“Ho un obiettivo in testa, servono tanti sacrifici, bisogna passare attraverso momenti difficili. Poi quando sei tra i primi 15 o 10, ogni dettaglio può fare la differenza”. Così Jannik Sinner, in conferenza stampa alla vigilia dell’esordio agli Internazionali d’Italia contro lo spagnolo Pedro Martinez (lunedì 9 maggio). Il ventenne altoatesino, reduce da un inizio di stagione problematico, è l’italiano con la miglior classifica in tabellone (13esimo nel ranking Atp) al Foro Italico visto il forfait di Matteo Berrettini. “Mi dispiace che Matteo e Lorenzo (Musetti) non riescano a giocare qui. Certo che c’è pressione, ma la devi gestire, fa parte del gioco. Ognuno ha la sua strada, l’importante è concentrarsi su se stessi”.
Nel nuovo percorso intrapreso tre mesi fa con il nuovo coach Simone Vagnozzi, Sinner ha un obiettivo: arricchire il proprio tennis senza snaturarsi. “Ha un metodo diverso rispetto a Riccardo Piatti, penso che stiamo lavorando bene – ha detto -. So fare più cose se mi dovesse servire in campo, l’importante è non perdere quel che sono, ovvero un giocatore che entra in campo e spinge. Ma il tennis non è solo questo, è anche variare, capire i momenti della partita. Stiamo lavorando sul trasformare il gioco, possiamo migliorare tanto dalla parte del rovescio. Siamo sulla buona strada”.
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