La Stadium tocca il fondo

La sconfitta casalinga della Stadium e la contestuale vittoria al tiebreak di San Donà a Monselice relegano i gialloblù ad un desolante ultimo posto in solitaria nella classifica. Rispetto alla scorsa domenica la squadra di Pinca ha mostrato un atteggiamento senza dubbio più combattivo, ma non sufficiente per impensierire la cavalcata della Vigilar Fano.

Potrebbe cominciare meglio la decima giornata di Serie A3 per la Stadium Pallavolo Mirandola che, in piena linea con quanto successo finora, si trova a gestire dei problemi di infermeria: Giovanni Bellei lamenta infatti dolori alla schiena già prima del riscaldamento. Il numero 7 non si arrende facilmente e viene comunque inserito nel sestetto di partenza della squadra, che rimane il classico Stoehr-Dombrovski, Ghelfi-Bellei, con tre sorprese: Angiolini libero titolare, che va a coprire la coppia di centrali Rustichelli-Canossa.

Equilibrio in fase iniziale e la formazione gialloblù si mantiene vicina all’avversario di giornata Vigilar Fano, attualmente seconda miglior formazione del girone. Leggero in apertura il vantaggio dei marchigiani, con un elastico che oscilla tra uno e tre punti ed è 11-6, cinque punti di svantaggio e Pinca richiama i suoi cercando di interrompere la scalata avversaria ma non gli riesce, 13-7. Canossa riapre per i mirandolesi e manda Stöhr in battuta, la palla danza sul nastro e dà il via ad un’azione lunghissima, vinta dai padroni di casa che sembrano riprendersi d’animo, seppur in svantaggio di 5 punti. Il set viene giocato ad ondate, e Stadium si ritrova sotto di due lunghezze aggiuntive, sul 19-12, quando Pinca chiama il secondo time out e viene ripagato, con il tedesco che mette la palla a terra. Cambio per alzare il muro, Schincaglia per Giacomo Ghelfi, ma si subisce mani-fuori e il capitano torna nel 9×9 segnando immediatamente un punto di seconda intenzione. Il punto del temibile tedesco Marks segna il passo e Fano taglia il traguardo dei 20 con un inseguitore mantenuto a distanza, mentre lentamente e incessantemente se lo scollavano di dosso. Il marchigiano Gozzo sbaglia sul 23-15 e dona nuova linfa ai gialloblù: battuta ballerina sul nastro di Canossa che dona un ace ai suoi e li porta 24-17, ma il teutonico fanese non è d’accordo con una rimonta e chiude il set 25-17. Stadium sta rialzando lentamente la cresta, ci sarà da limare qualche errore e cercare di tamponare degli avversari di qualità.

Seconda frazione a sestetti invariati e i padroni di casa si trovano inaspettatamente in vantaggio 4-2, ma un doppio errore modenese e un doppio ace di Marks, assoluto protagonista dell’incontro, ribaltano la situazione e Fano sembra riprendere il suo elastico, ma tra errori e punti i sei della città dei Pico riescono a pareggiare sul 9 e a passare per primi nella zona a doppia cifra. Punto in attacco, ace e muro dei mirandolesi che si portano sul 13-10 e sembrano crederci davvero portandosi davanti a Fano, che comunque non lascia troppe confidenze agli avversari. Marks torna in battuta ma sbaglia, è 16-13 per i padroni di casa. Vigilar ci tiene però a pareggiare i conti e si porta sul 17-16, senza però riuscire per il momento a finalizzare il pareggio. Ci riusciranno solo sul 18 pari, sorpassando con un muro. Qui l’allenatore emiliano chiama il primo timeout di questo parziale, cercando di bloccare la serie positiva degli avversari. Capua sale in servizio al posto di Canossa, in cerca di una battuta più incisiva, ma è difficile ridurre il vantaggio dei rossoneri, che si galvanizzano grazie al vantaggio accumulato proprio in fase finale, dove gli errori della Stadium si fanno più frequenti. Gozzo sbaglia la battuta e offre ai padroni di casa il ventesimo punto: 23-20. Errore Dombrovski e set point fanese, che sfrutta un altro errore modenese per chiudere il secondo parziale.

Nel terzo set rimangono invariate le formazioni mentre si perde l’equilibrio iniziale, Fano spinge sull’acceleratore e si porta in vantaggio di tre lunghezze, che aumentano fino a sette in conclusione della prima metà di set. Sul 19-11 Pinca chiama di nuovo time out e si ricomincia con l’elastico. Capua torna in battuta al posto di Canossa ma di nuovo niente da fare, Vigilar è inesorabile e si porta sul 24-15. La compagine mirandolese annulla tre match point, ma il divario è troppo, Fano chiude 25-18.

Stadium deve ricominciare a vincere, è innegabile, ma ancora una volta si trova a combattere con le teste della classifica. Il focus è ormai già allo scontro salvezza con San Donà di Piave: vincere in trasferta da 3 punti o rimanere ultimi, questa la scelta offerta ai ragazzi del sogno mirandolese per il turno di metà settimana del 8 di Dicembre.


Fonte: http://www.legavolley.it/rss.asp

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