Da Parigi Bercy: Parlano Jannik Sinner e Lorenzo Musetti

Jannik Sinner: “Oggi c’ho provato ma sinceramente avevo poche energie. Ad un certo punto ho sentito un dolore alla mano, nel secondo/terzo game, ma non sono delle scuse. Oggi non c’è stata partita; non è l’ideale finire l’anno così
Ora mi prendo dei giorni off e credo che la cosa più importante sia ricaricare le batterie, fare altre cose, perché comunque quest’anno è stato lungo e difficile per me. Quando stavo giocando bene mi è successo qualcosa sempre in mezzo ai grandi tornei, poi quando hai un problema fisico non mi migliori tanto perché devi lavorare per riprenderti. Quindi non c’è stato tantissimo lavoro però alla fine, ad esempio anche nella partita con Medvedev ho messo degli slice di dritto che magari un anno fa non sarei riuscito a fare. Ho cambiato un po’ il mio gioco in un modo che lo scorso anno non facevo. Dei miglioramenti ci sono stati.
Il prossimo anno credo che possa essere importante per me. Vorrei cambiare qualcosa sul servizio perché comunque avremo tempo per lavorarci; un mese e mezzo per cambiare delle cose tecniche e tattiche.
Con Matteo Berrettini ancora non ci siamo sentiti, ma lui sa che noi ci teniamo tanto. In Coppa Davis proviamo quest’anno di far bene e di esser pronti, ma prima fisicamente dobbiamo stare bene, poi sono sicuro che l’anno prossimo andrà diversamente”.

Lorenzo Musetti: “Oggi sicuramente sono stato bravo innanzitutto a brekkarlo subito quando non ha messo tantissime prime, sono stato bravo ad entrare in campo propositivo e aggressivo. Quella è una cosa che mi soddisfa parecchio. Poi si al servizio ho concesso solo due palle break, quindi molte cose positive con questo colpo. È un campo sul cui sicuramente faccio ancora fatica perché non rispecchia a pieno il mio tennis ma con questo servizio devo dire che faccio meno fatica durante gli scambi e mi tolgo tanti sassolini dalle scarpe. Una vittoria che conta parecchio soprattutto in un finale di stagione così ricco e stancante.
i campi sono abbastanza veloci, la palla scivola parecchio quindi tende a rimanere molto bassa e oggi per come ho servito ha aiutato più me che Marin.
Basilashvili è un tennista da prendere sempre con le pinze perché può fare il torneo della vita o può buttarti via la partita. Un avversario che sicuramente mi creerà dei problemi, e cercherò di rimanere lì con questo atteggiamento e vedremo chi avrà la meglio”.


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