Sfuma l’appuntamento con la storia per il Circolo del Tennis Palermo che, al suo primo anno nella massima serie, avrebbe potuto regalare alla Sicilia il primo scudetto a squadre.
Prosegue, invece, la favola della Canottieri Casale, capace di confermare il titolo tricolore conquistato nel 2022, pur arrivando a Torino con una formazione rimaneggiata. La solidità dimostrata dalle piemontesi ha avuto la meglio (3-1 il punteggio) sull’esuberanza delle siciliane, una formazione giovane quest’ultima, apparsa forse meno abituata a gestire la tensione derivante dalla posta in palio.
La finale femminile della Serie A1 Bmw – sui campi del Circolo della Stampa-Sporting di Torino – si è aperta con la sfida tra le numero 3 delle due compagini. A difendere i colori delle casalesi, contrariamente al solito, non è scesa in campo Jessica Pieri, in condizioni fisiche non ottimali dopo le fatiche della semifinale, bensì Deborah Chiesa, già top 150 e in netta ripresa dopo i problemi fisici delle ultime annate, opposta ad Anastasia Abbagnato. Deborah, brava nel contenere l’esuberanza della giovane avversaria, è riuscita a riportare in equilibrio il primo parziale dopo un avvio difficile, prima tenendo il proprio turno di battuta e poi strappando il servizio alla palermitana. Infine, sul 5-5, sfruttando le due palle break conquistate e chiudendo il set poco dopo. Il secondo parziale è stato un monologo casalese, anche se il 6-0 dello score non rende pieno merito alla partita di Abbagnato, meno lucida dell’avversaria nei momenti importanti del set, ma comunque sempre reattiva.
I precedenti tra Lisa Pigato e Giorgia Pedone, numero 3 delle rispettive formazioni, indicavano come favorita la prima, 2003 lombarda in forza alla Canottieri Casale, in virtù delle due vittorie su due nei precedenti. E la sfida di A1 ha confermato il trend, tuttavia soltanto dopo due ore abbondanti di serrato confronto. Il primo parziale si è aperto con la Canottieri Casale subito avanti di un break e la Pigato in controllo del match, tanto da sfiorare il 4-1. L’attuale numero 344 della classifica Wta ha poi chiuso i conti per 6-3, strappando nuovamente il servizio all’avversaria e facendo gioire il centinaio di tifosi casalesi al seguito della squadra piemontese. Nel secondo, la reazione della siciliana ha portato il confronto in parità, ma il saliscendi di emozioni sul campo del Training Center del Circolo della Stampa Sporting era ben lungi dalla conclusione. Nel terzo, una girandola di break ha portato a un equilibrio totale sino al nono game, quando Lisa Pigato, guarita da poco dalla mononucleosi, è riuscita a effettuare il sorpasso e soprattutto a mantenere il vantaggio nel proprio turno di servizio, portando la Canottieri Casale a un punto dal titolo.
La sfida tra le numero 1 non ha visto contrapposte Sara Errani e Arantxa Rus, ovvero le migliori giocatrici per classifica rispettivamente di Casale e Palermo perché entrambe, da regolamento, non hanno potuto essere schierate dai capitani non avendo collezionato almeno due presenze nella fase precedente della competizione. In campo, quindi, si sono presentate la rumena Andreea Mitu, già numero 68 del mondo, e la spagnola Marina Bassols Ribera, vincitrice del recente Wta 125 di Andorra e a un passo dalla Top 100. Mitu, scesa in campo non in perfette condizioni fisiche, ha dato l’impressione fin dalle prime battute di voler accorciare quanto più possibile gli scambi già con il servizio (al termine del match saranno 7 gli ace e 14 i doppi falli per la rumena), riuscendo a portarsi avanti a 5-3 nel primo set, dopo aver conquistato due break e averne ceduto uno. Al quinto cambio di campo, sul punteggio di 5-4 la casalese ha servito per chiudere la prima frazione, non riuscendo però ad arginare la rimonta della spagnola, che sull’onda del 7-5 ha preso coraggio e ha controllato per 6-3 il secondo parziale. Decisione rinviata al doppio, dunque.
Le detentrici del titolo hanno schierato le due vincitrici dei singolari, Deborah Chiesa e Lisa Pigato, mentre il compito di tenere accese le speranze di vittoria del Ct Palermo è stato affidato ad Anastasia Abbagnato e alla stessa Marina Bassols Ribera. Primo gioco e primo break per la coppia della Canottieri Casale, che ha voluto esplicitare fin dall’inizio l’intenzione di non ricorrere al doppio di spareggio per confermare lo scudetto. La reazione delle siciliane allo strapotere piemontese è stata tardiva e inefficace. Come conferma il 6-2 6-2 che è valso il secondo titolo di campionesse d’Italia per le ragazze della Canottieri Casale.
Raggiante il presidente delle piemontesi, Giuliano Cecchini: “Ripetersi è doppiamente bello. Vincere l’anno scorso è stato incantevole, ma ripetersi ci ha regalato una gioia incredibile. Siamo arrivati con qualche problema di formazione e questo dimostra ancora di più che è il gruppo che ha vinto: un gruppo vero, solido, con un nocciolo duro di giocatrici italiani fortissime”. Giorgio Lo Cascio, presidente del Circolo Tennis Palermo, tira le somme di un percorso comunque straordinario: “Non ho nulla da rimproverare alle mie ragazze. L’anno scorso eravamo in A2 e quest’anno ci siamo fermati solo in finale, in una sfida che è girata su pochi punti. Lo sport è questo, onore ai vincitori”.
RISULTATI:
CANOTTIERI CASALE – CT PALERMO 3-1
Deborah Chiesa (Casale) b. Anastasia Manuela Abbagnato (Palermo) 7-5 6-0.
Lisa Pigato (Casale) b. Giorgia Pedone (Palermo) 6-3 3-6 6-4.
Marina Bassols Ribera (Palermo) b. Cristina Andreea Mitu (Casale) 7-5 6-3.
D. Chiesa / L. Pigato (Casale) b. A. Abbagnato / M. Bassols Ribera (Palermo) 6-2 6-2.
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