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Si infrangono nel modo più amaro e doloroso le speranze dell’Italia di riconquistare i Campionati Mondiali femminili a vent’anni dal primo e unico successo. In semifinale il Brasile, unica squadra fin qui a battere le azzurre, si conferma la bestia nera della squadra di Davide Mazzanti condannandola con un 3-1 senza appello, e torna a giocarsi l’oro a 12 anni dall’ultima volta: chissà se sabato saranno proprio le verdeoro a realizzare contro la Serbia il loro sogno iridato, dopo tre sconfitte in finale. Di certo c’è che la nostra nazionale non avrà l’occasione di vendicare la sconfitta subita nel 2018, e fa male, perché mai come stavolta la sensazione era che le potenzialità per vincere ci fossero tutte.
Il copione è simile a quello della sfida della seconda fase: le azzurre soffrono tantissimo le straordinarie difese del Brasile, perdono la pazienza e sbagliano troppo in attacco. Ma c’è anche dell’altro: una battuta troppo morbida che raramente fa male alle avversarie e una regia a tratti poco lucida, che si traduce in un numero record di 21 muri messi a segno dalle verdeoro. Stavolta lasciano qualche dubbio anche le scelte di Mazzanti: non convincono la sostituzione di Caterina Bosetti con Elena Pietrini né il suo rientro in campo al posto di Miriam Sylla, e forse un po’ di riposo avrebbe potuto fare bene ad Alessia Orro. Ma è pur vero che senza la miglior Paola Egonu (8 errori e 8 murate per l’opposta, autrice di 30 punti) l’Italia tanto lontano non può andare.
Dall’altra parte del Brasile è di quelle che non si dimenticano, soprattutto se si considera che – al di là delle stratosferiche Gabi (20 punti) e Carol (18 con 11 muri!), su livelli davvero incredibili – Zé Roberto ha completamente stravolto la squadra nel giro di pochi giorni, anche rispetto alla prima sfida con l’Italia. Impressionano particolarmente Rosamaria Montibeller (45% in attacco senza errori), Lorenne e Nyeme, ma tutta la è davvero la dimostrazione di quanto la squadra possa andare oltre alla somma dei valori delle singole. E di quanto nel volley conti l’aspetto mentale, quello che alla fine vede soccombere le azzurre sotto una valanga di palloni strappati, difesi e recuperati con ogni parte del corpo dalle avversarie.
I SESTETTI – Formazione confermata per l’Italia, con Orro in palleggio, Egonu opposta, Danesi e Chirichella centrali, Bosetti e Sylla schiacciatrici, De Gennaro libero; in panchina quindi Chirichella. Il Brasile riparte dalla squadra che ha rimontato sul Giappone, ma preferisce Macris a Roberta in regia, con Lorenne opposta, Carol e Carol Gattaz al centro, Gabi e Montibeller in posto e Nyeme libero.
1° SET – Partenza testa a testa, con scambio di cortesie a muro tra Macris e Lubian (5-5). A spezzare l’equilibrio sono un altro muro vincente di Carol e un attacco di Gabi (7-9), ma subito Egonu e Bosetti ricuciono (9-9). Dal 10-11 è l’Italia a firmare un break: errore di Gabi, attacco di Sylla e infine ace di Bosetti per il 14-11 che causa il time out del Brasile. Sbagliano Bosetti e Lubian in battuta, Gabi accorcia le distanze (15-14) e subito arriva il pareggio con un attacco sbagliato da Egonu: stavolta è Mazzanti a fermare il gioco (15-15).
L’Italia riprova a scappare con Danesi (17-15), ma Lorenne la riprende; altro break firmato da Egonu (19-17) e confermato da Bosetti (20-18). Zé Roberto si gioca il doppio cambio con Roberta e Kisy ed è proprio l’opposta a diventare protagonista, sfruttando al meglio il servizio di Montibeller: attacco vincente e muro su Egonu per il sorpasso (20-21). Dentro Malinov per Orro, ma la rientrante Macris a muro firma il 21-22; Gabi tiene avanti le verdeoro e un pesantissimo muro di Carol vale il 22-24. Sylla annulla il primo set point, ma sul secondo Egonu manda out ed è 23-25.
2° SET – Ancora battaglia a muro con Lorenne e Montibeller da una parte (1-2) e Orro dall’altra (3-2). È sempre un’ottima Montibeller a portare avanti il Brasile sul 3-5 e allora Mazzanti getta nella mischia Pietrini per Bosetti. Lorenne allunga sul 5-8, ma poi arriva un break azzurro con tre punti di Egonu (e uno di Pietrini) per il sorpasso: 10-9. Zé Roberto ferma il gioco e al rientro il Brasile ribalta di nuovo il risultato: 10-12, poi 12-14 con Montibeller. Le azzurre non mollano, pareggiano con Sylla e tornano avanti con Egonu (16-15). Da qui inizia un lunghissimo punto a punto con l’Italia sempre avanti di un’incollatura (18-17, 20-19, 22-21), finché sul 22-22 Sylla e un rarissimo attacco out di Gabi regalano due set point alle azzurre; Zé Roberto chiama time out, ma al primo tentativo è Sylla a chiudere (25-22).
3° SET – Resta in campo Pietrini per Bosetti. Cominciano male le azzurre con due errori di Egonu (1-3); rimedia Lubian con un ace (4-4), ma subito dopo è Carol Gattaz a fare danni in battuta, permettendo a Carol e Gabi di firmare i muri del 4-7. Mazzanti chiama time out, ma l’Italia continua a soffrire (6-10) e il CT azzurro è costretto a giocarsi anche il secondo. Azzurre in difficoltà su Carol Gattaz (8-12); un errore di Lorenne le aiuta a rimanere in partita (11-13) ma le troppe battute sbagliate ostacolano la rimonta (13-16) e proprio Lorenne mura Pietrini per il 14-18.
Si riavvicina l’Italia con un’invasione di Macris (17-19), Sylla accorcia ancora ed Egonu firma il mani out del sospirato pareggio (21-21). Un muro vincente di Danesi porta avanti le azzurre (23-22), che si procurano il set point sul 24-23 con Egonu; Paola però sbaglia l’attacco successivo e Carol Gattaz ribalta il risultato con il muro su Lubian (24-25). Le azzurre non riescono a passare sullo scambio successivo e Lorenne a chiudere il parziale per il 24-26.
4° SET – Si comincia con un errore di Pietrini, poi arrivano addirittura tre muri consecutivi di Carol sulla stessa Pietrini, Egonu e Danesi: 0-4, malgrado il time out chiamato da Mazzanti. L’Italia non molla, accorcia subito con l’ace di Danesi (2-4) e poi dal 3-6, con Egonu e Sylla, vola al pareggio sul 6-6. Il Brasile però si riporta avanti con l’ennesimo muro di Carol Gattaz (6-8) e dal 7-8 dilaga con Gabi e Carol. Sul 7-11 Mazzanti prova a sostituire Sylla con Bosetti, ma il risultato è disastroso: due errori-punto. Nonostante il time out arrivano anche tre attacchi consecutivi di Gabi per un tremendo 7-16 (parziale di 0-8). Carol mura anche Egonu, Lorenne allunga sul 10-19; dal 12-21 l’Italia rosicchia qualcosa sul servizio di Pietrini, tanto da spingere Zé Roberto al time out. Il Brasile si distrae, le azzurre continuano ad accorciare (17-22) fino a riavvicinarsi pericolosamente sul 19-23 con il muro di Danesi. Ma ormai è troppo tardi: Gabi si procura il match point e l’ennesimo muro di Carol vale la finale (19-25).
Italia-Brasile 1-3 (23-25, 25-22, 24-26, 19-25)
Italia: Lubian 8, Gennari ne, Bonifacio ne, Malinov, De Gennaro (L), Fersino (L) ne, Orro, Bosetti 5, Chirichella ne, Danesi 10, Pietrini 7, Nwakalor ne, Sylla 17, Egonu 30. All. Mazzanti.
Brasile: Carol Gattaz 10, Julia Kudiess ne, Carol 18, Pri Daroit, Nyeme (L), Montibeller 10, Macris 3, Roberta, Gabi 20, Natinha (L), Lorena ne, Kisy 2, Tainara ne, Lorenne 14. All. Zé Roberto.
Arbitri: Ozbar (Turchia) e Myoi (Giappone).
Note: Italia: battute vincenti 4, battute sbagliate 9, attacco 45%, ricezione 59%-16%, muri 7, errori 20. Brasile: battute vincenti 0, battute sbagliate 5, attacco 44%, ricezione 66%-27%, muri 21, errori 16.
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