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Se nel massimo campionato femminile è bastata una sola giornata per capire che le big (Conegliano, Monza, Novara e Scandicci), anche senza essersi mai allenate a ranghi completi, sono comunque di un altro livello rispetto a tutte le altre squadre, in Superlega il Mondiale ravvicinato ha creato molti più problemi del previsto proprio a quei roster ricchi di nazionali. Il risultato, al netto delle due eccezioni in testa (Perugia) e in coda (Siena), sono state quattro giornate ricche di colpi di scena e partite divertenti. Divertenti, quanto meno, per il pubblico, un po’ meno forse per i diretti interessati come il presidente dell’Itas Trentino Bruno Da Re.
è il commento di Da Re sulle colonne de L’Adige.
Trento, che con Civitanova di gare ne ha disputate già cinque, al momento naviga a metà classifica in virtù di un bottino più magro di quanto ci si potesse aspettare: 7 punti e due sole vittorie. – spiega il presidente dell’Itas –. Un esempio su tutti, Michieletto:
– conclude –(Lorenzetti, ndr)
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