Il “Corriere della Sera” ha ripubblicato un’emozionante intervista a Andreas Schönegger, il primo maestro di tennis di Jannik Sinner, realizzata l’11 novembre scorso. Questa intervista è stata tra le più apprezzate dai lettori nel 2023, svelando i dettagli poco conosciuti della formazione di uno dei più promettenti talenti del tennis mondiale.
Schönegger, istruttore di sci e tennis, ha avuto il privilegio di introdurre Sinner al tennis quando aveva appena tre anni e mezzo. Ha raccontato aneddoti sulla loro prima incontro, quando la madre di Jannik lo ha portato a Schönegger per tenerlo occupato. Da quel momento, la passione di Sinner per il tennis è cresciuta in modo esponenziale.
L’intervista si focalizza su come Sinner ha sviluppato il suo talento da bambino. Schönegger ricorda con affetto i primi anni di Jannik, un periodo in cui si allenava sia sulle piste da sci che sui campi da tennis. Sin da piccolo, Sinner mostrava un impegno eccezionale e un’innata capacità di concentrarsi sul gioco, oltre a una determinazione ferrea, sia in caso di vittoria che di sconfitta.
Schönegger ha seguito Sinner fino agli 8 anni, quando il ragazzo ha iniziato ad allenarsi con un altro maestro a Brunico. Il suo colpe forte sin da allora era il rovescio, una caratteristica che si è mantenuta fino ai giorni nostri.
L’intervista evidenzia anche l’umiltà e la tenacia di Sinner. Nonostante la fama e il successo, quando torna nella sua Pusteria natale, si mostra sempre disponibile verso i fan, concedendo autografi e selfie. Schönegger sottolinea che Jannik è rimasto una persona semplice e scherzosa, nonostante le pressioni e le aspettative legate alla sua carriera.
Una parte significativa dell’intervista è dedicata alla crescita muscolare di Sinner, attribuita in parte agli anni passati sugli sci. Tuttavia, Schönegger sottolinea che la struttura di Sinner è naturalmente esile, e che lo sci, pur essendo parte del suo allenamento, non è il principale contributo alla sua forza sul campo da tennis.
Curiosamente, Sinner è descritto come un giocatore goloso, appassionato di “Strauben”, un dolce tipico della sua regione, e come un atleta leggermente scaramantico, attento a non calpestare le linee del campo durante le partite.
Infine, l’intervista mette in luce l’attaccamento di Sinner per la sua terra natale, nonostante ora viva a Monaco. Il campione non ha mai dimenticato le sue radici e mantiene un legame stretto con Schönegger e la sua comunità. Questo ritratto di Jannik Sinner offre uno sguardo intimo e personale su uno dei giocatori più promettenti del tennis mondiale.
Marco Rossi
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