È il lunedì mattina della settimana del GP di Monaco, quando la notizia di un possibile avvicendamento fra la scuderia di Maranello e il sette volte campione del mondo, viene rilasciata dal Daily Mail. La notizia rimbalza nel giro di poche ore da una testata all’altra, tutte a caccia dello “scoop” del momento.
Ma quanto c’è di vero in tutto questo? Forse se lo sarà chiesto anche un Lewis Hamilton in fase di discussione con Mercedes per il futuro. E forse sta proprio qui lo snodo che ha portato allo scatenarsi del polverone mediatico. Potrebbe infatti trattarsi di una notizia cucita ad-hoc e di cui l’entourage del campione inglese potrebbe non esserne totalmente estraneo… Un presunto interesse del Cavallino potrebbe “aiutare” in fase di definizione di alcuni dettagli contrattuali che precedono la firma.
Per quale motivo Hamilton dovrebbe lasciare la scuderia che gli ha permesso di diventare una stella di questo sport, divenendone anche uomo immagine? La sua gratitudine nei confronti della stella a tre punte non si ferma qui. Mercedes ha sposato e continua oggi a sposare le cause di Lewis, che ha un futuro garantito, anche quando non vestirà più i panni del pilota. Insomma, fattori che fanno pensare a tutto tranne che ad un matrimonio instabile.
Proviamo ora a guardarla dal punto di vista dell’altra faccia della medaglia. Per quanto suggestiva possa essere l’idea di una coppia rossa Leclerc-Hamilton, non è ciò di cui ha bisogno ora la Ferrari. In un momento in cui l’obiettivo primario è ritrovare la competitività per tornare ai piani alti, i piloti sono l’ultimo dei problemi. Più che mai in uno scenario di questo tipo è necessaria stabilità. Modificare il tassello che oggi è la più grande delle certezze del Cavallino, sarebbe una mossa che valicherebbe forse il muro dell’azzardo.
Se proprio vogliamo individuare un punto di incontro fra Ferrari e Mercedes, questo lo troviamo nelle acque in cui navigano. Scenari di difficoltà accentuati sul fronte delle performance, non offrono le garanzie di cui ha bisogno un pilota prima di cambiare casacca. Una claudicante Ferrari non risulta attraente a tal punto di pensare ad un trasferimento, da parte di un pilota che ogni giorno si allena nel segno (e nel sogno) dell’ottavo titolo.
Un discorso simile lo si potrebbe fare anche a parti invertite. Per quale motivo Charles dovrebbe lasciare la scuderia di cui è innamorato, per approdare in un team il cui futuro è conclamato nelle mani di George Russell? Un’ulteriore prova del fatto che sebbene gli scenari di questo pseudo scoop di fine primavera possano essere designabili, non hanno le fondamenta per essere percorribili.
Fonte: https://www.circusf1.com/2023/05/hamilton-ferrari-verita-o-pseudo-scoop.php
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