Al termine di un weekend all’insegna della passione, a Monza va in archivio la quinta tappa del Mondiale Endurance. A trionfare nella 6 Ore di Monza è la Toyota numero 7 del trio Conway-Kobayashi-Lopez, davanti alla Ferrari numero 50 guidata da Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen. La casa nipponica ottiene così la quarta vittoria stagionale, nonché la terza dell’equipe #7.
La Toyota ha confermato in gara la forza mostrata nel corso del weekend, mostrando un passo complessivamente superiore a quello della rossa. Al via Mike Conway ha mantenuto la prima posizione sulla Ferrari #50 di Miguel Molina. Avvicendamento di tutt’altro esito fra le vetture gemelle. La Toyota numero 8 con Sebastien Buemi al volante, alla prima variante ha tamponato la Ferrari numero 51 di Antonio Giovinazzi. Il pilota di Martina Franca ha così perso numerose posizioni ed è stato costretto alla rimonta dalle retrovie.
Se la Toyota ha avuto un passo superiore alla concorrenza, la Ferrari non è comunque stata da meno in diverse occasioni. Infatti ad un’ora e mezza dalla bandiera a scacchi l’esito della corsa era ancora incerto. Antonio Fuoco si era portato a circa 5 secondi dalla leadership. E’ stata la fase degli ultimi pit-stop a rivelarsi decisiva per l’assegnazione della vittoria. Infatti la Ferrari ha optato per due soste nella ultima ora e un quarto di gara, in cui ha cambiato due pneumatici in entrambe le occasioni. Toyota invece ha optato per una sosta completa a 45’ minuti dal termine, un ultimo stint in cui è riemersa la superiorità in termini di passo.
A chiudere la top 3 invece un’ottima Peugeot, che ha conquistato il primo podio nel WEC, a distanza di un anno esatto dal ritorno nella classe regina dell’endurance. La casa del Leone ha concretizzato le buone sensazioni emerse in quel di Le Mans. Ha dimostrato una solidità di passo che ha permesso la conquista del podio nel Tempio della Velocità da parte dell’equipaggio #93 di Di Resta-Jensen-Vergne. Il contatto del primo giro ha penalizzato pesantemente la gara della Ferrari numero 51 di Pier Guidi, Calado e Giovinazzi, che hanno concluso in sesta posizione. Proprio Giovinazzi è stato uno dei protagonisti del finale di gara, con una lotta a tre fra la sua 499P, la Toyota #8 di Buemi-Hartley-Hirakawa e la Porsche Penske #5 di Cameron, Christensen e Makowiecki. Ad avere la meglio proprio questi ultimi due equipaggi, che hanno chiuso rispettivamente in quarta e quinta posizione.
Fra le LMP2 è la vettura del team Jota a conquistare il primo posto in seguito ad una gara impeccabile da parte dell’equipaggio composto da Heinemeier-Hansson, Fittipaldi e Rasmussen. Come lo stesso Pietro Fittipaldi ha confermato nel post gara, la squadra ha disputato una sei ore perfetta su tutti i fronti. Dall’ottima partenza ai pit-stop, tutto coadiuvato da un grande ritmo gara. Secondo posto per l’Alpine #36 di Vaxiviere-Canal-Milesi, seguita dalla vettura numero 41 del Team WRT dell’equipaggio Andreade-Kubica-Deletraz. L’equipe che scattava dalla pole position ha ripreso in mano la propria corsa dopo delle prime fasi di gara non semplici, in cui la vettura aveva perso diverse posizioni. Situazione opposta per l’altra vettura del team, la numero 31 di Gelael-Habsburg-Frijns, costretta al ritiro in seguito ad un problema tecnico nelle ultime fasi di gara. Soddisfazione per Robert Kubica che, come i piloti Ferrari, è stato uno dei piloti più acclamati dal pubblico sotto al podio.
Al termine di una gara non poco concitata, fra le vetture GT è stata la Porsche del Dempsey-Proton Racing ad avere la meglio. La numero 77 di Ried-Pedersen-Andlauer ha conquistato la vittoria davanti alla 911 di Iron Lynx del trio Shiavoni-Cressoni-Picariello e l’Aston Martin del GR Racing di Wainwright-Pera-Barker. L’immagine di copertina se la prende però la Corvette, che grazie al quarto posto porta a casa la certezza matematica del titolo di classe. Ben Keating, Nicolas Varrone e Nicky Catsburg si laureano così campioni GTE AM con due gare d’anticipo.
Per l’Autodromo di Monza il weekend della 6 Ore si è rivelato un grande successo, con il pubblico che ha eccellentemente risposto al richiamo del WEC. Ben 65 mila tifosi hanno riempito il circuito dal venerdì alla domenica. Il giorno della gara è stata la ciliegina sulla torta del fine settimana, con le tribune gremite fino alla bandiera a scacchi. L’appuntamento con WEC è ora fissato per il penultimo round al Fuji, in programma per il 10 settembre, prima del rush finale in Bahrain il 4 novembre.
TEAM P.ti TOYOTA 126 FERRARI 108 CADILLAC 70 PORSCHE 54 PEUGEOT 35 GLICKENHAUS 32 VANWALL 6
Fonte: https://www.circusf1.com/2023/07/wec-6-ore-di-monza-toyota-batte-ferrari-al-termine-di-un-weekend-dominato-dalla-passione.php
Una cronometro, la 10^tappa di questa edizione numero 108 della corsa, lunga 28,6 km e con un dislivello di 150 metri.…
Dopo 36 anni in bianconero, Mario Rengruber ha concluso il suo lungo percorso all’interno di Pallavolo Padova. Storico collaboratore della…
Linda Manfredini vestirà per il secondo anno i colori rossoblù di Bergamo. “Il mio percorso continua con Bergamo. Resterò qui…
Dopo aver dominato la scena in NCAA, prima matricola in assoluto a vincere il premio di Giocatore dell’Anno della Big…
Gas Sales Bluenergy Volley dà il benvenuto al suo nuovo regista: Paolo Porro. Dopo quattro stagioni a Milano Paolo Porro arriva a…
Asia Bonelli vestirà l’arancionero per la terza stagione consecutiva. La CBF Balducci HR Macerata comunica di aver rinnovato per la stagione 2025-26 l’accordo…