A margine degli eventi promozionali per l’edizione 2022 della Laver Cup, è stato chiesto al Manager Tony Godsick sull’ipotesi di far diventare la Laver Cup un evento su diverse superfici, e magari più di un appuntamento all’anno. Rispondendo alle domande, il manager di Roger Federer e factotum della ricca esibizione ha tagliato corto, confermando che queste novità non rientrano nei loro piani per il prossimo futuro.
“Non puoi mai dire mai, ma al momento non ci sono queste idee sul tavolo. Vorrei pensare che una delle cose che ci rende unici e una delle cose che mettiamo insieme dal punto di vista della costruzione del brand sia questo campo di colore nero, diventato iconico”.
“Il nostro obiettivo è quando le persone vedono le immagini o alcuni contenuti sui social media, quando accendono la TV, vedono il ‘Black Court’ con gli spalti al completo, e pensino ecco, questo è la Laver Cup. Per questo immagino che rimarremo un evento con campo in sintetico. Anche perché dove siamo collocati nel calendario è esattamente nella stagione sui campi veloci. Non ci sono idee di spostare l’evento in un altro periodo dell’anno tennistico, così è ok”.
“Avremo sempre bisogno di un tetto, perché abbiamo la disponibilità di questi ragazzi per un periodo di tempo molto limitato, solo tre giorni. Non possiamo correre il rischio di maltempo e cose del genere. Quindi probabilmente rimarrà così”.
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