Certi amori non finiscono, ma fanno dei giri lungo tutto lo Stivale e poi ritornano inesorabilmente alla base. È il caso di Pierpaolo Piedepalumbo, che dopo 13 anni di un peregrinare infaticabile, ha deciso di tornare in Penisola Sorrentina per formare con Gianpio Aprea una coppia di palleggiatori di assoluto livello per la categoria. Una scelta sportiva ma anche familiare, visto che a ottobre convolerà a nozze con la sua Sara.
Sorrentino doc. Hai mosso i primi passi nelle giovanili della Wr Sorrento: dopo tanto girovagare per l’Italia, che effetto ti fa ritornare nella tua città che con tanti sacrifici si è guadagnata sul campo la Serie A?
“Onestamente non ho avuto ancora tempo di metabolizzare tutto questo! Posso senz’altro affermare che sono felicissimo, perché poter rappresentare la propria città in una categoria così importante come la Serie A, è per me motivo di grande vanto”.
Com’è nata la trattativa per il tuo ritorno in costiera?
“Già in passato c’erano stati diversi contatti con il ds Ruggiero, e quest’anno ho fatto le mie valutazioni decidendo di sposare il progetto targato Folgore Massa. Avevo il forte desiderio di tornare a casa perché a ottobre mi sposerò con Sara, ed ho quindi colto la palla al balzo per coniugare gli interessi sportivi con quelli personali”.
Insieme a Gianpio Aprea, la Folgore potrà disporre di una coppia di palleggiatori forte ed affidabile. Che rapporto c’è tra voi, e quanto il vostro senso di appartenenza potrà costituire un valore aggiunto per la Folgore?
“Conosco Gianpio, avendone seguito la carriera anche prima del suo ritorno alla base, e con lui c’è un rapporto amicale. Essere entrambi della Penisola Sorrentina è fondamentale, sia per trasmettere ai nuovi compagni i valori legati a questi colori, sia per instaurare un rapporto schietto e sincero con la tifoseria che è sempre stata la forza di questa squadra”.
Tanti volti nuovi, ed il giusto mix tra gioventù ed esperienza. Quali obiettivi ti poni per quest’anno?
“Sono pronto a mettere al servizio della squadra la mia esperienza, puntando a raggiungere gli obiettivi che la società si è prefissa”.
Negli ultimi 2 anni hai giocato a Lamezia con un ex Folgore come Palmeri: hai parlato con lui, ti ha raccontato qualche aneddoto?
“Conosco molto bene Michael, avendo giocato con lui già prima di Lamezia, per cui colgo anche l’occasione per salutarlo! Ci siamo sentiti, ma non mi ha rivelato nulla di particolare, soltanto che si è trovato benissimo nel corso della sua esperienza in biancoverde”.
Dopo un anno di esilio forzato ad Agerola, si spera di poter tornare al Palatigliana, che per chi è della Costiera ha un fascino particolare.
“Inutile nascondere che sono legatissimo al Palatigliana: sono praticamente cresciuto nell’impianto sorrentino, avendo mosso i primi passi della mia carriera con la Wr. Purtroppo non ho avuto l’opportunità di tornare a Sorrento da avversario, ma son riuscito soltanto da spettatore a vedere qualche partita ufficiale sugli spalti. Conosco benissimo i tifosi, sanno essere molto caldi e passionali, e giocare veramente tra le mura amiche potrebbe essere realmente un punto di forza nei momenti delicati di ogni partita”.
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