Una settimana fa Dayana Yastremska era scappata da Odessa con la sorella minore, questa domenica ha giocato la finale del torneo di Lione (perdendo contro la cinese Zhang Shuaiin tre set 3-6, 6-3, 6-4). “Ho giocato per me stessa e per il mio Paese – le parole, tra le lacrime, della tennista ucraina durante la premiazione -. Ho provato mille emozioni, alla fine ero provatissima. Ho combattuto per l’Ucraina e ringrazio le persone che stanno combattendo”, ha insistito la giocatrice, con la bandiera dell’Ucraina sulle spalle. “Il premio in denaro che ho guadagnato (14.500 euro per il secondo posto, ndr), lo darò alla Fondazione per sostenere l’Ucraina“, ha aggiunto.
Yastremska era arrivata a Lione sabato scorso. Aveva raccontato di essere stata “svegliata dalle bombe” nella notte in cui è iniziata l’invasione della Russia in Ucraina, prima di intraprendere il lungo viaggio verso la Francia. Lei e la sua famiglia avevano trascorso due notti al riparo dagli attacchi in un parcheggio sotterraneo nella città portuale di Odessa, sul Mar Nero. Suo padre e sua madre sono rimasti in Ucraina mentre lei e la sorella minore Ivanna, di 15 anni, hanno attraversato il Danubio in barca per raggiungere la Romania e poi la Francia. Dayana Yastremska è stata anche numero 21 al mondo prima di essere squalificata per doping e poi scagionata. Non giocava in finale da gennaio 2020.
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