Matteo Berrettini a tutto campo: “Sui social ci sto, ma non tantissimo. Leggo, alcune volte sorrido, alcune volte ci rimango male. Più che altro mi sorprende la cattiveria”

Matteo Berrettini ha concesso un’intervista al Corriero dello Sport: “Era importante scongiurare qualsiasi tipo di lesione, ma c’è del liquido nel piede che deve andar via e sto facendo terapie in tal senso. Poi, con il mio team, cercherò di capire da cosa è causato. Bisogna avere pazienza.
Sin da bambino mi sono fatto male spesso perché spingevo sempre al 110%. Si sa che lo sport a questi livelli non è il massimo per il corpo umano. In più viaggiamo tanto e spesso in condizioni diverse. Insomma, infortunarsi è fisiologico. Oggettivamente per quanto ho giocato, è stata un’annata positiva”.

“Mi alleno, vado in palestra, passo un po’ di tempo con la famiglia. L’ho vista ai tornei, ma non me la sono goduta fino in fondo. Ho bisogno di rientrare in un’ottica di normalità: dimenticare il Matteo Berrettini tennista e diventare Matteo e basta, quello che parla con gli amici di quando si andava a scuola, delle bravate fatte da ragazzini. Cose che mi fanno riconnettere con la realtà”. Ma non è solo la famiglia a mostrargli affetto, bensì anche amicizie tennistiche. “Martedì ho sentito Lorenzo Musetti, voleva sapere come stessi. Mi ha fatto molto piacere. Grazie anche alla Davis, tra di noi si sta creando un’amicizia fuori dal campo. Credo sia molto bello: come hanno dimostrato Federer e Nadal, il tennis va oltre ogni cosa”.

“Se ci paragoniamo a quei Big Tre che tutti conosciamo no, ma in realtà siamo più di tre qui. E non siamo così lontani gli uni dagli altri. Sonego ha avuto un anno complicato ma era 20 del mondo. Fognini è sempre molto pericoloso e con Bolelli sta facendo una buonissima annata in doppio. La cosa più bella è che ci sia un sacco di gente che ci sta seguendo: poi che preferiscano me, Sinner, Musetti o gli altri non importa. È bello che seguano il tennis, diventato più “mainstream”. Una cosa molto bella ma allo stesso tempo pericolosa. Si rischia sempre il commento non costruttivo, ma da bar“.

“Sui social ci sto, ma non tantissimo. Leggo, alcune volte sorrido, alcune volte ci rimango male. Più che altro mi sorprende la cattiveria. Mi chiedo come uno si possa sfogare così tanto su qualcuno. Mi inquieta la mancanza di sensibilità umana, come se noi fossimo delle macchine che devono fare solo quello: se falliamo siamo da rottamare e se vinciamo siamo da mettere su un piedistallo. Alla fine vado a dormire lo stesso e il giorno dopo sono tranquillo, ma mi dispiace che a volte il tennis venga visto così”.


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/

Articoli recenti

  • Volley

Verso le Finali Nazionali U17: il punto con coach Alessandro Stellin

La formazione Under 17 dell’Accademia Kioene Pallavolo Padova si preparare a scendere in campo alle Finali Nazionali FIPAV di categoria,…

15 Maggio 2025
  • Bike

Giro d’Italia 2025, la tappa di oggi in diretta live

Per il quarto anno consecutivo c'è un arrivo a Napoli al Giro. Il lungomare di via Caracciolo è pronto a…

15 Maggio 2025
  • Volley

Bergamo conferma Carraro in regia: “Possiamo continuare a prenderci delle soddisfazioni”

Si continua con le conferme e le certezze: è il turno della cabina di regia del Volley Bergamo 1991, dove…

15 Maggio 2025
  • Volley

Finale Play-Off A3, Belluno e Sorrento alla bella. Mian: “Affrontiamo gara-5 con grande fiducia”

Una stagione in una partita. E stavolta non è una frase che si presta alla retorica. Domenica 18 maggio, al…

15 Maggio 2025
  • Volley

Quale risultato otterrà Perugia alla Final Four di Champions League? VOTA il sondaggio

È finalmente arrivato il momento di scoprire anche la squadra che conquisterà la Champions League maschile 2024/2025. Al contrario del…

15 Maggio 2025
  • Volley

Federica Carletti resta a Vallefoglia: “Potremo toglierci grandi soddisfazioni… magari anche in Europa!”

La Megabox Ondulati del Savio Vallefoglia annuncia la conferma della schiacciatrice Federica Carletti. 1.84, nata il 14 marzo 2000 a…

15 Maggio 2025