Ferrai 499P Modificata, tributo a Le Mans

Il sogno di Le Mans non poteva rimanere lì, incastonato in quel fantastico weekend di giugno, per quanto indimenticabile, quando la Ferrari ha riportato la “chiesa al centro del paese”, di fatto Maranello in vetta alla sua amatissima 24 Ore di Le Mans, a distanza di 58 anni dall’ultimo trionfo, a 50 anni dall’ultima presenza, proprio nell’edizione del Centenario della mitologica corsa sul circuito de La Sarthe. Andava celebrato, ricordato anche in un’altra maniera. La migliore, forse l’unica, sicuramente quella più adatta al cuore Ferrari. In pista.

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Nuova Ferrari 499P Modificata

Il tributo esagerato alla 499P

È così che nasce la Ferrari 499P Modificata, la vettura, praticamente identica alla 499P che ha vinto Le Mans a giugno (e che ancora può sognare nel prossimo weekend in Bahrein). Un tributo, un modello “esagerato” perché privo delle limitazioni del BOP (Balance of Performance che domina i regolamenti del Mondiale Endurance) che segna l’avvio di un nuovo programma di Maranello tra gli Sport Prototipi Clienti. Programma che sarà proprio dedicato a quella ventina di fortunatissimi danarosi appassionati che potranno permettersi di portarsi a casa questo concentrato di tecnologia e sportività alla modica cifra di 5 milioni e 100.000 euro, senza IVA. Parliamo, si intende di Gentleman Drivers che utilizzeranno la vettura in pista senza gareggiare, affiancando l’altro programma del Cavallino Rampante, quello F1 Clienti. I possessori della Ferrari 499P Modificata potranno così partecipare a una serie di eventi organizzati in circuiti internazionali contando sull’assistenza in pista e la manutenzione degli uomini del Cavallino. L’esordio della 499P Modificata è in programma il 15 e 16 marzo 2024 all’autodromo del Mugello. 

499P Modificata… “senza regole”

La 499P Modificata è stata presentata durante le Finali Mondiali Ferrari in corso di svolgimento sul circuito del Mugello: “Rappresentaha spiegato Federica Santoro, responsabile dei Programmi F1 Clienti – un nuovo tipo di progetto per Ferrari: un prodotto sviluppato da una vettura da competizione, e non da un modello di produzione, che non è soggetto ai limiti imposti da un regolamento tecnico. Sebbene la 499P Modificata sia basata sulla 499P, il fatto di non dover rispettare i parametri sportivi e tecnici del FIA WEC ha permesso al team di ingegneri Ferrari di introdurre una serie di modifiche significative che aumentano le emozioni di guida e rendono le prestazioni della vettura più accessibili”. Già, quali modifiche? “Riguardano – ha aggiunto la Santoro – l’assale elettrico e le quattro ruote motrici che si possono attivare sin dalle basse velocità; la funzionalità “Push to Pass” che consente ai piloti di ottenere 120 kW di potenza aggiuntiva; gli pneumatici specifici sviluppati da Pirelli; la ricalibrazione completa dell’assetto della vettura, nonché dei suoi controllori elettronici e delle mappature del motore. L’abitacolo rimane invece monoposto, e il telaio conserva la stessa ritualità di ingresso e uscita della 499P, permettendo ai clienti d’immedesimarsi negli equipaggi della #50 e della #51 che alla 24 Ore di Le Mans hanno firmato il successo, la Hyperpole e il giro veloce in gara”.

La scheda tecnica

In particolare il powertrain ibrido della 499P Modificata combina un motore termico dislocato in posizione centrale posteriore e un motore elettrico sull’asse anteriore. Il sistema può erogare a terra una potenza massima di 640 kW (870 cv), in quanto non è limitato dai regolamenti FIA-ACO. L’unità a combustione interna (ICE) condivide l’architettura del propulsore montato sulla 296 GT3, ma è stata sottoposta a una completa rivisitazione da parte degli ingegneri Ferrari finalizzata allo sviluppo di soluzioni dedicate e all’alleggerimento complessivo della vettura. Una caratteristica specifica è il fatto che il sei cilindri a ‘V’ della 499P Modificata sia di tipo portante e quindi svolga una funzione strutturale, rispetto alle versioni che equipaggiano le granturismo da competizione.  La seconda anima del motopropulsore è rappresentata dall’Energy Recovery System che ha una potenza massima di 200 kW (272 cv), un motore elettrico dotato di differenziale la cui batteria si ricarica nelle fasi di decelerazione e frenata. Il motopropulsore è accoppiato a un cambio sequenziale a sette rapporti. “La rimozione dei vincoli regolamentari stabiliti nel FIA WECha affermato Olivier Beretta, ambassador driver Ferrariha consentito di inserire nuovi contenuti sulla 499P Modificata. Un aspetto prioritario è la fruibilità dell’asse elettrico anteriore disponibile già a basse velocità (sulla 499P l’assale anteriore è limitato all’uso superati i 190 km/h ndr), permettendo quindi al guidatore di beneficiare del controllo di trazione su quattro ruote. Il risultato è quello di una vettura ancor più pronta e precisa in uscita di curva, che agevola il lavoro del conducente nell’individuare le traiettorie migliori, e che innalza la confidenza nella guida di una vettura capace di prestazioni straordinarie”.

Un’altra modifica, resa possibile grazie all’assenza di vincoli regolamentari, è stata quella legata all’introduzione del sistema “Push To Pass” – un nome singolare che ricorda il piano di Carlos Tavares, attuale CEO di Stellantis, ma datato 2016, quando il manager portoghese, era ancora CEO di PSA -. Il sistema permette al pilota di beneficiare di una potenza pari a 120 kW (163 cv), in aggiunta ai 520 kW (707 cv) normalmente disponibili. Il tutto, attivabile dal pilota con un tasto sul retro del volante, permette di raggiungere la potenza massima di 640 kW (870 cv) per una durata non superiore a 7 secondi per ogni attivazione. Infine la 499P Modificata adotta pneumatici specifici sviluppati da Pirelli derivati dalla tecnologia impiegata in F1 sia per l’asciutto che per il bagnato con l’obiettivo di esaltarne le doti privilegiando la facilità di riscaldamento e l’aderenza costante rispetto alle prestazioni di picco. Il design della 499P Modificata è stato definito in collaborazione con il Centro Stile Ferrari diretto da Flavio Manzoni. Sull’anteriore si notano i passaruota con ampie aperture sulla superficie con lo scopo di ridurre la pressione all’interno dei vani ruota. La coda, invece, è caratterizzata da una doppia ala orizzontale, con profili superiori studiati per garantire il carico aerodinamico necessario. Sul tetto della vettura, infine, è disposta una presa d’aria multipla per l’alimentazione dell’aspirazione del motore V6 e per il raffreddamento della batteria e del cambio. Insomma, il feeling Ferrari-Le Mans avrà la sua logica prosecuzione nel cuore dei suoi fortunati appassionati. Nella speranza di poter rivivere emozioni che non conoscono limiti di alcun genere.

Comprese quelle del tempo.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/motori

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