Il terzultimo appuntamento del Mondiale di Formula 1, sul circuito di Interlagos, lascia tanti spunti di riflessione e diversi interrogativi a cui dare risposta. Non per la prima posizione, a cui ormai è destinato (se continua così) in eterno Max Verstappen, alla vittoria n. 17. Ma per il resto del gruppo, con un podio inedito che ritrova un brillante Lando Norris e un fenomenale Fernando Alonso, vincitore del duello al fotofinish con Sergio Perez. Sonoramente sconfitte, invece, Ferrari e Mercedes. Menzione speciale per la iella di Charles Leclerc, riassunta nel Team Radio a margine dell’assurdo incidente nel giro di formazione. Questo e molto altro nelle pagelle del Gp del Brasile.
Un colpo di coda, un sussulto dopo un periodo nerissimo. Per tanti piloti sarebbe catalogabile così la gara di Fernando Alonso in Brasile, ma per lo spagnolo no, va oltre ogni logica. Sfrutta al massimo il potenziale ritrovato dell’Aston Martin, sfoderando una prestazione ai confini del miracoloso, riassunta tutta nel duello all’ultimo sangue con Sergio Perez. Una difesa sul messicano da leone indomabile, che al fotofinish gli consegna un podio da sogno, e uno schiaffo ai critici invidiosi. Perché a 42 anni è ancora lì, a insegnare il mestiere a tanti colleghi ben più giovani.
In un campionato che ha proposto diversi piloti nel ruolo di “vice-Verstappen“, chi ormai sembra averne assunto i gradi a tutti gli effetti è Lando Norris. L’inglese della McLaren si dimostra l’unico in grado di tenere il passo del campione del mondo, punzecchiandolo nelle fasi iniziali con un tentativo di sorpasso, respinto dall’olandese. Un duello visto anche nella gara Sprint, e che si sta riproponendo con insistenza sempre crescente. Un’anticipazione della lotta per il Mondiale nel 2024?
La rediviva Aston Martin, questa volta, non si appoggia solo sulle spalle enormi di Fernando Alonso, ma sfrutta anche il week-end solidissimo di Lance Stroll. Il canadese concretizza a dovere lo strepitoso terzo posto in qualifica, con una corsa di grande costanza e priva di sbavature. Il quinto posto finale, davanti a Ferrari e Mercedes, è il meritato riconoscimento per un fine settimana ad alto livello. Se solo fosse costante…
La sensazione di amaro in bocca per la Ferrari sta tutta nei punti rosicchiati da Carlos Sainz a un’irriconoscibile Mercedes: 4. Già, perché in un week-end nerissimo per la contendente al secondo posto nel mondiale costruttori, la Rossa paga la iella che colpisce Charles Leclerc, parzialmente coperta dal sesto posto finale dello spagnolo, utile per rosicchiare qualche punto alle Frecce Nere. Nel complesso, l’ex McLaren si dimostra sempre inferiore al compagno di squadra, ma nonostante i problemi occorsi anche alla sua vettura a inizio corsa, riesce a gestire la situazione e portare a termine la gara, salvando parzialmente la domenica del Cavallino Rampante.
Nelle ultime gara si è vista tutta la differenza tra Lando Norris e Oscar Piastri. L’australiano, lungo tutto il week-end brasiliano, ha preso la paga dal compagno di squadra, denotando ancora ampi margini su cui lavorare per migliorare e arrivare al livello di Lando. Sia nella Sprint che in gara, il rookie si trova impelagato in lotte a centro gruppo, in particolare con Daniel Ricciardo: proprio una di queste compromette la corsa di Oscar. Non all’altezza, ma per una volta può capitare.
Su una pista teoricamente favorevole per caratteristiche e degrado, la Mercedes ne esce con le ossa distrutte. Sia nella Sprint che in gara, Hamilton e Russell pagano un degrado spropositato, che li fanno precipitare indietro, soprattutto alla domenica. Risultato finale: Lewis 8°, George ritirato per un problema al motore. Alla fine, la corsa del sabato e la sventura di Leclerc permettono al Team di Brakley di limitare i danni e non perdere troppi punti dalla Ferrari. Ma in vista delle ultime due gare, il trend è da invertire.
Scommettere sulle sventure di cui è vittima Charles Leclerc in ogni gara è ormai un passatempo, visto che in ogni corsa ne succede sempre una. Stavolta si sconfina oltre il ridicolo, visto che il problema idraulico da cui nasce l’incidente contro le barriere arriva nel giro di formazione. Un’occasione mancata, perché poteva portare a un ottimo risultato. Triste consuetudine, di un percorso sempre più somigliante a quello di Jean Alesi.
Fonte: https://www.circusf1.com/2023/11/gp-brasile-f1-2023-le-pagelle-alonso-come-laraba-fenice-iella-leclerc.php
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