoni, ma pensiamo alla Francia che nel Tennis è una potenza storica: ha dei giovani talenti molto forti che dovranno gestire una pressione enorme dovuta all’attesa quarantennale di un risultato all’altezza della storia transalpina, non è facile. Ai loro giovani hanno dato WC a profusione negli Atp interni, sono stati bravi a sfruttarle, Fils bravissimo a vincere un 250, ma dovranno fare i conti con le aspettative di una nazione da troppo tempo a digiuno e pronta col fucile ai primi passi falsi, chiedere a Tsonga…
Un Cinà o un Carboni possono senz’altro avere un percorso di crescita sereno e lontano dai riflettori, tanto i parafulmini li hanno in Sinner e Musetti, pensiamo un attimo se fossimo ridotti come una decina di anni fa e avessimo un 2007 che fa meraviglie nei tornei Juniores, come lo seguiremmo e come lo caricheremmo di aspettative…
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