Come già anticipato ormai da settimane, il Governo Meloni ha deciso di indagare sui possibili comportamenti speculatori da parte dei distributori di carburanti. Per questo, già nei primi giorni di gennaio la Premier ha incontrato i vertici della Guardia di Finanza per varare nuove norme sulla trasparenza. In seguito a ciò, i risultati ottenuti dai controlli effettuati in questo ultimo mese sono davvero preoccupanti.
Secondo il Decreto, ogni distributore è tenuto giornalmente a esporre un cartello con il prezzo medio stabilito dal Ministero dell’Ambiente, accanto al proprio prezzo, una misura fortemente contestata dall’Agcm. In relazione a quanto stabilito dalla norma, la Guardia di Finanza ha condotto controlli a tappeto in tutta la penisola nel mese di gennaio, per un totale di oltre 2.500 interventi, contestando ben 989 violazioni alla disciplina dei prezzi: 341 sono state per mancata esposizione o difformità dei prezzi praticati rispetto a quelli indicati e 648 per omessa comunicazione al Ministero. Non un ottimo inizio per la rete di distribuzione carburanti della Penisola che per ora non sembra attenersi strettamente alle nuove regole in vigore da metà gennaio.
Carburanti: la benzina sale ancora, arriva a 1,880 euro/litro al self
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