“La cosa più importante è cercare di ispirare le persone in modo che possano essere grandi in qualsiasi cosa vogliano fare”. Le parole di Kobe Bryant suonano potenti ed esprimono pienamente la mission che accomuna l’arte e lo sport e che unisce una volta (un)fair, la fiera non fiera d’arte contemporanea in programma a Milano dal 3 al 5 marzo e Slums Dunk, l’organizzazione di volontariato fondata dai cestisti Bruno Cerella e Tommaso Marino.
A ispirare (un)fair sono proprio i valori di inclusione, sostenibilità e rispetto della diversità condivisi da Slums Dunks, l’associazione che si adopera, attraverso il basket, per migliorare le condizioni di vita dei bambini e dei giovani che vivono nelle aree economicamente e socialmente degradate in quattro continenti. Nell’edizione 2023 di (un)fair i visitatori potranno scoprire Slums Dunk in uno spazio dedicato e lasciarsi ispirare da una mostra fotografica di Simone Raso con 10 scatti “rubati” nelle basketball academy di Mathare e Kisumu in Kenya, dove Sloms Dunk è attiva dal 2015. Il basket in questi luoghi rappresenta uno strumento di espressione, di crescita, di amicizia e soprattutto di vita per bambini e ragazzi nati e cresciuti all’interno delle baraccopoli. Il connubio tra arte e pallacanestro continua quindi anche in questa seconda edizione di (un)fair: la mostra fotografica, infatti, giunge in fiera dopo lo scorso anno, in cui sono state create delle vere e proprie opere da parte di artisti presenti che hanno trasformato in pezzi unici dei palloni da pallacanestro poi donati a Slums Dunk. Le opere sono state conservate e verranno in parte esposte presso la nuova sede milanese dell’organizzazione, che verrà presto inaugurata e in parte devolute in iniziative solidali. Il nuovo spazio vuole essere un luogo di incontro per la community locale con aree di coworking sociale e di commistione di passioni e interessi oltre lo sport per ispirare tutte le persone che vogliono impegnarsi nel fare rete per il bene comune.
Mossi dall’obiettivo di restituire una seconda vita alle periferie di alcune delle baraccopoli più degradate del mondo tra Kenya, Zambia, Argentina e Cambogia attraverso la creazione di Basketball Academy, dal 2011 Slums Dunk, fondata dai cestisti Bruno Cerella e Tommaso Marino, oggi organizzazione di volontariato attiva a livello internazionale, ha coinvolto più di 5000 ragazzi e ragazze under 18 nelle loro attività (sul campo e non), dando loro un’importante opportunità di crescita e salvandoli da situazioni molto difficili. Come ultimi interventi, nel settembre 2021 Slums Dunk ha riqualificato Playground Stelvio a Milano, e nel marzo 2022 sono partiti i lavori per un nuovo campo da basket a Legnano, nella provincia milanese.
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