La decisione del Governo australiano di revocare per la seconda volta il visto di ingresso a Novak Djokovic ha forti ripercussioni anche sugli Australian Open. Il serbo, nove volte vincitore alla Rod Laver Arena e campione in carica, era stato sorteggiato come testa di serie numero 1 del seeding. Avrebbe dovuto esordire contro il connazionale Kecmanovic, nella parte alta del tabellone che comprendeva anche gli italiani Berrettini, Sonego e Fognini e il grande rivale Rafa Nadal.
Il regolamento ufficiale dice che in caso di ritiro di un giocatore compreso tra la testa di serie numero 1 o la 4 (Djokovic è la 1, ndr) la testa di serie numero 5 viene spostato nella posizione vuota. E’ questo il caso di Andrey Rublev, che andrebbe dunque a occupare il posto del 20 volte campione Slam, sorteggiato nella metà che comprendeva anche i nostri Berrettini, Sonego e Fognini. Il resto viene a scalare: la 17^ (Monfils) prende il posto della quinta, la prima non testa di serie (Bublik) occupa il vuoto lasciato dalla 17^ e un lucky loser completerebbe il quadro. Se così fosse, Gianluca Mager non troverebbe più Rublev al 1° turno, bensì Gael Monfils. Inoltre per Berrettini il quarto di finale ipotetico sarebbe contro Rublev e non contro Djokovic, che lo ha eliminato negli ultimi tre Slam consecutivi (quarti a Parigi, finale a Wimbledon e quarti a New York).
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