Novak Djokovic si riprende tutto. Il campionissimo serbo vince la finale 2023 degli Australian Open sconfiggendo in tre set Stefanos Tsitsipas (6-3 7-6(4) 7-6(5) lo score), alza per la decima volta il Norman Brookes trophy (record assoluto), vince il suo 22esimo Slam (record assoluto, condiviso con Nadal), torna n.1 del mondo. Torna dove merita di stare: sul trono del più forte, lasciato lo scorso giugno a Medvedev dopo 373 settimane (non consecutive, ovviamente). Il torneo ha parlato chiaro: Novak è il miglior tennista al mondo, per distacco su tutta la concorrenza. Ha dominato il “suo” torneo lasciando solo un set per strada; ha dominato anche la finale, mostrando una netta superiorità tecnica, agonistica e mentale su Tsitsipas.
Il serbo è stato bravo a partire molto forte, ha servito in modo incredibile nel primo set (chiuso col 94% dei punti vinti con la prima in campo!) ed è stato terribilmente efficace in risposta. Non ha fatto molti punti diretti, ma ha risposto profondo, continuo, mettendo sotto pressione l’avversario e di fatto disarmandolo tecnicamente e, ancor più importante, mentalmente. Con i colpi di inizio gioco e con il suo pressing asfissiante, Novak ha portato il match sui binari che predilige: scambi a velocità alta ma non altissima, controllando ritmo e rotazioni, soprattutto allontanando Stefanos dalla riga fondo e così disinnescando la qualità del suo diritto in spinta ed impedendogli di offendere. L’ha costretto a rincorrere, a difendersi, ad accettare un gioco nel quale con i suoi limiti sul rovescio non ha via d’uscita. Il primo set è stato un dominio schiacciante del serbo.
Nel secondo set Djokovic è un po’ calato, troppo nervoso ha perso un metro di campo, mentre Tsitsipas è salito, riuscendo a prendere più spesso l’iniziativa col diritto. Però il greco non è riuscito mai ad essere pericoloso in risposta. Un tennis più rapido, a tratti anche più spettacolare, ma senza scossoni. Il parziale si è deciso al tiebreak, giocato malissimo da entrambi, con troppi errori gratuiti col diritto da parte del greco, errori terribili per tensione che ha pagato carissimo. Solo all’avvio del terzo set Stefanos è riuscito ad ottenere un break all’avvio, ma “Nole” si è riscattato immediatamente, riprendendo il suo ritmo e chiudendo il match di nuovo al tiebreak. Un tiebreak stavolta dominato con un allungo micidiale (5-0), a conferma che quando il momento è delicato, Djokovic sale in cattedra.
Una vittoria meritata, che ha messo in mostra per l’ennesima volta la straordinaria capacità di Novak di gestire i momenti delicati, di superare incertezze e tensione alzando il livello, trovando i colpi vincenti, trovando il modo di portare l’avversario a giocare male, a difendersi, a sbagliare. La qualità dei grandissimi campioni.
È corretto affermare che questa finale 2023 degli Australian Open è stata deludente. Non per colpa di Djokovic, che è stato efficace, a tratti perfetto (soprattutto nei momenti chiave), ma per demeriti di Tstisipas. Nella presentazione di ieri avevamo sottolineato come servisse un match quasi perfetto al greco per poter sperare di vincere, non c’è andato affatto vicino. I meriti di Novak sono importantissimi, per come ha servito bene, ha risposto con efficacia, ha alzato il livello quando era importante spingere, rincorrere e soffrire. Ma a Stefanos non è riuscito quasi niente di quel che avrebbe potuto aiutarlo a far match pari e sperare di vincere.
Tsitsipas è stato quasi nullo in risposta, ma anche troppo difensivo nello scambio. Solo in rare occasioni è riuscito a trovare una posizione avanzata, grazie a cui spingere e spostare il rivale dietro per aprirsi il campo. Troppo timido fin dall’avvio, forse divorato dalla tensione, ha accettato i ritmi del rivale, o semplicemente non ha avuto la forza per fare un passo avanti e rischiare l’affondo. In questo forse non l’ha aiutato la superficie: su terra ha più tempo per costruire i suoi schemi, e infatti nei due precedenti contro Novak a Parigi era stato assai più efficace e pericoloso. Oggi Stefanos è crollato nelle proprie incertezze. Non ha avuto la forza di prendersi il rischio, anticipando col diritto o provando una variazione col rovescio. Da sinistra, dove spesso Novak lo bloccava, Stefanos si è quasi sempre limitato a scambiare, senza trovare profondità, ma anche senza cercare il back, senza rischiare l’accelerazione lungo linea. L’ha provata solo nel terzo set, ricavando bei punti. Doveva provarci prima. Difficilissimo farlo, ma era l’unica strada per provare a cambiare l’inerzia di una partita che si è subito messa male. Grave che non abbia provato a cambiare alla metà del secondo set, quando Novak ha avuto una fase calante, troppo nervoso. Lì doveva rischiare in risposta, ma non c’è riuscito. Alla fine il match si è giocato sui colpi di inizio gioco e sulla posizione in campo. Djokovic ha tenuto in mano lo scambio, grazie a servizio e risposte, è stato troppo bravo ad imporre i suoi ritmi, angoli e rotazioni. Ha vinto in modo netto, limpido, confermando di essere il più forte nel torneo e al mondo.
Bravo, bravissimo Djokovic. Era il favorito dalla vigilia, ha disputato un Australian Open di sostanza, gestendo un problema fisico e vincendo con grande merito. Tsitsipas resta un grande giocatore, ma ancora con alcune lacune troppo importanti per superare un rivale tanto forte e completo. Il 2023 è appena iniziato, ma c’è giù un uomo da battere, un uomo solo al comando: Novak “Nole” Djokovic.
Marco Mazzoni
La cronaca della finale.
Djokovic vince il sorteggio, è lui ad alzare la prima palla della finale 2023 degli Australian Open. Nonostante un rovescio tirato fuori di metri (errori davvero inconsueto), Novak vince facilmente il primo game, colpendo anche il 60esimo Ace del torneo. Timido ingresso nel match per Tsitsipas, niente prima palla di servizio, scambia ai ritmi del rivale e così è la preda ideale per il ritmo dal fondo di “Nole”. 0-30 e 15-40, subito due palle break per il serbo. Si salva Stefanos, con un bel servizio e poi conducendo lo scambio col diritto, finalmente attivo e aggressivo. Anche Tsitsipas muove lo score, 1 pari. Scorrono molto più rapidi i game del 9 volte campione, è evidentemente più teso lo sfidante, alla finale “down under”. La pressione di Djokovic in risposta è micidiale, con un diritto carico e profondo sul 30 pari strappa un’altra palla break. E stavolta niente prima “in” per Stefanos… Doppio Fallo! BREAK Djokovic. Malissimo finora al servizio il greco, solo una prima in tutto il game, così il break è inevitabile. 3-1 e servizio Djokovic, sembra tutto troppo facile per lui finora, è in totale controllo dei ritmi di gioco, scambia alla sua velocità di crociera, con intensità e rotazioni, sbattendo il rivale due metri dietro a “remare”. Se questo non cambia, è una sicura condanna a morte sportiva per Tsitsipas. In soli 20 minuti, siamo già 4-1 Djokovic. Col secondo Ace del match il serbo sale 5-2, il greco non riesce ad invertire l’inerzia del match, soprattutto non riesce ad incidere in risposta. Comoda per “Nole” la chiusura del primo set servendo sul 5-3: prime in campo, profondità col diritto e affondo di rovescio. Con un servizio esterno sul primo set point, è 6-3 Djokovic in 36 minuti. Tutto in troppo facile per il campionissimo, ha servito con precisione (72% di prime in campo) ricavando il 94% dei punti. In pratica, nei suoi game non c’è mai stata lotta.
Secondo set, Tsitsipas inizia al servizio e vince un buon game, piuttosto aggressivo (anche un bel rovescio vincente lungo linea, novità nel match). Il problema del greco è in risposta, dove non riesce a fare niente. Finora Djokovic ha perso 5 punti in 6 turni di battuta. Finalmente anche Stefanos vince un turno di battuta a zero, sembra salire il suo rendimento generale, più aggressivo, più pronto a spingere la palla e prendersi il rischio per non crollare nella ragnatela del rivale, almeno nei suoi game. 2-1 Tsitsipas. Nel quarto game per la prima volta Djokovic concede qualcosa, due errori col rovescio. 15-30 lo score, una novità. Micidiale Novak: piedi in campo, colpo dopo colpo sposta l’avversario, avanza e chiude con uno smash non facile. Complicato il turno di battuta per Stefanos sul 2 pari, cerca di aggredire, ma sbaglia e commette anche un doppio fallo. Si va ai vantaggi ma porta a casa un game importantissimo per restare avanti, 3-2. Segnali di maggiore vivacità di “Stef”, ma il problema resta incidere in risposta, trovare una posizione più avanzata per incidere e non rincorrere ai ritmi dell’avversario. Infatti Novak continua a veleggiare col vento in poppa nei suoi game. Sul 3 pari arriva un game finalmente intenso e spettacolare, con il greco avanti sulla rete e il serbo costretto a rincorrere. Sbaglia una volée facile sulla rete Tsitsipas, ma prendendosi qualche rischio (finalmente) col rovescio prende possesso dello scambio e chiude. 4-3 avanti Tsitsipas. Nervoso Djokovic al cambio campo, sente che l’avversario è più attivo e intraprendente in questa fase. Il nervosismo costa un paio di errori in scambio a “Nole”, 15-30. Stavolta la prima palla non lo assiste… ma un nastro beffarlo lo aiuta complicando lo schema del greco. 4 pari, adesso c’è partita, la profondità dei colpi di Tsitsipas è cresciuta, come la sua aggressività in campo. Con un ottimo turno di battuta siamo 5-4 Tsitsipas, ora la pressione tutta sul serbo. E la sente… per la terza volta di fila si ritrova sotto 15-30, è a due punti dal set Stef! Scambia a troppo dietro il greco, e finisce per sbagliare per primo col diritto. Attenzione! Sul 30 pari Novak sbaglia un comodo rovescio lungo linea in avanzamento, a campo aperto. È Set Point Tsitsipas!!! Seconda di servizio… se la gioca con grande attenzione “Nole”, profondo, carico e con poco rischio, “Stef” non riesce ad avanzare la posizione e il serbo trova uno spiraglio per l’affondo vincente. Troppo passivo qua Tsitsipas, era il momento per prendersi il rischio. Furibondo Djokovic dopo aver vinto il punto del vantaggio, è terribilmente nervoso. Riesce a vincere un delicato decimo game, 5 pari. Nonostante il set point mal giocato (troppo passivo), è più sciolto il greco in questa fase, altro game a zero e avanti 6-5. Il secondo set si decide al tiebreak. Inizia male Tsitsipas, sbagliando un diritto in spinta centrale, col quale non avrebbe fatto il punto. Un classico unforced che manda avanti il serbo. Con coraggio Stefanos trova uno splendido rovescio lungo linea e corre avanti a chiudere, 1 pari. Gran punto. Con un altro grave errore col diritto, sempre dal centro, Novak torna avanti 3-1. Il terzo errore col diritto, stavolta in rete, condanna all’1-4 il greco. La tensione al momento decisivo ha rovinato il set a TsiTsi, proprio nella fase in cui sembrava più in controllo del gioco. Djokovic a sua volta regala, rovescio e poi doppio fallo, bruttissimo tiebreak per entrambi. 4 pari. Il quarto errore col diritto di Tsitsipas (stavolta in spinta), gli costa il 4-5 e servizio “Nole”. Un rovescio lungo porta lo score 6-4, due Set Point Djokovic, il primo alla battuta. Prima esterna, la risposta bloccata è in rete. 7 punti a 4 Djokovic, due set a zero. Un tiebreak brutto, solo errori, divorato dalla tensione per entrambi. Tsitsipas ha gettato alle ortiche una grande chance di vincere il set, poiché sembrava più attivo in campo, aveva in mano il tempo di gioco, con “Nole” troppo nervoso. Ora la rimonta per il greco è un Everest.
Terzo set, serve Djokovic, ma tira il fiato dopo la tanta tensione del secondo parziale. 0-30. Con una rara eccellente risposta di rovescio, Stefanos si procura due palle break sul 15-40. Con un errore di rovescio in avanzamento sulla seconda, PB, ecco il primo BREAK a favore di Tsitsipas in tutto il match. 1-0 e servizio per il greco. Con un errore a campo aperto Stefanos concede sul 30 pari la palla del contro break, ma la cancella con un ottimo schema offensivo. Dopo l’eccessiva tensione del secondo set, con tantissimi errori, la qualità dei colpi d’impenna improvvisamente. Ora è Novak a trovare un vincente di rovescio splendido, la Second palla break. Bravissimo Djokovic, apre a tutta il campo e forza l’errore del rivale. Contro BREAK, 1 pari e quindi avanti 2-1. Il parziale scorre sui turni di servizio, entrambi cercano qualche variazione in più (le prime smorzate del match, tra l’altro). Fa il pugno Stefanos sul punto del 3 pari, continua a credere nella difficilissima rimonta. Il gioco scorre molto rapido, veloce, solo le briciole per chi risponde. Serve per restare nel match sotto 4-5 Tsitsipas. Con un errore di rovescio (provocato dalla profondità di palla di “Nole”) lo score è 30 pari, a due punti dalla vittoria il serbo. Non si scompone stavolta il greco, serve bene, fa correre il diritto e impatta 5 pari. Non si rompe l’equilibrio, è di nuovo tiebreak. Come un “black mamma”, Novak sul secondo punto trova una risposta splendida, vincente. Stefanos è incerto, sbaglia un diritto banale dal centro a campo aperto, per il 3-0 Djokovic. Chirurgico, nei momenti chiave “Nole” si prende il punto, mette pressione all’avversario, scava il solco decisivo. Con un diritto in contro piede, vola 4-0 e poi 5-0 con un attacco che provoca l’errore di rovescio del greco. Djokovic in questa fase ha vinto 20 punti di fila al servizio. Quando il momento è top, lui gioca al top. Trova finalmente un punto Tsitsipas, forza un errore di rovescio in back del rivale, si gira 5-1. Vince un gran punto (finalmente!) Tsitsipas, recupera un mini-break sul 5-3. Con un diritto vincente a chiudere un forcing “bestiale”, ecco il 6-3 e TRE CHAMPIONSHIP POINT DJOKOVIC!!! Larga la risposta sul primo, 6-4. Bel diritto vincente di Stef, 5-6. Il terzo se lo gioca al servizio Novak. Diritto sula riga. HA VINTO! 22 SLAM PER DJOKOVIC!!! BRAVISSIMO, applausi per questo immenso campione. Fa il segno della testa, ma la superiorità del serbo è stata completa. Ha vinto con più tennis, più testa, più gambe, più cuore. Torna a vincere il torneo che l’anno scorso non ha potuto giocare. Torna in vetta al mondo del tennis. Applausi, è il più forte. Tsitsipas perde la sua seconda finale Slam, ancora contro Djokovic. È un grande tennista il greco, ma ha ancora troppe lacune per battere un rivale così completo. Vola a festeggiare in tribuna Novak, sommerso dagli abbracci del suo team. Goditi il successo, campione.
(3) S. Tsitsipas vs (4) N. Djokovic
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