L’ultima gara della F2 andata in scena ad Abu Dhabi ha incoronato Théo Pourchaire campione di categoria. Il francese si è aggiudicato il titolo dopo un weekend tutt’altro che di primo pelo, tanto che la lotta con il rivale Frederik Vesti è rimasta aperta fino all’ultima bandiera a scacchi della stagione. Pourchaire è riuscito ad imporsi al terzo anno nella categoria, dopo una stagione in cui la costanza è risultata essere l’aspetto decisivo.
Nonostante il solido vantaggio con cui il ventenne della Sauber Academy si presentava ad Abu Dhabi, la lotta con Frederik Vesti è rimasta aperta fino agli sgoccioli. Il francese aveva faticato sin dal venerdì, quando nelle qualifiche non era andato oltre la quattordicesima casella in griglia. A rendere il tutto più frizzante, la vittoria di Vesti nella sprint race del sabato. Al danese della Prema non è bastato il terzo posto agguantato sul finale, per colmare i 16 punti di gap che lo separavano da Pourchaire alla vigilia dell’ultima corsa.
Pourchaire è stato autore di una gara non senza brivido, visto che è persino stato protagonista di battaglie non necessarie in ottica campionato. Prima con Vesti e poi con Maini, il francese non si è tirato indietro dall’affondare rischiose staccate. Il pianto liberatorio dopo il traguardo la dice lunga su quanto l’aspetto tensivo si sia fatto sentire nell’ultimo weekend della stagione. Pourchaire regala così anche il titolo a squadre alla ART Grand Prix, ai danni della Prema, anche grazie al contributo di Victor Martins, secondo nella feature race alle spalle del vincitore Jack Doohan.
Per Théo Pourchaire non è certamente stata una stagione in grande spolvero, visto che l’unica vittoria è arrivata nella feature race del weekend di apertura in Bahrain. Ciò aumenta l’amarezza di Frederik Vesti che di successi ne ha ottenuti sei. Per il danese una vittoria solo morale, figlia di un campionato ben gestito nella prima parte, ma che è scivolato dalle mani nella seconda, anche causa di eventi come lo sfortunato ritiro di Zandvoort, dopo un errato fissaggio delle gomme al pit stop. Ritiro arrivato anche nell’ultima gara a Monza prima della sosta.
Dal canto suo Pourchaire vede la fotografia di una stagione in cui la massimizzazione dei risultati ha avuto la meglio. L’esperienza maturata nei tre anni all’interno della categoria propedeutica di maggior livello, ha permesso al francese di amministrare con più prontezza le fasi più delicate del campionato. La sensazione è che il treno della Formula 1 possa essere già passato, ma ciò non toglie la grinta e la soddisfazione per aver agguantato un titolo atteso da parecchio tempo. “Sono felicissimo e stanchissimo. E’ stato un weekend difficile sin dalle prove libere, ho fatto fatica in qualifica e sono partito dalla quattordicesima posizione. Volevo davvero questo titolo, sono contento anche per il team che ha vinto il campionato. Quando ho perso la F3 avevo il cuore spezzato, ma ora sono campione F2. Non so cosa farò l’anno prossimo, ma darò il massimo per avere prima o poi la mia chance in F1.”
Fonte: https://www.circusf1.com/2023/11/formula-2-theo-pourchaire-e-campione-2023.php
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