Il Pagellone di Paolo Cozzi – Yant indomabile, Rinaldi è l’eroe di giornata

Turno importante per la classifica quello andato in scena nel weekend, con punti pesanti in palio nella corsa al terzo posto e per la lotta salvezza. Se le prime tre della classe vincono fuori casa e blindano le loro posizioni, fa rumore il crollo casalingo di Modena che soccombe ad una Cisterna che con una gran prova sembra fare un passo in avanti verso la salvezza. Sul fondo si fa sempre più intensa la sfida salvezza, con Padova che dopo un girone d’andata oltre ogni pronostico, annaspa e ora rischia davvero grosso.

Perugia non lascia spazio alle speranze di Vibo di racimolare qualche punto, e spinta da un Rychlicki () che sembra finalmente aver trovato la forma migliore, trova negli ace di Leon () e nella attenta regia di Giannelli () i giusti spunti per sbrigare in fretta la pratica calabrese.

I padroni di casa lottano, ma la ricezione traballa troppo per dare continuità al gioco di un Saitta () che comunque serve bene i suoi attaccanti. Bene Nishida () che in attacco è infermabile, mentre ancora una volta fatica oltremodo Borges (), mai in partita, cosi come l’esperto centrale Candellaro () apparso ai margini del gioco.

Tre set anche per Civitanova che suda ma doma una Taranto che prova ad aggrapparsi alla Superlega con tutte le forze. De Cecco () spinge la squadra a velocità stellari, Yant () è semplicemente infermabile, potenza pura, ma anche Simon () è in giornata e scava solchi nel campo tarantino.

Taranto come detto ci prova, appoggiandosi a ricezione e muro, ma in attacco paga la giornata no di Rafael () e di Alletti () al centro. Bene il giovane opposto Stefani () che ancora una volta si lascia alle spalle la giovane età e prova a fermare la corazzata marchigiana.

Ancora una sconfitta pesante per Piacenza, che dopo un buon primo set si scioglie come neve al sole mostrando tutti i limiti di una squadra che doveva ambire a grandi traguardi, ma al momento, salvo il guizzo in Coppa Italia, annaspa a metà classifica con un gruppo che non sembra poi tanto coeso. Brizzard () sembra la brutta copia del palleggiatore ammirato a Tokyo 2021, Russel (), con 5 errori diretti, non incide mai in attacco e anche Stern (), spesso trascinator,e incappa troppo spesso nel muro avversario.

Per Trento gran prova di forza spinta da un Lavia () ormai incontenibile e da un Michieletto () che, quando decide di alzare l’asticella, diventa determinante anche al servizio. Resta un punto di debolezza il libero Zenger () che alterna grandi difese ad errori gratuiti come appoggi sbagliati ed ace subiti.

Esce tra i fischi del PalaPanini una Modena che nel momento in cui sembra resuscitata dallo 0-2, si blocca e da 8-7 a favore sprofonda in una lenta agonia fino al 15-8. Merito a Latina, ma tanta tensione nelle fila della Leo Shoes e la sensazione che ci siano tanti problemi da risolvere.

Bruno () appare ancora lontano dalla forma migliore, una brutta copia del campione ammirato gli anni passati. Male anche Mazzone () non tanto in attacco, quanto a muro dove chiude con un mestissimo 0. Fuori match anche Ngapeth () che si spegne in fretta e quando rientra nel quinto set sembra con la testa ovunque tranne che sul taraflex.

Latina trova la partita della vita, con un Baranowicz () che libera il suo talento e Rinaldi () che diventa l’eroe di giornata con una prova a tutto tondo sia in prima che in seconda linea. Ma è tutta la squadra a girare bene e a chiudere con solo 5 errori e una murata subita in attacco in 5 set.

Una Milano perfetta inguaia Padova che nonostante una gran battuta non sfonda in attacco. Sul banco degli imputati uno Zimmermann () che non riesce più a trovare fluidità con Bottolo ) e Loepki () che non trova grosso feeling con i centrali. Si salva Volpato (), solito leone sotto rete ed ultimo ad arrendersi.

Milano ritrova il miglior Patry () di stagione e un Jaeschke () sempre più importante negli schemi di piazza. Chi fatica davvero tanto questa stagione è il giapponese Ishikawa (), autore ancora una volta di una prova sottotono in attacco e bersagliato in ricezione.

Tre punti scontati, ma comunque d’oro, quelli di Verona a Ravenna con Mozic () e Jensen () che da soli attaccano quasi il 70% dei palloni alzati da un buon Spirito ().

In casa romagnola come al solito si salva il solo Klapwijk (), mentre per il resto è davvero notte fonda; con un attacco oltremodo falloso, seppur sorretto da una buona ricezione.


Fonte: http://www.volleynews.it/feed/

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