ATP 500 Queen’s: Musetti supera Shelton in tre set con un’ottima prestazione, vola nei quarti

Essere allo stesso tempo solidi e creativi non è affatto facile, ancor più sull’erba con le sue peculiarità, ma quando ci si riesce il risultato è un tennis spettacolare e, tendenzialmente, si vince. Questo il mantra di un ottimo Lorenzo Musetti, aggressivo e davvero continuo, sempre più a suo agio anche sui prati. Con una prestazione di alto livello il toscano sconfigge Ben Shelton nel primo incontro di giornata sull’erba del Queen’s Club, 6-4 4-6 6-4 lo score conclusivo dopo 2 ore e 11 minuti, un successo che gli apre le porte dei quarti di finale per la seconda settimana consecutiva dopo il 250 di Stoccarda. È stata una partita di alto livello tecnico e costellata da molti scambi di qualità, girata su soli tre break (uno per set), nella quale Lorenzo è partito bene e ha condotto il gioco, fino al momento di tensione – sotto la notevole spinta dell’avversario, cresciuto a dismisura – nel rush finale del secondo set, con la prima di servizio che non l’ha aiutato nel game. Nel terzo parziale Musetti è stato bravissimo a giocare con pazienza e nervi saldi i primi giochi, nei quali Ben sulla spinta del secondo set vinto era a tratti irresistibile, ritrovando la prima di servizio e capitalizzando un passaggio a vuoto del 20enne statunitense sul 2 pari, senza poi concedere chance di riaprire l’incontro al rivale. Davvero una bella vittoria, soprattutto per come è arrivata e contro un avversario ancora acerbo ma con un potenziale enorme su erba. Lorenzo nei quarti aspetta il vincente della sfida tra Peniston e Rune.

“È stato davvero difficile rispondere al suo servizio. Ho avuto delle palle break che non sono riuscito a sfruttare e quindi è stata dura, ho lottato e sofferto. Ho cercato di essere paziente e questa è stata la chiave del mio successo. C’era pressione certo, ma sono riuscito a controllare le emozioni. Ho lavorato molto per gestire queste situazioni e sono molto felice di aver giocato così bene oggi”, così Lorenzo a caldo dopo il successo. Parole lucide che spiegano piuttosto bene come sia arrivato la vittoria dell’azzurro. Intanto ha servito bene, e questa è sempre più la conditio sine qua non per esplodere tutto il suo talento, ancor più con i tempi di gioco rapidi imposti dalla superficie erbosa. Ha chiuso con il 62% di prime palle in campo, ricavando il 77% dei punti e un ottimo 63% sulla seconda, segnale di come abbia gestito e governato bene i suoi turni di battuta.

Nei suoi game, “Muso” è stato bravissimo a non temporeggiare, praticamente mai ha tirato un primo colpo interlocutorio dopo il servizio, prontissimo a spingere col diritto e tagliare col rovescio. Shelton è un atleta formidabile, che appena avrà immagazzinato un po’ di esperienza sulla superficie potrà diventare un vero incubo, ma ancora è evidente come non sia sciolto quando è costretto a rincorre e soprattutto cambiare direzione all’improvviso. Per questo Musetti è stato bravissimo a muoverlo il più possibile, con palle rapide ma discretamente sicure, non regalando quasi niente (la miseria di 5 errori, contro i 16 dell’avversario) e costringendolo spesso a contro piedi mortali. Un altro dato da sottolineare sono i 17 vincenti su 28 discese a rete, conferma di come sia stato offensivo e pronto ad avanzare nel campo per raccogliere le prime rimesse più corte di Shelton, bravissimo a tirare a tutta, un po’ meno a contenere per riprendere posizione.

Proprio la parola posizione è una delle chiavi del suo successo. Abbiamo rimproverato a Lorenzo – un numero imprecisato di volte – la tendenza a giocare troppo dietro. Su erba non te lo puoi permettere, devi essere rapido di piedi e di pensiero per aggredire la palla per primo, creando, variando, ma anche sbagliando poco. Serve razionalità ed applicare schemi che percentualmente ti possono portare in posizione di vantaggio. Può sembrare scontato, ma per un “Musetti”, il creativo per eccellenza, non lo è affatto. Ancor più affrontando un super servizio come quello di Shelton, poiché subire un break equivale a perdere un set… Bravo è stato Lorenzo ad applicare schemi rapidi, efficaci, razionali, pur senza deprimere e cancellare quella creatività che lo contraddistingue. Nel terzo set, una volta in svantaggio, Shelton ha preso rischi enormi anche in risposta, ma l’azzurro l’ha contenuto attaccando, e negli ultimi due game è andato a prendersi di volo e in avanzamento una manciata di punti decisivi, di enorme difficoltà, senza tremare.

Ultimo aspetto, la mobilità in campo. Partita dopo partita, Lorenzo sembra sempre più a suo agio nel correre e colpire d’anticipo anche sui prati. Con quel braccio il suo potenziale su erba è sterminato, perché può difendere ed offendere se il servizio lo sostiene. Questo Musetti “da erba” piace assai…

Marco Mazzoni

La cronaca

Shelton alza la prima palla del match, sotto un bel sole a Londra. Gran servizio, poi un serve and volley perfetto, Ace… tutto il meglio del suo repertorio già in mostra nei primi punti. Non è facile per Musetti rispondere e cercare di iniziare lo scambio. Ben vince a 15 il suo primo game, lo segue ottimamente Lorenzo, sicuro con la prima palla e veloce nel fare un passo avanti per spingere col diritto. Il match s’infiamma nel terzo gioco. La battuta del 20enne americano non gli porta punti gratis, e pure col diritto commette due errori gravi, per il 30-40, prima palla break per l’azzurro. Sfortunato Musetti, un passante splendido lungo linea di diritto è chiamato IN dal giudice di sedia, ma il “falco” la vede OUT. Molto aggressivo in risposta Lorenzo, e nello scambio in quest’avvio non c’è gara tra i due. Non sfrutta altre due palle break “Muso”, ma la quarta è quella giusta: sulla seconda palla impatta una solida risposta e quindi tocca un “passantino” cross di diritto che sorprende il rivale. BREAK Musetti, 2-1 e servizio, e poi 3-1 con un eccellente game al servizio, nel quale controlla lo scambio e mette in difficoltà l’avversario con dei lungo linea che costringono Shelton a muoversi negli angoli e mettono in evidenza i suoi limiti difensivi. 17 minuti di gioco, Musetti sontuoso. Ben ritrova la prima di servizio, con delle curve slice davvero complicate da gestire, ma anche Lorenzo continua a macinare un ottimo tennis, rapido, con tante variazioni e praticamente zero errori gratuiti. È bravo il toscano a rimontare un pericoloso 0-30 servendo sul 3-2, consistente nel passante a punire gli attacchi – un po’ spericolati – dello statunitense e molto efficace col diritto dal centro dopo aver piazzato una buona prima esterna. Si scorre sui turni di battuta, l’azzurro serve per il primo set sul 5-4. Nel primo punto viene fuori tutta la manualità e sensibilità di Musetti, incluso un back di diritto che può apparire banale ma invece ha un effetto fantastico, con la palla che resta bassa e manda il crisi Shelton. Rischia un S&V inefficace sul 30-0, ma si riprende subito con un gran recupero in corsa di diritto che sorprende l’americano, lento nel correre avanti. Chiude in bellezza con un Ace al T al primo set point, 6-4. 86% di punti vinti con la prima e un eccellente 73% con la seconda, nessuna palla break concessa.

Secondo set, Shelton to serve. Alza al massimo la velocità, commette un doppio fallo ma poi 2 Ace (uno a 141 mp/h che alza una nuvola di gesso, imprendibile). Anche Musetti continua a gestire con grande efficacia i suoi turni di servizio, è molto preciso col diritto e prontissimo ad avanzare. È assai più sciolto rispetto alla scorsa settimana, nei colpi ma anche nella corsa sul campo, e questo fa enorme differenza. Ben non è preciso in risposta, si prende fin troppi rischi, Lorenzo ringrazia e impatta 1 pari con l’ennesima ottima accelerazione col diritto cross dal centro. Un’esecuzione che Shelton contiene con difficoltà costretto ad allungarsi col rovescio. Il parziale avanza velocissimo, sui turni di servizio, con lo statunitense a tratti imprendibili con la prima palla e davvero veloce nell’avventarsi di volo (incluso una sorta di “slam dunk” degno della NBA). Dopo soli 22 minuti lo score è 3 pari. Lorenzo vince il primo punto del settimo game, uno scambio rocambolesco nel quale si vede l’enorme differenza di manualità tra i due. Poi l’azzurro inchioda il rivale nell’angolo, 0-30. Prima occasione in risposta nel set. Shelton si “incarta” totalmente su di un lob di Musetti, retrocedendo e quindi provando una sorta di attacco in back che vola via di metri. 0-40! Tre palle break per l’azzurro. Lunga la risposta di Lorenzo sulla prima, quindi un ottimo tocco sulla rete di Ben, ad annullare la seconda. Scappa via anche la terza, con una curva esterna di servizio terrificante per velocità ed angolo. Cinque punti di fila, e 4-3 Shelton, unico rimpianto per Musetti quella risposta lunga sulla prima chance, ma non era certo una risposta comoda. Lorenzo è bravo nell’ottavo game a contenere l’impeto dell’avversario, che sull’onda del momento positivo tira tutto a tutta. Perfetto il punto giocato sul 30 pari: sposta Ben, prima a destra, poi a sinistra e via avanti a solleticare il passante di Shelton. 4 pari, si entra nel rush finale del set. Il 20enne è praticamente ingiocabile al servizio, più complicato il decimo game per l’azzurro. Sul 15 pari di butta avanti ma sbaglia una volée non facilissima. 15-30, a due punti dal set Shelton. Ottima prima da sinistra, per il 30 pari, ma poi Musetti non chiude sulla rete, con un lob ottimo di Ben, che poi infila un diritto lungo linea imprendibile. Set point Shelton! Si salva Lorenzo con una prima palla potente al corpo del rivale. Ben ha guadagnato spazio in campo, i suoi colpi sono più profondi, chiude lo scambio con un’ottima palla corta. Secondo Set point Shelton. Non entra la prima palla all’azzurro, comanda col diritto Ben e trova grande profondità, provocando l’errore del toscano. 6-4 Shelton, bravo a sbagliare di meno e salire di livello, soprattutto al servizio, e giocare in modo super aggressivo nel decisivo decimo game, dove invece Lorenzo è stato un po’ passivo e abbandonato dalla prima nel momento decisivo.

Terzo set, Shelton ha il grande vantaggio di iniziare alla battuta, e inizia alla grande, estremamente sicuro con i suoi colpi (incluso il 10esimo Ace dell’incontro), sempre più a suo agio nella copertura del campo. 1-0. Musetti argina l’esuberanza dell’americano ritrovando efficacia con la prima di servizio, 1 pari. Ben a tratti è incontenibile, tra prime palle esterne precise, una volée alta da manuale e pure una bordata di diritto a velocità da autovelox, è davvero salito molto. L’unica chance di Lorenzo è anticipare le mosse aggressive del rivale, attaccando per primo, buttandosi a rete per primo, una tattica che non ama ma che riesce ad eseguire con efficacia nel quarto game, per il 2 pari. Arrivano le nuvole sul Queen’s Club, e anche un tilt al servizio per Shelton, improvviso. Due doppi falli, 0-30. Poi esegue un serve and volley disastroso, con un tocco basso di volo che nemmeno arriva alla rete. 0-40, tre palle break per Musetti! Come si salva sulla seconda Ben… a rete sulla seconda e due ottime volée, per niente facili. Niente prima palla “in” sul 30-40, e arriva una risposta spettacolare di “Muso”, polso durissimo sul rovescio, con la palla veloce in lungo linea, impossibile da rigiocare in campo di volo per Shelton. BREAK Musetti, 3-2 e servizio, bravo a capitalizzare un improvviso passaggio a vuoto del rivale, proprio quando sembrava in controllo del gioco. Forte del momento positivo, l’azzurro impatta con grande decisione, urla un “bravo Lori” su di una prima molto lavorata da destra e poi spinge “duro” col diritto, sempre in contro piede, mettendo in crisi la difesa del rivale. 4-2 Musetti, bravissimo a consolidare il vantaggio. Ben è costretto a prendersi rischi enormi per azzerare l’ottimo momento dell’azzurro, davvero efficace in risposta. A fatica Shelton resta in scia sul 3-4. Lorenzo gioca una volée di una difficoltà mostruosa sul 15 pari, toccando in diagonale col rovescio con i piedi dietro la riga del servizio. Non è l’unica, ripete la stessa esecuzione col diritto, tocca la riga e chiude con lo smash. Due giocate di un talento e difficoltà inaudite, bravo a rischiare nella fase decisiva del match. Con una buona seconda al T, carica di spin, “Muso” si porta 5-3, a un passo dalla vittoria. Shelton non molla, resta aggrappato al match sul 4-5, ora Lorenzo serve per chiudere. Un po’ teso il suo braccio, la prima non entra… e sul 15 pari anche col diritto non riesce a trovare la sbracciata vincente, per il 15-30. Finalmente ecco la prima, anzi meglio, ACE, esterno imprendibile (il terzo del match, primo del set). 30 pari. Rischia il doppio fallo, ma poi avanza col diritto e chiude, con tutte le palle nei pressi delle righe… che rischio! Ma è 40-30, e Match Point! Perde posizione in campo, è costretto a tornare indietro e così apre il campo al diritto di Shelton. Parità. Si riscatta con un bel servizio esterno e via tre passi avanti e chiudere sulla rete (18 punti su 22 discese a rete). Secondo Match Point! Cerca l’Ace esterno, gli esce di pochissimo… e doppio fallo (il secondo del match). Lavora bene col rovescio back ed esterno, Shelton non gestisce la traiettoria. Terzo Match Point! SI! ACE! Chiude 6-4, una splendida vittoria che gli vale i quarti, secondo torneo consecutivo su erba tra i migliori otto. Bravo Lorenzo ad arginare l’ottima fase del rivale nel terzo e capitalizzare il passaggio a vuoto di Ben nel quinto game. Più gioca, più migliora su erba “Muso”.

[6] Lorenzo Musetti vs Ben Shelton


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/

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