Dopo un passo falso, c’è subito la possibilità di reagire. Tadej Pogacar lo ha già dimostrato in questo Tour de France, anche se stavolta la missione sembra proibitiva. Vingegaard ha vinto la tappa 16 a cronometro e ha portato il suo vantaggio a quasi due minuti. La frazione più difficile di questo Tour può essere però l’occasione di rimescolare le carte. Di seguito, il percorso e l’altimetria dei 166 chilometri dal Monte Bianco a Courchevel.
Quattro salite durissime, a partire dai 13.5 km al 5.1% del Col des Saisies. Una volta scollinato, ci sarà una discesa impegnativa per poi intraprendere una salita lunghissima di 19.9 km al 6%, che porterà i corridori ad oltre 1900 metri di altitudine. Altra discesa, breve tratto senza difficoltà e poi via sul Côte de Longefoy (6.7 km al 7.5%), preludio al Col de la Loze, la cima più alta di quest’edizione del Tour (il Souvenir Henri Desgrange, l’equivalente della “Cima Coppi” del Giro) a 2304 metri di altezza. Una salita divisa in due che misurerà in totale 28.1 km con pendenza media al 6% e in doppia cifra nel finale. Il traguardo non è posto in cima, ma al termine di una discesa lunga circa 6 chilometri.
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