Con la stagione ATP in archivio, e già la prime entry list per i tornei 2023, è interessante continuare ad analizzare la classifica dei giovani nati dal 2000 rispetto alla stessa settimana dello scorso anno, per valutare chi è salito maggiormente, chi non ha rispettato le attese di crescita e chi invece si è proprio fermato o quasi. Dopo l’analisi della prima fascia, ossia la top 100 ATP, andiamo ad esaminare la lista dei giovani nati nel nuovo millennio che hanno terminato la stagione nella fascia di ranking 100-200, con la differenza in classifica rispetto al 6 dicembre 2021.
Hugo Gaston – 22 anni – n.111 (-44 posizioni)
Dominik Stricker – 20 anni – n.118 (+124)
Francesco Passaro – 21 anni – n.120 (+477)
Luca Nardi – 19 anni – n.129 (+289)
Matteo Arnaldi – 21 anni – n.135 (+223)
Luca Van Assche – 18 anni – n.138 (+379)
Timofey Skatov – 21 anni – n.143 (+109)
Filip Misolic – 21 anni – n.150 (+198)
Juan Manuel Cerundolo – 21 anni – n.152 (-62)
Mattia Bellucci – 21 anni – n.154 (+487)
Alexander Shevchenko – 22 anni – n.155 (+168)
Leandro Riedi – 20 anni – n.159 (+532)
Giulio Zeppieri – 20 anni – n.163 (+84)
Rnky Hijikata – 21 anni – n.167 (+205)
Flavio Cobolli – 20 anni – n.173 (+30)
Otto Virtanen – 21 anni – n.176 (+214)
Emilio Nava – 21 anni – n.179 (+140)
Oleksii Krutykh – 22 anni – n.188 (+194)
Facundo Diaz Acosta – 21 anni – n.192 (+144)
Adrian Andreev – 21 anni – n.193 (+162)
Juncheng Shang – 17 anni – n.194 (+470)
Francesco Maestrelli – 19 anni – n.199 (+568)
Intanto c’è grande soddisfazione nel sottolineare che sono ben 7 gli italiani nati nel nuovo millennio in questa fascia, tutti cresciti notevolmente, alcuni letteralmente decollati. Clamorose le scalate di Francesco Passaro, Mattia Bellucci e Francesco Maestrelli. In tre hanno scalato 1532 posizioni. Il 19enne pisano è il “Pantani” dell’anno, lo scalatore massimo, con le sue 568 posizioni guadagnate. Ma oltre al puro – importantissimo – fatto numerico, quel che più conta è lo scatto di gioco compiuto da Maestrelli, capace di vincere il primo Challenger in carriera con un tennis molto interessante ed estremamente moderno. Micidiale la sua prima di servizio, importante la pressione da fondo campo, interessante la propensione offensiva, il tutto sostenuto da una base atletica straordinaria e una tenuta mentale notevole per la sua età e poca esperienza. Qualità che l’hanno sostenuto in momenti complicati e che l’hanno portato a vincere in rimonta molti match nei Challenger disputati.
Clamorosa l’annata di Francesco Passaro: scattato dalle retrovie, ha fatto un balzo incredibile giocando sul rosso in Italia con una consistenza e qualità sorprendenti. Il difficile viene adesso: ha una classifica già piuttosto buona, nel 2023 dovrà confermarla giocando le quali degli ATP e ben figurando nei Challenger, dove sarà tra i favoriti. Serve un miglioramento della posizione in campo e soprattutto della seconda di servizio.
Altrettanto sorprendente la stagione di Mattia Bellucci. Forse nemmeno lui si immaginava di salire così tanto, vincere due Challenger e diventare una sorta di “incubo” per gli avversari, con quel tennis unico, offensivo, ricco di variazioni che non danno mai ritmo agli avversari. Nel 2023 dovrà dare struttura al suo tennis funambolico, non sempre potrà vincere di fioretto e fantasia contro rivali molto consistenti che incontrerà da qua in avanti.
Molto positivo il 2022 di Matteo Arnaldi e Luca Nardi. Il secondo è uno dei talenti più attesi e seguiti dagli appassionati, ha chiuso il 2022 con 3 Challenger vinti e uno scatto importante nell’intensità del suo tennis. Pulito negli impatti, fluido, ha finalmente inserito quella intensità e vigore che a volte smarriva per strada. Quando Luca gioca al meglio, è uno spettacolo puro e una gioia per gli occhi. Il ligure ha scalato oltre 200 posizioni, ha vinto il suo primo Challenger costruendo passo dopo passo un tennis davvero interessante, bravo a passare dalla difesa alla pressione. Spesso trova delle giocate che sorprendono gli avversari, vincenti e spettacolari. Matteo ha ancora ampi margini di miglioramento e un potenziale inesplorato, su cui dovrà continuare a lavorare nel 2023.
Da sottolineare lo sbarco tra i top 200 del giovanissimo cinese Juncheng Shang, ragazzo che promette molto bene, come il francese Van Assche, che a soli 18 anni ha scalato 378 posti vincendo l’ultimo Challenger del 2022. Sono due nomi assolutamente da seguire la prossima stagione.
Gaston e Cerundolo restano le vere delusioni tra i giovani: da top 100 sono scivolati all’indietro, testimoniando che dopo un anno di grande crescita, confermarsi giocando i tornei del “piano di sopra” non è sempre facile, soprattutto se una crescita repentina ottenuta nei Challenger non è sostenuta da uno sviluppo di gioco, qualità fisiche e personalità. Questa sarà la chiave per i nostri giovani tennisti per il 2023.
Marco Mazzoni
Riportiamo la situazione dei top 100, analizzata nell’articolo precedente pubblicato qualche settimana fa.
Carlos Alcaraz – 19 anni – n.1 (+31 posizioni)
Felix Auger-Aliassime – 22 anni – n.6 (+5)
Holger Rune – 19 anni – n.11 (+92)
Jannik Sinner – 21 anni – n,15 (-5)
Lorenzo Musetti – 20 anni – n.23 (+36)
Sebastian Korda – 22 anni – n.34 (+7)
Jack Draper – 20 anni – n.42 (+223)
Sebastian Baez – 21 anni – n.43 (+54)
Brandon Nakashima – 21 anni – n.47 (+21)
Jenson Brooksby – 22 anni – n.48 (+8)
Jiri Lehecka – 21 anni – n.81 (+60)
Chun-Hisin Tseng – 21 anni – n.88 (+100)
Ben Shelton – 20 anni – n.97 (+476)
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