MILANO – Seppur sconfitta, il punto conquistato nella battaglia con Piacenza andata in scena ieri sera all’Allianz Cloud, Milano ha combattuto con le unghie e con i denti, mettendo in campo non solo grinta e determinazione, ma anche quella caparbietà che sta crescendo partita dopo partita. Una gara peraltro rivelatasi particolarmente ostica per i ragazzi del tecnico meneghino che ad appena due ore dall’inizio del match si è ritrovato con il centrale argentino Loser fuori dai giochi per un blocco lombare che lo ha costretto alla panchina e con capitan Matteo Piano tenuto a riposo precauzionalmente per un disturbo addominale per il quale verrà sottoposto ad ulteriori esami di controllo durante la settimana.
Il tecnico dei meneghini, in grado di leggere con attenzione la gara e giocandosi al meglio i cambi dalla panchina, ha cambiato volto alla sua squadra e, dopo un primo set negativo, Milano è riuscita a ritrovare il piglio giusto contro i piacentini, andando in vantaggio per 2-1, poi cedendo nel finale al tie break con un parziale che pende dalla parte ospite per 1-7 (da 12-8 al 13-15). Critico, autocritico e determinato: il ritratto di coach Roberto Piazza al termine della sfida con Piacenza è chiaro ed evidente dalle sue parole che commentano la sconfitta casalinga, ma il primo pensiero è per il pubblico: «Il pubblico è stato meraviglioso come sempre, dalla prima giornata contro Cisterna, dove abbiamo giocato una brutta gara, a Siena, poi Verona, dove invece abbiamo giocato una buona partita. Questo va detto perché forse non ci si rende conto di quanto sia difficile il campionato italiano; se alzi un pelo dall’acceleratore con certe squadre, perdi. Verona, non a caso, sta facendo molto bene. Il pubblico ha sempre risposto ed è straordinario, quindi un grazie a loro».
Il verdetto è arrivato dopo la tensione di una gara lunga più di 2 ore, che consegna a Piano e compagni importanti riflessioni da declinare in vista degli impegni che vedranno protagonista la formazione meneghina nel finale di girone. «Nel primo set non siamo scesi in campo come avremmo dovuto, – spiega coach Roberto Piazza – questo è inaccettabile. L’ho detto ai miei durante il cambio campo: vogliamo andare subito a casa o decidiamo di giocare? Non accetto che la squadra entri in campo come è entrata nel primo set: cinque difese sprecate, due palle in attacco sprecate, quella non è Milano. Poi abbiamo iniziato a giocare la partita, e, secondo me, abbiamo fatto delle cose straordinarie. Alla fine però quando hai i palloni per fare punti bisogna avere il coraggio di tirare. Forse non crediamo ancora che possiamo fare veramente bene».
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