“Significa molto per me essere di nuovo in finale qui, non credevo di potercela fare e mi ritengo fortunato. Ora proverò a godermi la vittoria di oggi e fare del mio meglio domenica”. Così Rafa Nadal dopo la semifinale dell’Open d’Australia vinta per tre set a uno su Matteo Berrettini. Se vincesse il titolo domenica, Nadal conquisterebbe il 21° slam in carriera, sopravanzando Roger Federer e Novak Djokovic. Inoltre, diventerebbe anche il secondo giocatore dell’era Open dopo il serbo, il quarto nella storia, ad aver vinto ciascuno dei Major almeno due volte.
“Ho cominciato il match giocando alla grande, i primi due set sono stati tra i miei migliori da molto tempo in qua – ha detto lo spagnolo -. Sapevo che Matteo era un giocatore molto solido, molto pericoloso e sapevo che ad un certo punto del terzo set avrebbe ritrovato i suoi colpi. Ogni anno migliora, è un giocatore che ha un grande carisma. E’ un bravo ragazzo. Penso abbia uno splendido futuro davanti a sè. C’è stato da combattere”.
Per Nadal, che lo scorso anno si è fermato negli ultimi sei mesi dell’anno per un problema al piede che ne ha messo a rischio la carriera, è la sesta finale a Melbourne e la 29^ a livello Slam. Rafa ha vinto il trofeo nel 2009, mentre è stato sconfitto nelle sfide per il titolo nel 2012, 2014, 2017 e 2019 .Contro Berrettini ha conquistato la vittoria numero 500 sul cemento. All’azzurro non sono bastati 14 ace contro due doppi falli (5 contro 2 per lo spagnolo) ed il 67% di prime in campo con il 74% dei punti conquistati anche perché ha pagato dazio con la seconda, con la quale ha vinto solo il 44% dei punti. Mentre Nadal ha messo il 69% di prime con il 73% dei punti ottenuti ma anche il 63% dei punti conquistati con la seconda. Berrettini ha strappato la battuta allo spagnolo nell’unico game (l’ottavo del secondo set) in cui quest’ultimo ha concesso palle-break mentre ha ceduto la sua quattro volte. Il romano ha messo a segno più vincenti, 38 contro 28, ma ha commesso anche molti più gratuiti, 39 contro 19.
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