Riporto una notizia appena letta sulla prima pagina dell’Eco di Salisburgo.
Ludwig van Gegenhofer, oscuro notaio austriaco, ha scovato -cedendo alle pressioni delle autorità sportive locali- l’atto di nascita del tennista Jannik Sinner. Ciò che emerge dall’impeccabile ricerca del dottor Gegenhofer si sta rivelando agghiacciante per i tifosi italiani.
La mattina del 16 agosto 2001, sotto una pioggia insistente, il signor Hanspeter Sinner, titolare di uno chalet montano, era alla guida dell’automobile di famiglia, direzione San Candido. Accanto a lui, in preda a dolorosissime doglie, sua moglie, signora Siglinde. Prima di entrare in paese per raggiungere il locale ospedale, al tempo l’unico in zona che disponeva di un reparto di ostetricia, i coniugi si videro la strada sbarrata da una frana: pietre roccie e alberi sradicati avevano di fatto isolato il paese, rendendone impossibile l’accesso. Col parto ormai venturo, si rischiava una gravissima perdita, non solo per la coppia ma per l’umanità intera.
Chiesta un’informazione a un contadino, proprietario del terreno franato e pratico di sentieri alternativi, si videro indicare maldestramente una strada che li avrebbe condotti oltrefrontiera, più precisamente a Mittewald, nel distretto di Lienz.
Individuato il poliambulatorio medico della cittadina austriaca, la signora Siglinde, assistita dal dottor Otto Luber-Steiner e dal valido personale ostetrico, diede alla luce il piccolo Jannik.
Ora, resta da capire come l’atto di nascita sia potuto finire in Italia. Sta di fatto che le autorità e gli sportivi austriaci, capeggiati dal borgomastro di Mittewald, stanno organizzando vere e proprie proteste di massa per riappropriarsi del maltolto.
Per evitare uno scandalo internazionale e trovare un accordo pacifico che non vada ad incrinare i rapporti tra le due nazioni, un maestro di tennis in pensione del circolo di Villach ha proposto: il ragazzo, oggetto della disputa, gareggerà per i colori austriaci, e in cambio gli italiani potranno avvalersi delle prestazioni di Lucas Miedler e, con un piccolo conguaglio, del nipotino quattordicenne del vicino di casa di Thomas Muster, ragazzino di cui si dice un gran bene.
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